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Recensione su , scritta da scharik il 2012-12-08

Da diversi anni mancavo da questo locale, così sono tornata per degustare nuovamente piatti, ma soprattutto vini, meravigliosi.

Il ristorante è situato in centro storico vicino al Palazzo dei Musei e consiste di una piccola sala (credo possa contenere max 20/25 persone) arredata in modo rustico.

Il tavolo si presentava ben apparecchiato, con un cestino ricco di panini e grissini: per scaldare l'atmosfera hanno servito uno spumante della Cantina della Volta, delicato e fruttato. 

Alberto (che potrei appellare anche Oste) è  grande conoscitore di vini e prodotti tipici e, come da tradizione modenese, "ammazza" il maiale e prepara i "suoi" salumi.

Ha servito ciccioli e coppa di testa con gnocco e prosciutto crudo stagionato due anni servito inzialmente con lambrusco del contadino che non ha soddisfatto nè il naso nè il palato, è quindi passato ad un lambrusco di Corleto (bella spuma con sentori di violetta e frutti di bosco).

Ha servito quenelles di zucca con crema al taleggio e tartufo nero che sposava meravigliosamente un aromatico Gewurstraminer Sud-Tirol 2010, mentre i nostri amici hanno scelto tortelloni di zucca e tortino di carciofi.

A proposito di sposare c'è stato un piacevole intermezzo: un commensale del tavolo a fianco ha fatto la tradizionale proposta di matrimonio (davanti agli amici e al centro del locale) inginocchiato e offrendo un mazzo di rose: noi donne siamo state un po' invidiose. 

Dopodichè gli uomini si sono dedicati a filetto con aceto balsamico e cotechino con fagioli e purè, mentre noi donne abbiamo assaggiato una selezione di formaggi che Alberto serviva, direttamente nella sua forma, e raccontava provenienza e tecnica di produzione: è stata un'immersione in un mondo fantastico.

Brillant Savarin (una sorta di Brie) a crosta fiorita, Castelmagno, Gorgonzola piccante e Banon (formaggio provenzale a pasta molle da latte intero di capra avvolto in foglie di castagno), accompagnati prima da un Pruno 2000 (Sangiovese riserva delle colline romagnole affinato in legno 18 mesi) poi da un Pedro Ximenez: è stato un crescendo di delizie e piaceri.

La serata è stata piacevole, I piatti erano tutti ottimi, ben curati, il servizio semplice, veloce e l'Oste, che è un grande buongustaio, ha "tenuto banco".

Lo consiglio vivamente: andateci con un gruppo consistente per avere la possibilità di degustare diversi vini.

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