John Lennon

John Lennon

Da: http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=1029

Il gesto folle di Mark Chapman l’8 dicembre del 1980 di fronte al residence Lacota di New York mise fine alla vita di John Lennon.

John Winston Lennon era nato quarant’anni prima a Liverpool, in Inghilterra. La madre Julia è forse la persona che più di ogni altra ha spinto il futuro chitarrista a diventare un ribelle.

Il nome di John Lennon è legato a quelli di Paul Mc Cartney, Ringo Starr e George Harrison: insieme a loro ha formato i Beatles, l’unica band di quella generazione a essere ancora circondata dall’aura del mito.

I Beatles sono il frutto più luminoso della cultura degli anni ’60: ma a nessuna delle formazioni legate a quel periodo è toccato lo stesso destino. Beatles non vuol dire soltanto canzoni immortali, ma anche straordinarie intuizioni delle regole della comunicazione.

Sono stati i primi a programmare l’immagine da mostrare al pubblico, i primi a utilizzare le più avanzate risorse della tecnologie, i primi a portare nel mondo del rock la cultura indiana.

Di tutto questo John Lennon è stato il simbolo, lo spirito guida di una formazione che aveva una immagine rassicurante, che lasciava volentieri ai Rolling Stones il ruolo di demoniaci guastatori pubblici della morale borghese ma che trasmetteva al suo pubblico i messaggi del nuovo. Di questo Lennon è stato un catalizzatore formidabile, tanto da essere considerato dai fan ”il genio dei quattro” nonostante Mc Cartney abbia scritto alcune delle canzoni più belle e più celebri della formazione.

La carriera di Lennon, così come quella dei suoi tre colleghi, non si esaurisce nella luminosa avventura dei Beatles: ciò che ha fatto dopo lo scioglimento dei ”Fab four” non è importante solo dal punto di vista musicale – ”Imagine”, per esempio, fu scritta dopo lo scioglimento dei Beatles – ma anche dal punto di vista politico.

Finita l’avventura del gruppo pop più famoso della storia si è trasformato in un provocatore culturale con la complicità  di Yoko Ono, ha ripetutamente offeso la morale dell’epoca con i ”Bed In” e con prese di posizione molto vicine all’estrema sinistra.

Purtroppo, si sa, la morte aiuta a entrare nel mito e dunque il fatto di non avere più di fronte la sua immagine ferita dagli anni aiuta a considerarlo una sorta di divinità  di una musica che, purtroppo, non c’è più.

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today…

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

4 risposte

  1. Un grande uomo, dai grandi pensieri dai grandi ideali che io condivido fino in fondo.
    Imagine non è solo una delle più belle poesie mai scritte, per me rappresenta anche il mio modo di vivere e di sognare il futuro del mondo.
    Grazie per averlo ricordato.

  2. Grazie, GROG.
    Tra tutte le canzoni meravigliose che potevi citare, questa credo arrivi al cuore di tutti.
    E' vera poesia, trasformata in musica, e' speranza.
    Ascoltarla o cantarla, dona pace all' anima .
    E predispone alla pace.

  3. Io ricordo Lennon da almeno quindici anni e tutte le mattine dell'Immacolata metto su una canzone del genio.
    Ieri è stato il giorno di Istant Karma e Pistolino ne è andato pazzo! 🙂

    “Well we all shine on
    Like the moon and the stars and the sun
    Well we all shine on
    Everyone come on”

  4. La fratellanza universale .
    E' splendido vedere come i bambini sappiano apprezzare canzoni dal grande significato.
    Si, non capiscono i testi, e forse e' coincidenza, pero'…
    non e' bello pensare che non lo sia ? 🙂

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