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Recensione su , scritta da tranzollo il 2012-07-30

Ho sempre creduto, sicuramente in modo molto epidermico, che il momento dell’aperitivo fosse solo una perdita di tempo o un banale rituale mondano : l’aperitivo non ti fa passare certo la fame, pensavo, e comunque preso in fretta in un contesto magari poco accattivante come un baretto anonimo, come era capitato qualche volta in passato, non aggiunge proprio niente alla tua giornata. Finchè non mi sono fermato con mia moglie al Caffè Concerto. Un tardo pomeriggio feriale, caldo ma non torrido, la mia signora che chiede “Ci fermiamo qui per un aperitivo?”. Io l’accontento, pensando che non sarebbe stato carino comportarsi da plantigrado partendo lancia in resta con una filippica contro il rito dell’aperitivo. Così ci siamo seduti all’esterno del locale, nel portico delizioso del Palazzo del Comune, e con alle nostre spalle piazza Grande ed il Duomo, scusate se è poco, un capolavoro che anche per chi come me a Modena vive da una vita, ogni volta trasmette nuove emozioni. La piazza è semideserta, molta gente è gia in vacanza, e questo permette di apprezzare ancora meglio il gigante di pietra che ha più di ottocento anni ma li porta benissimo e che neanche il recente sisma è riuscito a scalfire. E qui abbiamo avuto la sensazione che tutto per qualche istante rimanesse sospeso e che una suggestione seducente a poco a poco prendesse corpo: eravamo nell’ombelico magico della città. “In questo scenario magnifico un aperitivo ci sta perfettamente” - mi sono detto : ecco, il miracolo si era avverato, l’orso marsicano era stato folgorato sulla strada di Damasco e si era spontaneamente convertito alla liturgia dell’aperitivo del tardo pomeriggio. Una signorina bionda gentilissima viene a raccogliere le ordinazioni : prendiamo due Camparisoda con Prosecco, perché gli analcolici ci mettono tristezza, e poi facciamo una capatina nel buffet all’interno del locale, molto elegante, con le sue belle volte in mattoni. Dal ricco buffet scegliamo alcune piccole pizzette, una ciotolina con un assaggio di cous cous di verdure, del formaggio caprino spalmato su piccoli crostini, olive in salamoia, una ciotolina con una salsa particolare che sembrava avesse come base il peperone, delle minitartine al prosciutto. Tutto fagocitato senza grosse riserve e tutto buono. I due aperitivi poi…due grossi calici rotondi colmi di un liquido color aranciato carico, con cubetti di ghiaccio e guarniti da una fetta di arancia : belli e freschi a vedersi, ma molto meglio al gusto. Il connubio tra Camparisoda e Prosecco risulta perfetto, i due componenti si integrano in modo equilibrato, alla fine emerge un cocktail di sapore modicamente dolceamaro e dissetante, reso vivace e frizzante dalle bollicine del Prosecco. Mi sono ricreduto, e devo ringraziare, una volta di più, la mia dolce metà : anche l’aperitivo, se di livello e se servito al momento giusto e nel posto giusto conserva un suo indiscutibile charme. Il costo di questa iniziazione? 14 Euro in tutto, non pochissimi, ma ben spesi per lo spettacolo che ha fatto da cornice alla nostra pausa voluttuaria. 42012-08-07 07:30:052012-08-07 07:48:227.001
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