Dopo una considerazione fatta da GROG ,
del fatto che tutti coloro che vanno a mangiar fuori e ala fine del pranzo o della cena , puntualmente arriva dal ristoratore la fatidica domanda assai imbarazzante :
come è andata ? tutto bene?
Bene a questa domanda molti di voi saranno sinceri altri no.
Io come ristoratore vi chiedo ,
Prima di tutto di essere sinceri e dire quello che non va ,in modo che noi possiamo rimediare .
Ma la domanda che in questo momento vorrei porgervi ,è:
Quando entrate in un ristorante cosa quardate in particolare, e cosa desiderate che non manchi mai?
Se c’e qualche ristoratore che volesse aggiungere qualcos ‘altro , di cui e interessato sarei ben felice che lo faccia cosi non mi sentirei solo.
GRAZIE in anticipo atutti coloro che aderiranno.
30 risposte
Ciao Lion…io da morosa di un ristoratore ti dico che piu' di una volta mi e' capitato di sentire tanti clienti uscendo fare mille complimenti chi per il cibo..chi per la gentilezza del servizio…chi per altro…manon solo questo!!!! Alcune volte infatti al contrario mi e' capitato di sentire qualche critica …l'ultima ricordo a Pasqua una nonnina che diceva che l'agnello era un po' troppo asciutto…Detto con educazione ritengo una critica quasi piu costruttiva di un complimento che serve comunque ad appagare un duro lavoro……..i miei ragazzi prendono i commenti negativi subito con un po di amarezza e delusione ma poi rimboccandosi le mani…della serie la prossima volta lo controllo 8 volte l'agnello. Il mio Andrea stesso quando si va da qualche parte a smangiucchiare e qualcosa non gli garba molto educatamente lo fa sempre notare…Ritengo sia il miglior modo di agire ed il miglior modo di fare ulteriormente migliorare le prestazioni di un locale…Un caro saluto
la prima cosa che guardo in un locale nuovo è:
– la pulizia
– se c'è gente o no (IN TEORIA, se non c'è gente PUO'ESSERE PROBAILE che non si mangi bene…)
– come ci accolgono
– se ci danno 1 menu a testa o ALMENO uno in due
Ciao ROLANDO , il fatto che il locale non e sinonimo che non si mangi bene, io conosco dei locali che durante la settimana sono vuoti , perche fuori mano ma che si mangia divinamente , poi sento tante persone che dicono che sono state nello stesso locale che hanno mangiato male speso molto ,però quel locale e sempre pieno , come mai?
bè…ovviamente ci sono tante eccezioni, ma io parto dal presupposto che è più brobabile che sia pieno un locale dove si mangia bene piuttosto che il contrario…
Io non ho mai giudicato un locale dalla quantità di avventori, se voglio mangiar lì ci vado, pieno o vuoto che sia, sarà poi il cuoco a dimostrarmi quello che vale.
E se mangio veramente bene e cose prelibate spendo anche un pochetto di più (per me il di più vuol dire oltre i 30 euro a testa).
Per rispondere alla tua domanda, lion, ti dirò che non ci faccio mai caso, semmai le pecche le noto dopo…. Ricordo che a Pavia, a cavallo degli anni '70/'80, dove ho vissuto per questioni di studio, da studenti si andava a mangiare in bettole incredibili, sicuramente non tirate a lucido, anzi, ma si mangiava bene e si spendeva pochissimo…..
Interessante sarebbe avere come cameriere delle pinup e come camerieri dei bei fusti (per accontentare anche il gentil sesso….), come si dice, anche all'occhio la sua parte…..
GROG non mettermi in bocca cose che non ho detto, grazie!
Una cosa è dire: quel locale fa cagare xchè non ci va nessuno
Altra cosa è dire (come richiesto) quali sono le prime cose che si guarda quando entro in un locale: entro in un locale nuovo e non vedo nessuno in sala (salvo locali sperduti o orari impervi)…il dubbio che si mangi male mi viene…
Ciao zio, condivido con te che l'accoglienza e l'ospitalita sia la cosa piu importante al primo impatto con il cliente , poi sta al cuoco e al gestore dimostrare il resto.
