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Recensione su , scritta da IlariaL il 2014-05-17

In un giorno un po' inusuale (di solito lavoro anche il sabato) decidiamo di uscire a pranzo io e il mio moroso, mio fratello e mio nonno, e abbiamo una meta ben precisa: una famosa e storica trattoria modenese, che però per sua tradizione non accetta prenotazioni, e infatti troviamo il locale stipato all'inverosimile e con una attesa che si prospetta di almeno due ore..certo che anche noi potevamo evitare di andarci di sabato!

Con il nonno affamato e il fratello in arrivo direttamente dal lavoro, io e il mio moroso cerchiamo di fare appello a tutte le nostre conoscenze in fatto di locali ben recensiti, il nonno è una ottima forchetta ma è anche piuttosto esigente..molti locali in centro sono chiusi il sabato a pranzo, finalmente mi viene un'illuminazione: il Fantino! Quasi mi metto a correre per la via Emilia sperando di trovare un tavolo libero, non è tardissimo ma senza prenotazione dubito di raggiungere l'obiettivo, e invece per fortuna mi dicono che hanno appena ricevuto la disdetta di un tavolo, così ci accomodiamo, per la gioia del nonno ma non solo, anche noi ne siamo ben felici.

E' la mia prima visita a questo locale, così mi guardo intorno mentre ci portano le bevande ordinate,una bottiglia di acqua frizzante (a cui ne aggiungeremo un'altra) e una di acqua naturale, più una bottiglia di lambrusco Grasparossa "Tasso" -Fattoria Moretto, ottimo a detta dei bevitori: il locale non è enorme e  trasmette subito un senso di familiarità, tovaglie a quadretti bianche e gialle, tanti quadri e maglie di giocatori del Modena, insomma si percepisce fortemente che siamo a pochi metri dalla nostra Ghirlandina.

La gentilissima cameriera ci elenca i piatti a voce, la scelta è tra cinque o sei primi e altrettanti secondi, tutti piatti della tradizione locale, oltre alla proposta di gnocco e tigelle con salumi e affettati: i primi piatti sono tortelloni di ricotta e spinaci, strigoli speck e porcini, gnocchetti con zucca e salsiccia, tagliatelle al ragù di maiale o di coniglio. I tre uomini scelgono senza esitazione le tagliatelle al coniglio, io invece, che non amo i primi, mi faccio elencare i secondi, e , tra gnocco e tigelle, costine al lambrusco, roast beef e bocconcini di pollo all'aceto balsamico o ai funghi, scelgo questi ultimi.

In pochissimo tempo arrivano i quattro piatti, tre enormi porzioni di tagliatelle con abbondante ragù bianco di coniglio e un gigantesco piatto di bocconcini di pollo e funghi, già serviti con un vassoietto di patate al forno tenerissime e saporite. Tutti risultano molto soddisfatti del loro piatto, le tagliatelle sono tante ma poco alla volta vengono interamente spazzolate, così come il mio pollo, molto morbido, con un bel sughetto sul fondo del piatto e pieno di buonissimi funghi.

Siamo già abbastanza pieni, ma anche curiosi di assaggiare gnocco e tigelle, così dopo aver lasciato passare un poco di tempo, giusto per mandare giù le prime delizie, ordiniamo gnocco e tigelle per due, con affettati e formaggi. Nel frattempo il locale, semivuoto all'inizio, si è completamente riempito, e le due cameriere si affacendano tra i vari tavoli sempre con il sorriso sulle labbra, augurando "buon appetito" ai vari clienti appena arrivati.

In tempi più che giusti arrivano il vassoio degli affettati, con prosciutto crudo, mortadella, salame e ciccioli, una ciotolina di lardo, un piattino di formaggi composto da stracchino, brie e gorgonzola e il cestino con le tigelle, dopo una brevissima attesa arriverà anche il gnocco fritto. Affettati molto buoni, soprattutto il prosciutto, tigelle buone e morbide, profumano di pane, con poca mollica al loro interno, io le preferisco un poco più croccanti ma sono indubbiamente molto buone, gnocco presentato in pezzi di medie dimensioni, morbito e leggermente alto, buonissimo e soprattutto portato al tavolo ancora bollente e fragrante, è poco unto e molto apprezzato da tutti. Oltre agli affettati ci è stato portato anche un assaggio di costine al lambrusco, e devo dire che , pur non essendo un'amante di questo tipo di carne, le ho trovate ottime, tenerissime, saporite e gustose, sono state davvero molto gradite e spazzate via quasi per intero, nonostante fossimo già abbondantemente sazi.

La cameriera, sempre davvero molto gentile, presenza discreta e mai invadente, ci chiede sparecchiando se vogliamo il dolce, che a conti fatti con quanto abbiamo mangiato non ci starebbe proprio, ma vedendoci esitare ci propone un piattino di assaggi di torte fatte in casa, che non possiamo proprio rifiutare;  aggiungiamo anche quattro caffè, di cui due macchiati, e un limoncino per il nonno, che tra una battuta e l'altra diventa in realtà una bottiglia portata al tavolo con quattro bicchierini, gesto gentile della cameriera. Con i caffè arriva un piatto con pezzi di crostata con marmellata di amarene, salame al cioccolato ( a mio fratello brillano gli occhi) e torta ripiena di un composto di amaretti e cioccolato (più sicuramente un altro ingrediente sul quale ci siamo interrogati a lungo). Ormai riesco a fare solo dei microassaggi degli assaggi, ma staccando minibriciole da ogni pezzo riesco ad assaggiarli tutti, sono uno più buono dell'altro, da applausi la torta con gli amaretti, ma anche la crostata, che resta sempre il mio dolce preferito. Ottimi anche i caffè, il nonno è visibilmente soddisfatto e si alza per andare a pagare il conto, abbiamo provato ad avvicinarci per pagare noi ma con un gesto eloquente della mano ci ha letteralmente cacciato dalla cassa..mentre paga si intrattiene a fare due chiacchiere con la cameriera che ci ha servito per tutto il pranzo, e che con piccoli gesti gentili lo ha indubbiamente coccolato.

Riesco ad estorcergli il conto finale, che ci lascia tutti stupefatti, lui in prima persona, ci confessa che si aspettava un conto decisamente più alto in relazione all'abbondanza e alla bontà di quanto mangiato.

Usciamo a fare una passeggiata in centro, la giornata è piacevolmente calda, e commentiamo questo ottimo pranzo, siamo partiti in salita e alla ricerca spasmodica di un ristorante aperto, ma poi le cose sono andate decisamente bene.

Per quanto mangiato oggi sarebbero quattro cappelli abbondanti, che diventano indubbiamente cinque per il prezzo onestissimo in relazione alla quantità generosa di tutti i piatti, ma soprattutto per la gentilezza e simpatia del personale, che ha soddisfatto in pieno e coccolato anche un cliente dal palato esigente come il nonno, tanto che a fine pranzo lui ha ringraziato noi per averlo portato in un così bel posto.  E dato che purtroppo non sempre gentilezza e cortesia sono così scontate, il mio voto è di cinque cappelli con tanti complimenti!

52014-05-17 17:03:052014-05-17 17:25:15pranzo di famiglia22.504
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