STORIA DI MODENA DI SILVIO CAMPANI 1

STORIA DI MODENA DI SILVIO CAMPANI 1

Per conoscere le nostre origini.
Dal “Compendio della Storia di Modena di Silvio Campani” – Modena – Antica Tipografia Soliani 1875.

Della origine di Modena

àˆ presto detto, ma a trovar 1’origine delle tante belle o brutte cose, fatte dagli uomini in questo mondo, ella non è si facile impresa.
Molti scrittori han cercato ben bene qualche cenno almeno di sicura memoria intorno alla fondazione di Modena nostra, ma, o son mute le tarlate pagine de’ più vecchi e polverosi documenti, o mancano gli antichissimi ruderi, su cui la storia si incideva con cifre numeriche od alfabetiche, e si rivelava coi prodigi o colla rozzezza dell’arte, o se qualche cippo, qualche frammento di lapide si salvò dalla ingiuria dei tempi, ben potè dare argomento alle ipotetiche e più o meno dotte disquisizioni de’ signori antiquari; però quanto all’averne qualche cosa di sicuro, se ne stette e se ne è lontani le mille e mille miglia. Sicchà© in sostanza, dopo le vane ricerche, dopo avere esaminate le erudite ipotesi, dopo aver vagliate le opposte opinioni, al dover concludere che nulla di veramente certo si è raccolto, si è tratti a sclamare con tristezza: Poveri noi! passa il tempo sempre rapido, e i secoli, accumulandosi, gettano 1’oblio e la tenebra profonda sulle fatiche, sui dolori, sulle glorie degli uomini !
Ma, per dire subito alcun che delle congetture, che intorno alla origine di Modena trovai accennate qua e là  timidamente dagli autori, comincierò senz’altro dai tempi anteriori all’era volgare, anteriori cioè di parecchie e parecchie centinaja d’ anni, come sarebbe d’un diciasetto secoli innanzi a Gesù Cristo.
– Misericordia ! sclamerà  qui il cortese lettore, che questa città  della Ghirlandina sia tanto antica da contare adesso la rispettabilissima età  di tremila cinquecento settantacinque anni ? –
Eppure, si vuole, (notisi bene, non dico che sia) si vuole che, appunto un mille e settecento anni prima dell’èra volgare, questi paesi nostri fossero popolati da Liguri, che in origine erano gente alla buona, dediti alla pastorizia, insomma di una vita patriarcale, ma poi divenuti anche forti e robusti nel sostenere i disagi della guerra e le più dure fatiche. Vivevano di latte e di cacio, e per bevanda una ne usavano fatta di orzo. Quando ecco che gli Umbro-Tusci, popolo di prepotenti, vengono ad invadere il pacifico possesso di questi Liguri, li sperdono, ne abbattono le tende, ne rubano gli armenti, e cacciano quel popolo di fieri pastori, e qua, dove essi erano, fondano questa città , cui non si sa qual nome abbiano dato allora. So “bene che si pretende che questi Umbro-Tusci non si fermassero a questi luoghi, ma simili prepotenze esercitassero pure altrove, e fondassero così anche Felsina, che sarebbe poi Bologna – II nome di Umbri, deriva da Ombros, parola greca che significa pioggia impetuosa. E in verità  male adattato non sarebbe il nome.
Ma, giusta altra non men dubbia versione sulla origine di Modena, gli Etruschi, – sempre nell’ epoca stessa – avrebbero di qui cacciati questi Umbri, e 1′ avrebbero fondata contemporaneamente a Mantova ed a Vejo, Arezzo, Capua, Cortona, Perugia, Nola ed altre molte, poichà© vuoisi che gli Etruschi abbiano fondato in Italia mille cento e novantasette città , sotto il qual nome di città  – meno male! – pare che debbano intendersi compresi i borghi ed i paesi più considerevoli.
Sicchà© la prima conclusione è che non si sa se Modena sia Umbra od Etrusca.
Mi corre obligo però di dire d’ una terza opinione, ed è che i fondatori di Modena siano stati veramente gli Etruschi, però più tardi, un cinquecento anni prima di Roma, ossia un mille dugento cinquant’ anni circa avanti Gesù Cristo. – E si direbbe che vi mandassero lor colonie da Fiesole e da Luni, e che queste lavorassero poi a fondare la città , e la governasse un certo Tazio Morico. Persino il nome di quel venerando, antichissimo, preistorico governatore !
Tutta roba, sempre beninteso, da mettersi in buona quarantena. Tanto vero che qui si fa nientemeno che un salto di parecchi secoli, e ci avviciniamo ad una epoca un po’ più prossima all’era volgare, all’epoca cioè di Tarquinio Prisco, che è quanto dire si viene a 617 anni prima di Gesù Cristo. Di questo tempo pare, – dico pare, – che gli Etruschi, i quali abitavano qui, fossero cacciati dai Galli oltre 1′ Appennino, e vi ha chi sostiene che in tale occasione Modena fosse da questi ultimi fondata; onde ecco che la città  nostra avrebbe origine da quei barbari, che ognun sa quanto fossero nemici del nome romano.
E finalmente non voglio omettere di dire che vi fu persiuo chi lasciò scritto essere stato fondatore di Modena un Fabrizio console Romano, mandato contro ai Galli nell’ anno 223 prima di Gesù Cristo.
Ma insomma, mi piace più ritenere che di tutto questo, non essendovi sicuro monumento, non si debba credere cosa alcuna. Torno a dirlo. Vaghe tradizioni, erronee leggende, opinioni pure e semplici di eruditi non concludono a nulla. Che cosa dunque credere della origine di Modena?
Bisognerà  contentarsi di ritenere che nulla se ne sa di sicuro, e che le prime memorie sulle quali possiamo fare assegnamento rimontano all’anno 218 avanti Gesù Cristo. — Prima di tale epoca, dicasi pur francamente, tutto è incerto.

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