Recensione su , scritta da Jimi-Hendrix il 2016-01-15
Previa prenotazione tramite GM mi dirigo con mia mamma in questo agriturismo, in cui ho mangiato anni fa nella sede abituale e nella cornice della festa PD di Bosco.
Alle 20.30 siamo in loco. Appena fuori Castelfranco, si percorre una viuzza stretta e ci si infila in uno spazioso parcheggio.
Il caseggiato adibito a ristorante è il tipico rustico di campagna opportunamente risistemato. All'ingresso ci accoglie un entusiasmante e coinvolgente Mongi -il gestore- che ci indica il nostro tavolo, sito nella stanzetta-privè con caminetto al primo piano. Avevo chiesto, al momento della prenotazione, un tavolo non "infelice" e ci ritroviamo nel posto più fico dell'agriturismo! Per arrivarci c'è una scaletta d'epoca in legno, bella da vedere quanto scomoda, ma con un minimo di attenzione ce la si fa tranquillamente. Tutto l'interno del fabbricato ha mantenuto la sua impronta agreste, con il mattone a vista dei muri, il laterizio dei pavimenti e il legno dei travi e infissi. Atmosfera calda e rilassante che a me piace molto.
Il nostro tavolo è magnificamente apparecchiato, completo di tutto, con tanto di candela accesa al nostro arrivo. Mentre ci sistemiamo il Mongi ci porge la carta dei vini, assai ricca, ma noi opteremo per un "ordinario" mezzo litro di lambrusco della casa, risultato poi ottimo. Poco dopo ritorna riferendoci a voce i piatti proposti della cucina. La scelta non è ampissima, ma discreta, ricordiamoci che ci troviamo in un agriturismo; come antipasto abbiamo un ricco vassoio di affettati assortiti e pezzi di grana, tutto ottimo, che accompagnano tigellone e grissini casarecci. Iniziamo bene. Come primi piatti scegliamo il famoso risotto all'ossobuco (oramai rasente la leggenda oserei dire) e una nuova entrata, tagliatella di farina di kanapa ai funghi; mentre il riso è come al solito ottimo per la amalgama eccellente tra i chicchi e i brandelli di carne e come gusto complessivo, il secondo stupisce per il suo gusto nuovo, più ruvido e saporito rispetto al normale, difficile da spiegare, che si intreccia magnificamente coi funghi, altrettanto gustosi. Entrambi i piatti ci sono piaciuti da matti e le quantità sono molto buone.
Le portate successive constano in arrosto di manzo e straccetti di manzo con rucola e scaglie di parmigiano. Come contorno una porzione di patate al forno da dividerci. La carne ci è sembrata proprio buona, e cotta bene; i piatti abbondanti. Raramente ci è capitato di mangiare carne così genuina, quasi senza condimenti, col solo sapore di carne ottima di animali evidentemente allevati senza mistificazioni.
Non facendoci mancare nulla ordiniamo anche i dolci: crostata e torta di riso. Entrambi in quantità sopra la media e serviti caldi, li abbiamo apprezzati moltissimo, proprio gustosi e golosi. A momenti chiedevamo il bis!
Temporeggiamo un poco nella nostra splendida intima salettina e scendiamo prudentemente le caratteristiche scale per andare nella zona cassa dove ci intratteniamo col Mongi conversando amabilmente. Il conto recita 30 Euro a testa, che mi sembra un buon prezzo per quello che abbiamo mangiato.
A suon di esperienze più che positive questo agriturismo si guadagna un posto di riguardo nelle mie preferenze. La consueta passione ed entusiasmo del Mongi ti coinvolge e ti fa apprezzare ancor di più la già eccellente cucina che propone, semplice ma preparata con la massima cura in ogni aspetto.
Imperdibile, 5 cappelli.
Rif, prenotazione 2D0789
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