Lievito madre

Lievito madre

Vorrei fare il lievito madre e ho trovato tante ‘ ricette ‘ su Internet x come farlo ma nessuna che mi dicesse poi come utilizzarlo . Esempio … Se normalmente metto 25 gr di lievito fresco in 500 gr di farina 3-4 ore prima di cuocerla come mi devo orientare invece con la pasta madre ?Che dosi ? Grazie x le eventuali risposte .

13 risposte

  1. Scusa carolingio mi sono spiegata proprio male !!! Grazie perché nel tuo link sono riuscita a trovare informazioni preziosissime . Grazie grazie grazie

  2. ma i 110 grammi che togli e rinfreschi con acqua vanno poi RIAGGIUNTI a quello iniziale o vanno tenuti a parte..ed hanno una storia a se'?

  3. No son un panetièr 🙂 però, da quello che capisco e che mi è stato un po' spiegato (se ho ben inteso), fino a circa 15 gg. quello che “rinfreschi” lo tieni unito per usarlo e cuocerlo… dopo, quello che stacchi per il rinfresco è la base perpetua di lievito madre per altre cotture, una volta passati altri 15 gg. circa e ripetute le stesse pazienti operazioni di rabbocco e rinfresco… 🙂

  4. @ CAROLINGIO E SPRIZZ … MA IO HO LETTO CHE IL RINFRESCO SI DEVE FARE OGNI MAX 5-6 GIORNI ( SE LA PASTA MADRE E' TENUTA IN FRIGO !)…VABBE' STASERA INIZIO A PREPARARLO VISTO CHE PER OTTENERE UN BUON LIEVITO MADRE CI VUOLE TEMPO !!!!

  5. Sì, mi sembra giusto quello che dici Dyna, rinfreschi e rabbocchi ogni 5 giorni fino ad un totale di 15.
    Poi, con quello che stacchi per il rinfresco parte un nuovo ciclo di 15 gg. per una nuova sfornata 🙂
    (ma bisogna che senta el panetièr… 🙂 🙂 )

  6. argh! io avevo capito cosi' … faccio la pasta e la conservo a temperatura 22°-24° e dopo 48 ore c'e' il primo rinfresco ( la pasta che tolgo la butto xche' x togliere l'acidita' ci vuole qualche rinfresco ) , dopo altre 48 ore faccio un altro rinfresco e i successivi saranno a distanza di 5 giorni x almeno 3 volte mantenendola pero' nel frigo . X conservarla “viva” proseguo a fare rinfreschi gni 5-6 giorni e la pasta che tolgo ora la posso utilizzare x fare pasta-pizza nella misura 1:3. Se pero' il tuo fido panettiere ti elargisce saggi consigli …li aspetto con ansia !!! Grazie Carolingio !

  7. Alora Dyna, ò parlà col me amigo panetièr 🙂
    Intanto loro, per farlo partire, all'inizio mettono sempre un pizzico di lievito chimico (una cosa micro, 30 gr. di lievito per quintale di impasto, equivalente a circa 70 kg. di farina, fai tu le proporzioni con la tua quantità).
    Poi il resto funziona come ti ho già accennato: l'impasto va tenuto per due tre giorni a temperatura ambiente. Passato questo periodo dovrebbe sapere un po' di acidino e si provvede al primo reimpasto, cioè si aggiunge ancora acqua e farina, impastando, e stavolta dopo si mette in frigo.
    Secondo reimpasto e rinfresco dopo quattro cinque giorni, poi ancora in frigo.
    Terzo reimpasto e rinfresco dopo altri quattro cinque giorni, poi ancora in frigo.
    Quando sono passati una quindicina di giorni circa e sarebbe ora del quarto reimpasto, il quarto reimpasto si fa con una porzione minima dell'impasto, perchè tutto il resto è pronto da cuocere.

    Quello reimpastato e rinfrescato, si tiene sempre in frigo e si procede come prima per altri quindici giorni circa e così via, per sempre!
    Sui giorni giusti, bisogna fare delle prove anche.
    Parola de panetièr! 🙂

  8. Ciaooo 🙂 il lievito madre cresce ed e' in buona salute … Ora devo trovare, sperimentando , il giusto equilibrio x un buon impasto x pizza e pane .
    … Cmq sembrava piu' facile a dirsi … 😉

  9. Eh, sì… e per una volta o due sta anche bene, poi penso che, più che altro, sia il problema di tenerlo sempre sotto controllo, altrimenti bisogna ricominciare e ricordarsi… per chi lo fa come mestiere magari è diverso…
    Ciao! 🙂

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