ROLANDO la mia non voleva essere un rimprovero ma ti volevo far capire che ci sono locali che conosco molto bene e non voglio fare nomi che sono sempre pieni ,ma non perchè si mangi bene , solo perchè c'è della confusione e molti commensali preferiscono un ambiente pieno di gente anche se si mangia male e no un ambiente vuoto anche se si mangia bene, questo perchè, noi tutti quando vediamo un parcheggio vuoto di un locale non pensiamo che forse è una nuova gestione o solo perchè è poco conosciuto ,ma la prima cosa che ci salta in mente è ; si mangia male e tiriamo avanti.
Detto questo,ho voluto fare questo post proprio per vedere le reazioni di ognuno , e cercare di far capire a noi ristoratori in cosa possiamo migliorare per dare qualcosa in più a voi commensali.
Ciao Lion!Daccordissimo con te sull'interpretazione di un locale pieno o vuoto!Detto questo ritengo importante l'equilibrio tra servizio-qualità cibo.Non gradisco particolarmente quei locali troppo “servizievoli”(concordo con Zio)che ti fanno sentire quasi un ostaggio;a discapito di una qualità del cibo altalenante.E purtroppo di locali che vendono “aria fritta” sono esponenzialmente in aumento;ma ciò giustificabile perchè,vivendo in una società “di vetrina” come la nostra, si tende a cercare il bello a discapito del buono,e di conseguenza buona parte della ristorazione risponde a questo tipo di “domanda”.
Concludo nel dire che il gestore di un locale debba avere un “etica imprenditoriale” e non lasciarsi andare dalla politica del “pollo da spennare”.
Ermes è il locale più recensito da GM,sarà un caso?
Un salutone a tutti!
Rolando, non mi riferivo a te, scusa, ma perchè te la prendi sempre?
Il mio era un discorso generale, ho preso solo spunto dalle tue parole. Purtroppo quando esco con mia moglie che ha problemi grossi di udito, debbo scegliere locali più vuoti che pieni, andare ad orari infami, sul presto, perchè appena incomincia un po' di confusione, lei sente solo degli ululati nelle orecchie e poi sta male…..
Io ritengo locale vuoto = locale più tranquillo.
Le prime cose che guardo in un locale sono:
1)Lo stile del locale (personalmente mi piacciono i locali che hanno un'atmosfera “calda”, piuttosto che i ristoranti asettici o con arredamento moderno).
2) Come si viene accolti.
Poi c'è la ciliegina sulla torta: la personalità del locale. Ci sono alcuni locali che fanno scelte radicali di stile (vedi Ermes, l'Aldina, la terra di mezzo)…magari una guida enogastronomica famosa potrebbe liquidarli con poco perchè non entrano in schemi prestabiliti. Personalmente valgono eccome!
Seconda ciliegina sulla torta: mettersi in discussione…e tu lion su questo sei stato molto bravo!
La prima cosa che osservo è come vengo ricevuto, cordialmente e senza troppe smancerie, non mi piacciono i convenevoli forzati e falsi, tipo appena entrato sorrisi e dopo più niente, non mi piace alzare il braccio più volte per attirare l’attenzione.
Non mi piacciono le tv a volume alto, la troppa fretta dei camerieri e la troppa fretta di portarti il conto.
Non mi piacciono i tovaglioli di carta, mangiare grissini, e spendere 2 euri per il coperto.
Non mi piacciono quelli che mi fanno il conto e senza guardarmi negli occhi mi chiedono come è andata. Non mi interessa chi serve a tavola, mi interessa che sia educato e cortese con giovani e anziani
Per TAMAGNA.
Innanzitutto, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questo post, e questo mi fa solo piacere.
