Modna – Luciano Zanasi

Modna – Luciano Zanasi

MODNA

I disen che Modna l’ઠacsà© bela
me invece an ghe trov gninta de speciel:
un frad d’am grand c’at fà  fiurir la pela,
un cheld d’iste che in brod a và  al zcrvel.

Invece l’ઠal mudnes qual che a mè am pies
perchà© la nostra l’ઠna bela geint
l’at dà  na man seinza arizer al nes
e quand l’at vad: “Cat gnesa un azideint!”

Modna l’ઠfata sovra i padoi,
a preven esporter l’umiditàª
quand a s’alvam da let a fam di svoi
dai dulor in di os tot sinistràª.

A gh’am un vitalezi cogli artrit
Sata al tevel a mitam vluntera i pà©.
An preven a na zert’ora cambier sit?
Invece, nosignor, a stam tot chà©.

Traduzione per i “foresti”.

Modena

Dicono che Modena è còsi bella
io invece non ci trovo nulla di speciale:
un freddo d’inverno che fa fiorire la pelle
un caldo d’estate che in brodo va in cervello.

Invece è il modenese quello che mi piace
perchà© la nostra è una bella gente
ti da una mano senza arricciare il naso
e quando ti vede: “Che ti venisse un accidente!”

Modena è fatta sopra le paduli
potremmo esportare l’umidità 
quando ci alziamo da letto ci contorciamo
dai dolori nelle ossa tutte sinistrate.

Abbiamo un vitalizio con le artriti
Sotto al tavolo mettiamo volentieri i piedi.
Non potremmo a una cer t’ora cambiar posto?
Invece nossignori, stiamo tutti qui.

Una risposta

  1. Bellissima!
    Alcuni anni fà, una canzone chiamata Modena, di un gruppo di cari amici, “La cattiva compagnia”, diceva:
    “terra di poeti e contadini
    e se esiste un Dio,
    sarà il Dio dei tortellini!

    Modena
    proprio come in america,
    il vino frizza in gola,
    come fosse Co-ca co-la!”

    Questo pezzo di Zanasi me l'ha ricordata.

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