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Recensione su , scritta da matteog il 2011-04-02

Avrei voluto scrivere un poema per questo ristorante meraviglioso, ma qualunque parola sarebbe di troppo. Penso che tutti, almeno una volta nella vita dovrebbero vivere l'esperienza che ti regala L'Erba Del Re, quindi mi limiterò a dire che è realmente un ristorante da non perdere. Sono talmente tante le cose positive che dovrei dire che mi si accavallano i pensieri e non posso soffermarmi su nessuna in particolare, allora mi limito a motivare i 5 cappelli, anche se io personalmente glie ne darei 7: 1 cappello x i piatti (squisiti, quasi commoventi) 1 cappello x i vini (ad ogni portata ci hanno deliziato con una scelta che abbiamo lasciato alla somelier di sala) 1 cappello x la musica (classic jazz... e non ti sbagli mai; volume perfetto) 1 cappello x l'ambiente (non solo gli arredi raffinati e minimalisti ma anche per l'atmosfera che si crea in modo naturale) 1 cappello x il conto (150,00? in due non è niente in relazione a ciò che ci è stato servito e versato e per come ti fanno sentire) 2 cappelli fuori classifica x come sono stati in grado di COCCOLARCI Ci hanno fatto accomodare nell'ultimo tavolo in fondo nell'angolo destro della sala grande, nonstante questo la sensazione provata era di grande intimità. Nota positiva è stato l'assaggio delle varie Tipologie di pane e grissini fatti in casa. Aprono con un piccolo aperitivo di benvenuto dove ci fanno scegliere tra vari frizzanti, ferrari, champagne ed altri che ora sinceramente non ricordo, io non gradisco nessuno di quelli perchè non apprezzo i frizzanti dal gusto intenso e chiedo un cartizze (che di regola non sa di niente) non l'hanno ma con maestria ci dirottano su un franciacorta selezionato. Per completare si propongono con qualche assaggio a base di parmigiano sotto forma di mousse quadrettini sempre a base di formaggio ed un'altra prelibatezza magicamente estratta dalle patate. È passata qualche settimana ed i dettagli dei sapori si stanno via via affievolendo, lasciando però vivi i ricordi delle emozioni che questi hanno generato. Alla prima lettura del menù già si entra nello spirito creativo dello chef che propone varie soluzioni pre concepite e sezioni libere che lasciano l'iniziativa al cliente... Optiamo per quest'ultima soluzione. Per quanto concerne la scelta delle cantine abbiamo lasciato piena autonomia a chi se ne intende (non noi) optando per cambiare calice ad ogni portata. La mia dolce metà si è viziata con la millefoglie di parmigiana, io non ho potuto sottrarmi alla tartare meravigliosamente delicata, freschissima, francamente non ricordo assolutamente il nome del vino e della cantina anche se la somelier ce lo ha dettagliatamente descritto, per non dire romanzato. Abbiamo lasciato che lo chef ci viziasse con l'orata al forno preparata ad arte, pulita ed impiattata dalle sapienti mani del cameriere il quale sembrava provare piacere in quello che faceva almeno quanto noi nell'assaporare. Tutto debitamente spiegato negli ingredienti ed in parte nella ralizzazione dei piatti con misurata passione. Purtroppo come sopra non ricordo assolutamente ne cantina ne vino sapientemente illustrato e versato dalla squisita responsabile della cantina, ma ricordo di aver apprezzato. L'abbondanza di orata servita ci ha fatto rinunciare al dolce, che leggo da altre recensioni essere imperdibile, non importa, sarà per la prossima volta, ma assieme al noto armagnac ci viene srvita "la piccola pasticceria"... una piccola meraviglia. Ci sta un secondo assaggio di armagnac. Piano piano il locale comincia a svuotarsi e ordiniamo il caffè e perchè no un'altra lacrima di armagnac, tanto guida mia moglie. Il giovane cameriere e l'altrettanto giovane somelier con i quali si era creata un'empatia particolare ci raccontano per sommi capi la storia de locale, la nascita dell'idea, le scelte della musica e delle opre d'arte... Quello che non può essere palesato da nessuna recensione, nemmeno quelle delle matite + esperte, sono le sensazioni, le emozioni e quello che si prova in questo ristorante, che va molto al di là dell'eccellente cucina creativa, l'erba del re è un'esperienza che solo chi c'è stato può apprezzare. concludendo, siamo stati divinamente, sono degli eccellenti professionisti ed ho speso volentieri quella cifra perchè li merita tutti, non mi sarei stupito nemmeno se il conto fosse stato + alto (tanto che ho lasciato circa un 10% in + di mancia) tornerò sicuramente a L'Erba del Re.52011-04-11 19:52:0275.001
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