Recensione su , scritta da Alfi il 2013-12-05
Siamo tornati, come regolarmente facciamo ogni qualche mese da anni, a far visita al Maestro Pasquale, ma, questa volta (da tanto lo desideravamo) per assaggiare uno dei suoi menù particolari, che prepara solo effettuando apposita ordinazione due giorni prima.
Tra le varie offerte abbiamo scelto la speciale zuppa di pesce (alla quale, su richiesta, ha successivamente aggiunto la sua ‘pasta con fagioli e cozze’).
ZUPPA DI PESCE (4 porzioni per 5 persone): ben presentata e davvero abbondante (è possibile avvertirlo anche soppesando nelle mani il piatto stesso…). Nonostante per sole 4 persone, ed eravamo in 5, sarebbe già sufficiente di per sé: se poi la si somma alla pasta con fagioli e cozze, servita anch’essa in dose piuttosto abbondante, e al dolce, si esce dal locale assolutamente sazi e soddisfatti, anzi non ce ne sta proprio più …
Ma ciò che rende davvero speciale, anzi unico (a ns. personale esperienza), questo piatto è che i pesci vengono serviti interi. Non è la solita zuppa con pezzetti di polpa sperduti nel brodo insieme ai crostini: in questo caso si possono assaporare differenti gustosi pesci interi. Gallinelle, spinarole, morbidissimi trancetti di branzino, coda di rospo in quantità notevolissima, scorfano, ecc., con un poco di vongole, cozze e seppie; su tutto sovrasta uno squisito mezzo astice. Il tutto freschissimo: lo si avverte chiaramente.
La cottura del pesce è ottima: morbido, gustoso e perfettamente amalgamato col delicato invitante sughetto, nel quale è un piacere inzuppare il buon pane fatto in casa dal gestore con l’impasto della pizza, che completa un piatto praticamente perfetto e servito con orgoglio da Don Pasquale.
Il risultato è una zuppa casalina corposa, ma allo stesso tempo leggera e facilmente digeribile.
PASTA CON FAGIOLI E COZZE (per 5 persone): semplice e genuina (la tipica ricetta della nonna, insomma), senza pesanti condimenti o inutili arricchimenti.
La pasta è spessa, e ciò non guasta affatto, anzi …, i fagioli son ben sminuzzati in modo da non aggredire il sapore delle cozze.
Un neo potrebbe forse essere l'abbondante quantità di pasta rispetto al condimento (una piccola riduzione della prima renderebbe ancora migliore questo piatto).
DOLCI (per 5 persone), entrambi fatti in casa: un piatto a persona composto da Tiramisù (buono, leggero, saporito) e Torta alle pere con mandorle, molto buona.
LIMONCELLO (per 2 persone): buono, fatto in casa
IL LOCALE:
Chi dovesse porre al primo posto tra i criteri di scelta e valutazione di un ristorante la location o l'arredamento lussuosi o trendy, eviti di andarci: qui troverà invece, in modo del tutto inatteso, una vera e propria osteria napoletana quale la si potrebbe incontrare al porto di Napoli qualche anno fa…, trapiantata in ambito modenese e gestita da un oste d'altri tempi (e d'altri luoghi) con tanto di tovagliolo sulla spalla sinistra, che accoglie con allegria e introduce subito in un'ambiente familiare. L'atmosfera non è, dunque, quella di un locale ‘cool’; tuttavia tra la parlata e le … argomentazioni del Maestro, il rustico arredamento, e soprattutto il buon pesce, si respira quella calorosa aria partenopea che ti mette a tuo agio ed allarga il cuore. Il tutto a prezzi decisamente modici.
Il locale è carino, familiare e PULITISSIMO, anche se piccolo e con pochi tavoli, i muri color bianco e verde, arredato con una curiosa e caratteristica rete da pesca, ben disposta sul soffitto dalla quale pendono conchiglie, con quadretti a tema marittimo ed altri raffiguranti personaggi celebri della cultura partenopea, oltre a simpaticissimi cartelli cartacei scritti a mano con divertenti descrizioni dei suoi menù.
Il ristorantino è senza pretese, non si debbono avere pretese se si entra lì: le pretese si debbono avere solo sul pesce, e Don Pasquale non delude!
Il vino, poi, servito in bottiglia chiusa, non sarà un raffinato costoso vino bianco, ma, specialmente in versione frizzante, è un vinello che non esito a definire buono nel suo genere, accompagna molto bene le portate di pesce, e viene servito a fiumi (la bottiglia vi verrà cambiata all’infinito senza che il conto aumenti di un euro).
LE QUANTITÀ:
Chi al primo posto mette la sovrabbondanza delle quantità eviti di andarci e di rimanerne eventualmente deluso: qui le portate, PRESE SINGOLARMENTE, risulteranno sicuramente ridotte per chi è abituato alle scampagnate domenicali con amici in Riviera (siamo andati più volte là ad abbuffarci, ma il livello di spesa cambia decisamente…).
Le porzioni sono GIUSTE, e quando dico giuste intendo dire che, arrivati alla fine del dolce, non ci si sente appesantiti, si sta bene e non si sente alcuna necessità di mangiare altro (ovvero si è sazi).
Proprio per le porzioni non esagerate, ma giuste, questo è un posto in cui è possibile recarsi in qualsiasi momento della settimana, del mese e dell'anno, ogni volta che si abbia voglia di mangiare del buon pesce senza spendere una fortuna, quando non si ha tempo di recarsi al mare, quando si vuole consumare un pranzo o una cena senza uscire piegati in due, ecc. ecc. .
Prezzo pagato, questa unica volta, dovuto al menù speciale da noi richiesto, 40€ a testa (le altre volte il pasto completo con antipasto, piccolo primo, grigliatina e fritto di paranza, vino, dolci, caffè, costa 30€), assolutamente “meritati”, più che adeguato alla quantità e qualità di quanto ci è stato servito.
Al termine ci vengono per di più gentilmente regalate due bottiglie da portare a casa di un vinello rosso del beneventano, che ci ripromettiamo di aprire alla prima occasione …
Valutazione: 4 cappelli “pieni”.
Assolutamente DA PROVARE!
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