int(0)
int(12388)
elenco completo recensioni Recensione su , scritta da johnnybazoo il 2012-04-29
Il percorso non è stato facile e neanche rapido, del resto quando tieni a qualcosa con tutte le tue forze sembra che il destino ce la metta tutta per fartela sudare di più, qualcuno potrebbe dire che così si apprezzano maggiormente i veri valori della vita, probabilmente è vero ma io ne facevo volentieri a meno
sembra ieri che dall’altra parte del muro un flebile gemito si tramuta in un forte pianto, quasi a consapevolezza che la vita è dura e lastricata di ostacoli, un pianto forte ma breve perché è inutile piangersi addosso;
quel momento è stato il primo giorno della mia nuova vita
sembra ieri e invece sono giàpassati 7 mesi, volati via in un batter d’occhio, a dir la veritài primi 3 non tanto ;) , abbiamo preparato tutto, bomboniere, vestitino, fotografo, chiesa, ristorante e tante altre cose alla quale ha pensato la Sabry, perché per me l’unica cosa importante è la mia piccola Aurora Vittoria
il rito religioso si è svolto senza intoppi e dopo una breve sosta a casa ci rechiamo all’agriturismo che dista pochi chilometri dal centro di Levizzano, l’Azienda Agricola CàBerti è molto vasta e comprende 30 ettari di terreno per lo più destinata alla produzione di vino e frutta, la dedizione che mettono nel loro lavoro si percepisce chiaramente dalla cura delle vigne che si possono ammirare sulla destra nella strada che porta in paese, ed è la stessa che viene messa nella cucina e nella cura degli ambienti;
il fulcro di tutto è un’ampia corte ghiaiata dove attorno trovano posto la casa patronale, un’area verde con enormi e bellissimi pini dove i bambini possono giocare o in occasioni speciali si può allestire un rinfresco, l’agriturismo che in realtàloro lo chiamano Lambruscheria, in origine un fienile finemente ristrutturato mantenendo uno stile rustico, la sala da pranzo è al piano superiore, l’ambiente è suddiviso da un muro centrale dove è stato ricavato un camino a doppio vetro che d’inverno riscalda l’ambiente e crea un’atmosfera gradevolissima, da una parte vengono sistemate le coppiette mentre l’altra più spaziosa è riservata alle tavolate numerose, il pavimento in cotto, l’ampio soffitto con travi a vista e il mobilio in arte povera completano l’ambiente
un paio di settimane prima, essendo di passaggio ci fermiamo per verificare la disponibilità, sono al completo ma arriviamo a un compromesso che alla fine si riveleràla scelta migliore, su proposta del gestore decidiamo di farci mettere nella saletta che normalmente sarebbe quella d’ingresso solo a patto che le porte vengano tenute chiuse per avere la nostra privacy e soprattutto per evitare il viavai di gente che normalmente c’è in quell’ambiente, al nostro arrivo noto con piacere che oltre a chiudere due delle tre porte in una è stato messo un cartello con scritto Entrata e la freccia che indica la direzione giusta, nonostante questo un signore la apre chiedendo “non è questa l’entrata?!” ...il mondo è bello perché vario ;)
il pranzo inizia con un’antipasto composto da quadretti di polenta abbrustolita al forno, morbida all’interno e croccante fuori, con sopra una fetta di ottimo lardo di colonnata, a discrezione aceto balsamico tradizionale prodotto da loro; e da un salamino stagionato tagliato spesso, molto buono con un fondo grasso che ti avvolge il palato in modo gradevolmente persistente
i tempi tra una portata e l’altra sono giusti e dopo qualche minuto iniziamo con i primi e ci vengono portate delle rosette al forno composte da pasta sfoglia arrotolata con prosciutto crudo, besciamella, formaggio, e forse un goccio di panna, squisite assomigliano molto a quelle che fa la mia mamma, con un fondo leggermente dolciastro e forse leggermente corte di sale, “difettuccio” risolvibile con gusto aggiungendo una spolverata di parmigiano fresco grattugiato che alla fine completa ottimamente il piatto;
a seguire i famosissimi tortelloni al ragù matto Levizzanese che sono una portata fissa del menù, di medie dimensioni ripieni di ricotta freschissima e spinaci in parti quasi uguali, cotti a puntino, il condimento è fatto con una base di pomodoro e il resto è un segreto gelosamente custodito dalle Rezdore della zona
il pranzo verràaccompagnato da una bottiglia di Lambrusco Semisecco (100% Lambrusco Grasparossa) e da una di Beghel (70% Chardonnay 30% Riesling Renano) entrambe di loro produzione, buoni ma se tornassi indietro chiederei una di Robusco (85% Lambrusco Grasparossa 15% Malbo Gentile)
il secondo è una taschina formata da una fettine di vitello con al centro un ripieno di prosciutto cotto e formaggio filante, il tutto piegato e fermato da un paio di stuzzicadenti, accompagnato da zucchine tagliate a listarelle, impanate e fritte, croccanti fuori e morbide all’interno, veramente ottime anche se per me leggermente abbondanti di sale, mentre per mio padre giuste a testimonianza che non tutti i palati sono uguali
il secondo “fisso” è quello composto da gnocco fritto, che per questa occasione viene servito in piccoli pezzi, abbinato con un salame morbido tagliato più sottile del primo ma ugualmente buono e da un prosciutto crudo dolce che si scioglieva in bocca, veramente squisito
come dolce una torta bassa composta da una base di pasta frolla e uno strato di cioccolato morbido e caffè sull’idea della più rinomata Barozzi ma molto più delicata, squisita, e una crostata con marmellata di prugne o amarene (onestamente non ricordo), buona;
il tutto accompagnato dal loro Vein dla Sbocia (80% Malvasia Aromatica 20% Trebbiano Modenese) un bianco frizzante dolce veramente ottimo
come se non bastasse c’è anche la torta gelato che abbiamo portato noi e che loro gentilmente ci hanno conservato dalla mattina, perché un battesimo che si rispetti non può esimersi dall’avere la torta dedicata
il servizio è cortese ma poco propenso a inutili effusioni, a volte potrebbe sembrare al limite del burbero ma, essendo tutti Levizzanesi D.O.C. e di conseguenza Batzè coun l’acqua dè Rè de Begher è normale così
il battesimo dell'Aurora alla fine si è rivelata una giornata molto più gradevole di quanto avrei potuto mai immaginare, segno tangibile e inequivocabile che mi sto decisamente addolcendo ...miracoli della paternità;
alla fine caffè per chi lo vuole e poi tutti a casa ...anche questa è fatta, ma... CHE FATICA!
52012-05-01 14:54:4828.001