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Recensione su , scritta da Jimi-Hendrix il 2012-04-25

Questa sera decidiamo di mangiare fuori. Come al solito organizzo io, toppando di brutto, stavolta! Sì, perché non avendo prenotato da nessuna parte, arriviamo sul posto a “sorpresa”: chiuso. Tentiamo da un’altra parte, chiuso anche lì; proviamo un terzo posto, aperto, ma pieno imballato, niente posto. A un commensale viene in mente “Il Faro” e qui ci dirigiamo; finalmente, aperto e con del posto. Arriviamo vero le 21 e un quarto, appena entrati il cameriere ci fa accomodare in un tavolo abbastanza grande, per noi tre. Tavolo apparecchiato con cura, completo di tutto e tutto pulito. Il locale non è enorme, ha un numero discreto di coperti, direi una cinquantina circa, non eccessivamente fitti. L’ambiente è ordinario e moderno, curato e pulito, senza particolari segni distintivi ma accogliente. L’unica nota insolita è una sorta di cupola al centro del locale che cela, dietro dei pannelli bianchi l’illuminazione per gran parte del locale. Purtroppo c’è molto rumore, anche più tardi con poca gente. Dopo un po’ di minuti finalmente ci portano il menù, molto ricco di piatti a base di pesce, specialità della casa, piatti tradizionali di “terra” e pizze. Da bere ordiniamo un mezzo litro di rosso fermo della casa, credo un sangiovese, abbastanza buono e una bottiglia d’acqua liscia. Come primi io prendo tortellini al balsamico e scaglie di parmigiano; i miei due commensali prendono riso al radicchio. Come secondi tutti e tre ordiniamo scaloppine al limone con patatine fritte, per uno. Dopo ben mezz’ora arrivano i primi: il riso è discreto ma insipido, i tortellini abbastanza buoni, quasi sicuramente fatti in casa, l’aceto balsamico mi pare discreto. Quantità ordinarie tendenti all’abbondante. Nel frattempo i tavoli del locale si stanno svuotando, pensiamo “bene, così si velocizzerà il servizio”. Purtroppo non sarà così. Dopo un’altra mezz’ora ecco le scaloppine e le patate: la carne, in alcuni punti è cruda all’interno, un po’ duretta da mangiare; la parte cotta bene è discreta, buone le patate. Quantità ordinaria. Dopo un altro lasso di tempo qualcuno del personale torna al nostro tavolo dove ci facciamo dire i dolci disponibili; i due commensali, attenti alla linea, ordinano un tortino al cioccolato da dividersi, io opto per un sorbetto al limone. Il risto è ormai quasi vuoto, ma nonostante questo l’attesa per un misero dolcetto e un sorbetto è alquanto lunga. Una volta arrivati al tavolo e consumati, abbastanza buoni sia dolce che sorbetto, andiamo alla cassa dove paghiamo € 65, con un robusto sconto di € 4,50, a fronte di un prezzo pieno di € 69,50. A testa fanno € 22 scarsi, che non è affatto un cattivo prezzo. Come giudizio sono indeciso tra 3 e 2 cappelli; direi 2 cappelli arrotondati per difetto, per via dei tempi di servizio quasi biblici senza motivo apparente, forse erano distratti dalla partita di champions in TV.. alcune pietanze poi non sono state eccelse e l’ambiente, seppur curato e pulito è stato rumoroso anche con poco affollamento. Personale gentile e professionale, prezzi abbastanza economici, almeno per quanto riguarda i piatti di “terra”. Non mi sento di consigliarlo nel complesso, con riserva, però: per chi ama il pesce magari va meglio, ho visto passare ogni tipo di pietanza con una certa soddisfazione dei clienti. Qui, poi, fanno anche la pizza, un motivo in più per dare una seconda chance.. 22012-04-28 12:40:4222.001
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