Ho letto con molta curiusità tutte le vostre “come dire ” esigenze nel vedere un locale , a quanto pare si assomigliano , ma alla fine ciò che si guarda di più e l'accoglienza e naturalmente il cibo, due cose che condivido in pieno.
Ma vorrei rispondere in particolare su un affermazione fatta da Tamagna in mio proposito, e cioè di essere molto bravo a mettermi in discussione.
Cara Tamagna,ho solo cercato di entrare nello spirito di GM, quello di partecipare attivamente visto che mi è stato dato la possibilità.
I miei interventi, credo che siano uguali a quelli che tutti fanno, sicuramente non a tutti piaceranno, però ho notato nella tua affermazione un pizzico di malignità, vorrei sbagliarmi, ma se ciò non fosse ti chiederei di farmi partecipe di tale considerazione in modo da poterti rispondere in tutta sincerita, perchè come ho sempre affermato, che la mia forza “scusami l'autostima”è di dire sempre quello che penso, senza mezzi termini.
Aspetto con pazienza una tua risposta.
x lion:
concordo! ci sono locali che… “si va lì xchè c'è della gnocca” oppure… “si va lì xchè c'è la partita del CIPPALIPPA”, ma il mondo è bello xchè vario!! Ogni avventore ha le sue esigenze, e il bravo (o furbo) ristoratore è quello che sa cogliere queste esigenze!!
x GROG:
il tuo discorso non fa una piega!! Anche x me locale vuoto = locale + tranquillo; quello che intendo io è “locale *NON conosciuto*…entro e non c'è nessuno…il dubbio che si mangi male mi viene!!”
ps aggiungo x lion
“cosa desiderate che non manchi mai?”
la carta (e non il soffione) in bagno
Ciao lion,
sottoscrivo in pieno tutto ciò che ha scritto bicio.
Trovo alquanto dilettantistico da parte di un ristorante, “costringere” il cliente a chiedere qualunque cosa perchè manca a tavola.
Perchè devo chiedere il parmigiano e stare con la mano alzata per un quarto d'ora se mi hai portato dei primi?
Perchè devo chiederti il cucchiaio se mi porti i tortellini in brodo?
Perchè devo chiederti del pepe se mi porti delle zuppe o delle frittelle, magari di baccalà?
Perchè devo chiederti un coltello che tagli se ho un bisonte nel piatto?
Perchè devo esibire il cestino vuoto del pane come un trofeo se come secondo ho scelto cinghiale alla cacciatora?
Caspita, l'unico compito di un cameriere è “curare” un tavolo!
Tanto tempo fà, ho fatto per due stagioni il camarro ed il mio mentore mi ha detto solo tre cose:
1 – Sii gentile e non rispondere ai clienti, se c'è uno stronzo ci penso io!
2 – Quando entri ed esci dalla cucina, se hai le mani vuote te le taglio!
3 – Impara la strada che fai avanti e indietro perchè la testa deve sempre essere alta per vedere se in sala qualcuno ha bisogno!
Ecco credo che se si può migliorare in molti casi è nel servizio al tavolo istruendo meglio i camerieri.
Tra l'altro ti svelerò una bella curiosità quando ti verrò a trovare!
Ciao lion.
Ciao Rolando, hai anticipato il mio prossimo post, cosa desiderate che non manchi.
La carta nei bagni e un grosso problema, sai , perchè non tutte le persone sono educate, sai quante volte ho dovuto chiamare lo spurgo perchè mi intasavano i cessi con la carta? un 'infinità,io ho ancora la carta , ma con molta sincerità sto per mettere il soffione.
Fritella per come parli in gergo e per quello che hai detto, devo dire che a parole sei ingamba , se sei cosi anche in pratica ho veramente bisogno di un camarro con le palle ,se sei interessato fammelo sapere, avrei bisogno di persone come te.
Purtroppo piu andiamo avanti e la professionalità in questo settore manca,sopratutto nel servizio al tavolo, molti ristoratori o perchè non trovano la manovalanza o per risparmiare si adattano come possono e di questo mi siete testimoni.
