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Recensione su , scritta da Kava5150 il 2008-01-04

Venerdì sera, con i miei 3 amici di merende, ci siamo dati il buon anno andando in quello che è un bell'angolo di toscana nel centro di Bologna. Il ristorante si trova vicino porta S.Felice, a due passi dal centro, in una via tranquilla e poco trafficata. Nonostante avessimo deciso all'ultimo minuto (e telefonato per prenotare alle 20.15), abbiamo comunque trovato un tavolo libero, anche se il locale si è riempito tutto. Quindi consiglio a chi fosse interessato a provarlo di chiamare prima. La cosa che ho notato è che fino alle 22.30, quando ce ne siamo andati, continuava ad arrivare gente per cenare, il che fa pensare che la cucina rimanga aperta fino a tardi. Il locale si presenta rustico ma allo stesso tempo decisamente elegante, con un ottimo servizio, preciso, discreto, molto garbato e sempre puntuale ed una pulizia impeccabile. Appena accomodati, ci sono state offerte come stuzzichino iniziale delle olive toscanelle molto buone. Come primi, abbiamo scelto una ribollita, delle tagliatelle ai porcini, dei tagliolini verdi al sugo di coniglio e (io) delle pappardelle al cinghiale. Ottimo il cinghiale e tutte le paste in generale, molto buona la ribollita, ottimi i porcini ed incredibilmente delicato il coniglio. Per secondo, abbiamo scelto due filetti di manzo alla tartara e due filetti di manzo al chianti. Il mio filetto al chianti è stato strepitoso, ottima la carne, la cottura ed il sughetto al chianti che ha richiesto una scarpetta ;). Il filetto alla tartara deve piacere, in quanto carne cruda macinata, condita all'istante secondo i propri gusti e reimpastata al momento, ma di certo la qualità era ottima. Come contorni, patate al forno e carciofi alla griglia per 3. Da bere ci siamo lanciati su una cantina che ho avuto il piacere di visitare come ospite un paio di mesi fa e che produce degli ottimi vini, l'Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga, Siena. Per i primi, ho scelto un Grigio, un chianti classico riserva del 2004, per i secondi un Pugnitello 2003, un vino che è stato prodotto in collaborazione con l'Università di Firenze con l'obiettivo di arrestare l'erosione del patrimonio varietale viticolo toscano impiantando diversi vitigni reperiti sul territorio, e che quindi è un rosso completamente ottenuto da antico vitigno toscano (e difatti l'uvaggio è 100% pugnitello - il cui nome deriva dalla forma del grappolo che ricorda un piccolo pugno). Ottimo il grigio, eccezionale il Pugnitello. La spesa totale è stata di 37 euro a testa (ma il Pugnitello l'ho offerto io per festeggiare, nel caso sarebbero stati 10 euro a testa in più), che considerato il posto, il servizio, ma soprattutto la qualità di quello che abbiamo mangiato e bevuto ci stanno decisamente tutti. Da ritornarci di sicuro. 42008-01-06 00:00:002008-01-06 00:00:0047.001
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