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elenco completo recensioni Recensione su , scritta da Jimi-Hendrix il 2011-04-24
Decidiamo di andare in questo famoso locale, patria dei funghi nostrani. Previa prenotazione effettuata solo il giorno prima (abbiamo avuto fortuna, quello che ha risposto al telefono ci ha detto che qualcun altro aveva appena chiamato per disdire, altrimenti “tutto esaurito”) ci dirigiamo verso Vesale, nella quale giungiamo verso l’una e mezza.
Parcheggio e stradine circostanti strabordanti di autovetture ma un colpo del cosiddetto ci permette di inventarci un buon posteggio. Entriamo in questa locanda di montagna, rustica, dall’aspetto casereccio e alla mano, molto bella. Quasi tutti i tavoli nelle 3 sale interne e nella veranda esterna sono impegnati tranne qualcuno, in attesa dei prenotanti ritardatari, ma neanche tanto, come noi.
Dopo qualche minuto ci indicano il nostro tavolo, sufficientemente grande per noi 4, ubicato nella sala della cassa e del bar. Tavola ben apparecchiata, curata e pulita, manca solo il bicchiere per il vino. I coperti sono abbastanza fitti tra loro, ma la confusione, per fortuna, non è eccessiva.
Siccome oggi è giorno di festa e l’affluenza di avventori è massima il menù è fisso, pensano a tutto i gestori; considerato che qua è notoriamente difficile mangiare male va benissimo così. Di solito non mi piacciono queste soluzioni obbligate ma, se il locale è affidabile, come questo, allora posso mettermi l’anima in pace.
Ci chiedono soltanto cosa gradiamo da bere: una bottiglia d’acqua liscia e un Chianti dei colli senesi della Tenuta Piccini (ottimo vinello) che alla fine diventeranno 2 acque e 2 vini. C’è da dire che le attese sono un tantino lunghe, ma sopportabili, considerando il numero di coperti che ci sono da servire, a occhio 120-130..
Il primo vassoio che arriva è l’antipasto costituito da bruschettine o crostini guarniti con 2 tipi di funghi e pezzetti di polenta con sovrastante ragù; tutto buono e gradevole.
Dopo un po’ arriva il primo dei primi, non a piatti giàfatti ma in grandi vassoi da cui il cameriere serve l’alimento un po’ a tutti i tavoli; tortelloni ricotta e spinaci ai funghi: molto buoni, il ripieno si sente e viene valorizzato dai funghi; pasta consistente, buona e ovviamente fatta in casa. Il secondo primo è costituito da rosette con prosciutto, eccezionali, ci sono piaciute moltissimo a tutti: poca besciamella, cottura ottimale, pasta consistente verde e gialla molto saporita grazie al prosciutto, gran portata. Il terzo primo è un riso ai funghi: questo non è piaciuto a nessuno, troppo liquido, riso passato di cottura e insapore, pochi funghi presenti; personalmente l’ho lasciato quasi tutto nel piatto. Il quarto dei primi sono le tagliatelle ai funghi, molto buone, pasta ottima e consistente, funghetti buoni che accompagnano assai bene la pasta.
Finiti i primi facciamo qualche minuto di pausa. Da evidenziare che le quantitàsono a discrezione del cliente, poteva chiedere cofane di pasta, anche se questa era articolata in 4 portate! Noi ci siamo “accontentati” di modeste quantitàma un pasto normale, a questo punto, sarebbe giàterminato; invece no.
Ci portano un piattino con i contorni, assai scarso, per 4 persone, con patatine fritte e zucchine pastellate, tutto buono e bello caldo.
Dopo poco arriva il vassoio dei soli funghi, cotti in due maniere: pastellati e passati in padella; anche qui tutto buono, i funghetti si fanno apprezzare.
Attendiamo qualche minuto ed ecco il vassoio gigante delle carni, con una ricca scelta tra arrosto, scaloppine ai funghi, agnello, coniglio e faraona; tranne quest’ultima abbiamo assaggiato tutto e tutto ci è piaciuto, cottura eccellente, carni saporite e mai pesanti, specie l’agnello, tenero e gustoso.
Esaurito il secondo si temporeggia un poco. Riprendiamo con un vassoietto di crostate miste a quadratini: assaggi divini. Ci chiedono successivamente che dolce volevamo e scegliamo una zuppa inglese e due semifreddi all’ananas; dolci fatti in casa, buonissimi, specie il semifreddo, superlativo, quantitàbuona. Verso la conclusione del pranzo faraonico prendiamo 3 ordinari caffè seguiti da limoncello, grappe, nettari di frutta varia; il tutto servitoci in bottiglie “abbandonate” sul tavolo..
Verso le 16 e dopo una visita ai servizi, discretamente puliti e curati, ci alziamo e paghiamo. Il conto è come il pranzo, fisso: € 30 a persona per un totale quindi di € 120.
Per quello che si è mangiato, la qualitàe soprattutto la quantità, astronomica, trovo sia un prezzo assolutamente giusto, anzi economico.
Vorrei ricapitolare le portate per dare un’idea dell’imponenza del pranzo:
Antipasto:
Crostini con funghi e polenta con ragù
4 primi:
Tortelloni ricotta e spinaci ai funghi
Rosette con prosciutto
Riso ai funghi
Tagliatelle ai funghi
Piattino dei funghi:
Funghi pastellati e passati in padella
Contorno:
Patate fritte e zucchine pastellate
Secondo misto di carni:
Arrosto
Scaloppine ai funghi
Coniglio
Agnello
Faraona
Piattino degli assaggi di crostate miste
3 dolci:
una zuppa inglese e due semifreddi all’ananas
3 caffè
Limoncello, grappa, succhi alcolici di frutta varia (serviti in bottiglia)
Per il giudizio mi dirigo al massimo dei voti, anche se c’è da considerare qualche “pecca”, tipo il riso non buono e i coperti fitti, ma sono dettagli, compensati da altri elementi di eccellenza. La patria dei funghi non tradisce!
5 cappelli, imperdibile!52011-04-25 10:51:2430.001