Caro lion, bella iniziativa questo post, dimostra che hai tanta buona volonta' per arrivare ad essere un ristoratore sempre migliore ( la gente che si crede arrivata non mi piace ).
Per non ripetere cose gia' scritte dai nostri amici, e sulle quali mi trovo daccordo, ti segnalo solo piccole cosette che pero' fanno la differenza per molti clienti
– Abbastanza seggioloni per bambini solidi e con la sbarretta tra le gambine ( con gli altri i bimbi rischiano di volarer sotto al tavolo e i genitori restano tesi tutto il pasto )
– Fogli e colori ( lavabili… senno' le tovaglie .. ) da dare ai bambini , per tenerli occupati mentre i genitori finiscono ( di solito i bimbi mangiano in poco tempo e vogliono giocare ..lo sai anche tu, ma con tutto cio' che c'e' da gestire in un ristorante , molti non ci pensano )
– Il cuoco che va a conoscere gli ultimi clienti rimasti a fine pranzo o fine cena ( lo so che si arriva stanchissimi, ma ogni tanto e' un bel modo di arrivare dove Ermes e' arrivato )
– Cogliere il tocco ” d' amore ” del cuoco nel piatto che viene portato ( capisco, con tanta gente e' quasi un' utopia… pero' il cliente si accorge quando la pietanza e' fatta con passione e cura quasi ” personale ” ). Questo anche a costo di ridurre un po' il numero delle pietanze disponibili.
Spero di non averti tediato lion, e di averti dato anche io qualche piccolo consiglio utile
Ciao
🙂
Ciao lion, mi scuso se ho dato l'impressione di fare il fenomeno tutto chiacchere e distintivo! 🙂
Credo che ognuno di noi, nel proprio settore, cerchi di costruirsi la propria professionalità e semplicemento ho riscontrato che spesso, il servizio al tavolo è approssimato e poco professionale, e non è sempre colpa dei camerieri ma anche di chi gli insegna!
Nel mio piccolo mi trovo col tuo stesso problema.
Pensa che ho un magazziniere pakistano ed un socio addirittura lucano! 🙂 😉 😉 🙂
Ehi, frittella, sai che libidine asciugarsi il piffero o la passera col soffione????
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
lion, potresti fare un'indagine tra i clienti….. alla fine di ogni pranzo/cena, prima di portare i caffè o il conto, consegni ad ogni tavolo un paio di foglietti con un questionario e spazi vuoti, dove chiedi cortesemente di esprimere il proprio parere su tutto, dal cibo al servizio al locale…. come si fa negli ospedali o nelle case di cura.
Ovviamente non dimenticarti di portare anche una bella penna (che se vogliono possono anche fregarti) sulla quale ci deve essere scritto: “Questa l'ho fregata al Pos…” e poi di seguito i dati del locale….pubblicità.
Questo te lo consiglio perchè ricordo un anno che andai con deglia amici a mangiare a Caprino Veronese, dove mangiai divinamente. Alla fine della cena, volevo fregare un portacenere di coccio enorme che c'era sul tavolo, il padrone se ne è accorto e allora me ne ha regalato uno uguale con scritto appunto la frase fatidica…… credo sia ancora a casa dei miei genitori, avrà minimo 30 anni.
Fritella il mio non voleva essere un richiamo, ma anzi un complimento , per cui non ti devi scusare.
Quello che hai detto e molto professionale che solo chi viene dalla cavetta sa.
Candy MI ERO PREOCCUPATO ,
non avevo visto ancora il tuo commento , ora sono sollevato ,quello dei seggioloni e la pura verità, ma non tutti adorano i bambini nei ristoranti per cui ne fanno a meno.( non è il mio caso).
Grog come al solito hai delle idee geniali ,
mettere sui tavoli dei fogli da esprimere il proprio parere, e se in fondo al foglio ci scriviamo
PARLATENE SU GUSTA MODENA
può essere una buona idea?
