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Recensione su , scritta da 7bis il 2015-02-04

Fin da quando sono comparsi i menù del contadino, avevo puntato le mie fiches sulla serata della polenta, senza mai poterle realmente depositare sul tavolo (verde???) per un motivo o per l'altro.

Anche stavolta avevo i gettoni che mi tintinnavano fra le mani, ma "The Big Snow" incombeva e temevo di dovermeli tenere in tasca come in passato. La neve, che già si era fatta attendere per tutto l'inverno, ha deciso di procrastinare la sua discesa un altro po', quasi fosse l'ennesimo falso allarme meteorologico.

- Dice il saggio: "Tutto è bene quel che finisce bene" - recitava il cinesino Ten a conclusione degli episodi delle indagini di Nick Carter ... "E l'ultimo chiuda la porta!" - terminava Patsy.

 

... E polentata fu ...

 

Con la bambina a casa dei nonni, ci concediamo un anticipo di San Valentino.

Salutato un sempre sorridente Mongi incrociato all'ingresso, ci accomodiamo nell'ultimo tavolo nell'angolo della sala principale, pronti per la sfilata in giallo.

 

Per accompagnarla optiamo per 1/2 litro di lambrusco sfuso in caraffa ed una bottiglia dìacqua naturale, cui ne seguirà un'altra.

 

Si parte: arriva una ciotola con pezzetti di polenta fritta alla perfezione senza tracce d'unto. Una croccante crosticina esterna racchiude un cuore saporito della giusta consistenza da mangiare avidamente con le mani. Rifiutiamo il bis propostoci dalla gentile e graziosa cameriera, desiderosi di assaggiare le altre combinazioni del mais con le idee dei cucinieri.

Sul tavolo compaiono due terrine al cui culmine spiccano uno squisito ragù di salsiccia ed una tenerissima costina. Pur non essendo mai stato un estimatore delle costine, mi vedo costretto ( ;-) ) a chiedere il bis. Non c'è bisogno di spolverare la prelibatezza col formaggio come sono solito fare, perché la ricchezza del connubio appaga in pieno le mie papille gustative.

Mi tornano alla mente i piattoni di polenta su cui mia nonna versava una mestolata di ragù con movimenti concentrici fino a disegnare un'invitante spirale, da addobbare con festoni di abbondante parmigiano appena grattugiato.

 

Il mio bis, su cui azzardo in un cantuccio una spruzzatina di grana, giunge a braccetto della porzione ai funghi riservata a mia moglie, che è avanti di un giro. Nella mia rincorsa butto l'occhio (… e la forchetta) oltre cortina per pregustare ciò che mi attende inesorabilmente …

Quando giunge il mio turno di mais e miceti, perfettamente teneri ed inglobati naturalmente nel denso infuso di mais come i lardelli in una fetta di salame, il mio pensiero s'inerpica per tortuosi sentieri montani, fino a giungere alla rustica sala con camino di un rifugio alpino, mentre fuori sferza a folate un vento gelido. La rapidità con cui la sublime pietanza finisce la sue escursione nella mia pancia non è certamente dovuta al timore dell'approssimarsi della bufera di neve …

 

Decido di saltare il bis dal profumo di bosco per immergermi in una sublime emulsione di formaggi fusi, colati sulla regina della serata. Che dire? Anche qui il binomio è aggraziatamente vincente, come la coppia Cappellini-Lanotte quando ha danzato elegantemente con le lame dei pattini sul ghiaccio per salire sul gradino più alto del podio ai mondiali di pattinaggio. Il risultato è signorile sia con il parmigiano sia senza.

 

Seguendo il saggio suggerimento della discreta e puntuale accompagnatrice in grembiule bordeaux, mi tengo i bis dopo la completa carrellata di taragna.

Considerando che un buchetto per il dolce bisogna riservarlo, mi azzardo a chiedere un bis-bis. Il bis-bis non è la citazione di una storia a fumetti disneyana, dove compare un avo di Pippo con qualche strana diavoleria, ma un bis composto in parti uguali da polenta ai funghi ed alla crema di formaggi. Non posso esimermi dal mixare il tutto ed il mio ardire viene premiato da un'esplosione controllata di gusto, che mi pare di sentire ancora adesso mentre scrivo.

 

Il padrone di casa giunge al tavolo col suo solito e gradito sorriso per accertarsi della riuscita del menù e della bontà della sua scelta della dorata materia prima.

I nostri commenti non possono che essere lusinghieri e così ci meritiamo anche il mascarpone per concludere degnamente la serata senza minimamente abbassare il livello. Non mi dilungo a descrivere la sinfonia di dolcezza intrisa di note più vellutatamente forti come quelle del cioccolato e del pandoro (???) intriso di caffè, nascosto come un tesoro in fondo alla coppetta.

 

La serata è trascorsa piacevole senza alcuna sbavatura. La musica diffusa a basso volume dalle casse si è amalgamata discreta senza interferire, come i tovaglioli frapposti fra le ciotole di polenta ed i piatti che le accoglievano.

Anche gli altri ospiti presenti trasmettevano un clima familiare e sereno, nonostante fuori The Big Snow cominciasse a far presagire i suoi prodromi.

Nessuna nota stonata né accordi dissonanti hanno messo piede in quella che è stata una cena che ci ha regalato appagamento ed agiatezza dall'inizio alla fine.

Alla roulette è uscito il 15 preventivato come costo del menù a tema ed il 4 per le bevande ... Alla fine hanno vinto tutti.

 

Rien ne va plus

 

Ora può anche scendere la neve ad ammantare il paesaggio e ad ovattare il frastuono della vita quotidiana … La nostra canzone è stata suonata e ce ne portiamo a casa l'eco amena e beata ...

52015-03-04 22:56:342015-03-04 23:02:28cena romantica19.002
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