L'idea può essere ottima, a questo punto però tira fuori i denti e fai un banner su GM, una piccola pubblicità e vedi cosa succede, potete fare una collaborazione, distribuisci gadgets con entrambi i nomi, GM e Post…..
Le possibilità sono infinite, i gadgets devono però essere utili….
Grog,ci stavo già pensando da un pò di tempo al banner,ma non volevo sembrare, come dire hm……
troppo invadente.
Comunque è una cosa che mi può interessare. Parliamone!
sono d'accordo con frittella di come si deve comportare un cameriere in sala ma purtroppo non tutti riescono a seguire bene i tavoli ,certo che il titolare deve guadare come lavora il suo personale ma questo non e' sempre possibile ci sono serate in cui qualcosa ti scappa anche se non dovrebbe succedere.penso che sia nell'interesse dei gestori che tutto funzioni bene e avere al uo fianco bravi collaboratori ma ci sono serate che nascono male e finiscono peggio .quando i clienti non rimangono contenti dispiace a noi che lavoriamo anche se abbiamo fatto il possibile
Hai un ristorante violetta? Quale?
si ma si dice il peccatore ma non il peccato ,sono d'accordo con lion qusto e' un sito per poter scambiare opinioni non per farsi pubblicita poi forse un giorno ve lo diro'
Beh Lion sinceramente il giudizio finale su un locale lo do' per come si mangia,in poche parole la qualita' delle pietanze e la pulizia che circonda l'ambiente.Avendo lavorato in un locale di un certo livello in gioventu' mi sono fatto un idea tutta personale sul come giudicare un ristorante.In primis il locale pieno o vuoto non incide sempre sulla qualita' del servizio.La cortesia e la gentilezza del personale del locale sono nulle se poi effettivamente non si mangia come vorresti.La pulizia dell'ambiente,le posate la tovaglia etc si deve notare.Il tempo in cui ti servono è ininfluente se poi alla fine i cibi ti soddisfano in pieno.Per quindi il locale perfetto non esiste o per lo meno si trova un locale dove sommi piu' carettistiche tra quelle di cui ti ho scritto.Spero di averti aiutato….
Gentile Lion, rispondo solo ora per aver mancato di frequentare il sito per un pò, a causa di problemi familiari.
La tua domanda è però sempre attuale ed oltremodo interessante e spero che il mio contributo sia gradito anche se proposto in ritardo.
La prima cosa che guardo e desidero di trovare, quando entro in un locale, è un ambiente semplice e pulito.
Ricercatezze estetiche e arredi raffinati mi mettono a disagio, comunicando a mio avviso la sensazione di un discrimine, operato in partenza dal ristoratore, sulla tipologia di clientela cui intende rivolgersi.
Intendiamoci, non che non sia legittimo, ma io non lo apprezzo.
Ecco, se proprio vogliamo scomodare la parola “elegante”, allora la coniugo proprio con “semplicità”.
Subito dopo, necessariamente in ordine di tempo, ma non di importanza, guardo se chi mi accoglie trasmette delle sensazioni rassicuranti.
Per esempio se ha un sorriso spontaneo e gentile, che comunica il piacere, se non la passione, per il mestiere che svolge.
Di solito amo definire l'intelligenza come la capacità di mettere gli altri a proprio agio, dunque non posso che affermare che connotato indispensabile per un buon servizio, sia proprio questa qualità.
Sono convinto, e le mie recensioni lo manifestano, che i gusti siano strettamente connessi con gli stati d'animo, con le emozioni trasmesse dal contesto che ci accoglie, partendo dalla collocazione del locale, da chi ci accompagna, ma più di tutto dagli aspetti legati al servizio che citavo in precedenza.
Attraversare un romantico centro storico o un bel paesaggio che fa da cornice alla strada per raggiungere un ristorante, magari accompagnati da cari amici, predispone al meglio l'animo a gustare il cibo.
Un cameriere, o peggio ancora un ristoratore, che accoglie in modo accigliato, svogliato, o anche solo manifestando indifferenza, già compromette l’armonia delle sensazioni che a me piace provare quando mi predispongo al pasto, e la valutazione del locale, anche se viene servito del buon cibo, è di fatto compromessa.
Stessa cosa succede quando all’indifferenza si sostituisce una eccessiva invadenza, senza avere il giusto senso della misura nel proporre aneddoti o battute o addirittura cercando in tutti i modi di condizionare il cliente in merito alle pietanze da scegliere.
Insomma, il servizio al centro di tutto, che descritto come io ho fatto può far pensare ad una pretesa eccessiva da parte del cliente, di una professionalità intrisa di perfezionismo teorico, di fatto non realizzabile.
Io non credo che sia così, sebbene possa essere difficile oggi trovare del personale che risponde alle caratteristiche appena descritte, perché credo che sia possibile ricondurre i parametri a due soli elementi caratteriali: sensibilità d’animo e predisposizione verso gli altri, e anche se non ha fatto alcuna scuola, a mio parere non tarderà a rappresentare una parte decisiva della scelta che opereranno i clienti quando decideranno se tornare oppure no.
I miei antenati possedevano uno storico locale a Salerno, e io stesso ho fatto il cameriere in tempi recenti, come volontario, con passione, dedizione, mi piace esprimere disponibilità umana prima ancora che professionale, avendo uno sguardo su tutto e un sorriso per tutti, e mi sono reso conto, nel mio piccolo, che fare il cameriere non è affatto semplice come i pregiudizi della gente comune fanno pensare, ritenendolo un mestiere umile.
Io credo invece che lavorare con passione, se non con amore, rappresenti un gradino alto di civiltà a prescindere dall’attività che si svolge, ed in ogni caso un buon cameriere valga come un buono chef per il gradimento e la redditività di un locale. Dunque, non vorrei che mancasse mai un servizio con tali caratteristiche!
Un augurio sincero per la tua attività, che considero una delle più belle… 🙂
Ciao Lion, bella idea questa:
io lavoro nel settore da qualche anno, e quando sono io dall'altra parte del tavolo,cioe' divento cliente, guardo subito la pulizia del locale, della biancheria ,delle stoviglie, dei bagni e , se si vede, del banco pizzeria o cucina, del carrello dei dolci e anche delle tenute dei camerieri che, qualunque esse siano, devono risultare pulite.
Poi ovviamente viene il RE CIBO .
Le attenzioni ai clienti da parte di titolari e camerieri, che non devono essere “sviolinate” (oh ragazzi i clienti non sono mica tutti stupidi eh) ed anche un “conto” leggibile .
Buon lavoro !
Per Lion.
Leggo solo ora la risposta che mi hai dato. Considerazione: il dire di mettersi in discussione E' UN COMPLIMENTO. Ma non è una mia interpretazione…è oggettivamente un complimento. Specularmente il dire che una persona NON si mette in discussione mai…è un offesa (denota chiusura mentale). Non capisco, pertanto, cosa tu abbia dedotto e da cosa. Per il futuro: hai la messaggistica interna…contattami (così ti rispondo più velocemente :). Sono sicuro sia stato solo un malinteso.
ciao, io sono nuova del sito, anche se tardi rispondo a questa della domanda……la cosa che osservo in particolare al ristorante o al bar, non fa differenza, è sicuramente il bagno: per me è il biglietto da visita del locale!!! se un bagno è pulito e curato significa che sicuramente anche la cucina lo è. A volte, per fortuna poche, mi capita di lavarmi le mani “in apnea” e chiudendo gli occhi, non ti dico poi che versi da gatto devo fare per non toccare con le mani le maniglie delle porte….hehehehe….le apro con i gomiti!!!! e i miei amici ridono!!! dicono che sono fissata….