Recensione su , scritta da vejo il 2017-05-04
A forza ed dài e dài, (la zivàlla la dvèinta ai...) sono riuscito a trovare le migliori tagliatelle al ragù di Modena. Ma notate bene, l’affermazione è relativa al solo comune di Modena perché a poca distanza si trovano agguerritissimi pretendenti al titolo. Inoltre la classifica è provvisoria dal momento che la ricerca continua….
Dopo il prologo, le scuse: già, infatti devo scusarmi, da modenese doc, nato e vissuto nella città che beneficia della benedizione di San Zemiàn, per non essere mai stato alla Vecchia Pirri.
Comunque sia, finalmente ho rimediato !!!
Ieri sera la mia dolce metà arriva a casa poco dopo le 19, flautando: “Andiamo a cena al giapponese?”“Va bene” rispondo io, appena prima che il figlio che ancora abita con noi replichi “E se invece mangiassimo cucina tradizionale?”, scatenando una standing ovation da parte mia (1).
È quindi un attimo fare vela verso via Prampolini e prendere posto alla Vecchia Pirri, ancora praticamente vuota – visto che era presto – in una delle salette al piano terra.L’ambiente è piacevolmente rustico, ma ordinato e pulito nonostante la patina degli anni (non mi dilungo oltre visto che, sicuramente conoscete già tutti il locale).
Dal ricco menu ordiniamo,
moglie: tortellini in brodo
Vejo e Vejo Junior: tagliatelle al ragù (buon sangue…)
Di secondo per tutti: cotoletta alla milanese
Una bottiglia di lambrusco di Sorbara
Una minerale frizzante
Molto buoni i tortellini (ho dovuto fare un assaggio, esclusivamente per dovere di cronaca…) evidentemente fatti a mano, con un pesto saporito ma equilibrato e una sfoglia che a noi è piaciuta ma che qualcuno potrebbe giudicare un po’ troppo spessa.
E C C E L L E N T I le tagliatelle, sia per qualità dell’impasto, per il formato, la cottura, il ragù e l’abbondanza della porzione.
Vogliamo cercare il pelo nell’uovo? Forse nel ragù era un filino evidente la nota acida del pomodoro.Comunque i piatti sono stati riconsegnati così puliti che neanche Svelto, Nelsen Piatti o Mastro Lindo….
Poi arrivano le cotolette.
Io non sono un agrimensore (come parlo bene !!!) ma stimo che l’estensione di ciascuna cotoletta fosse all’incirca di una biolca (2).
Immaginatevi tre piatti che si scorgevano a malapena in quanto ricoperti per intero da una panatura dorata e croccante che solo a vederla faceva voglia.Diamo l’attacco a tanta magnificenza e, come prevedibile, solo il Vs. relatore ed il figlio giungono soddisfatti al termine. La moglie ha bisogno d’aiuto (che non le viene negato).Ottime ma, obiettivamente, più adatte per essere un piatto unico (e fortuna che non abbiamo ordinato delle patate al forno…).
Quanto al bere, tralasciando l’inutile acqua minerale, mi sono limitato a chiedere una bottiglia di Sorbara, senza informarmi preventivamente di quali fossero disponibili. Morale: mi è stata portata una bottiglia di Chiarli Vecchia Modena che, per l’acidità un po’ troppo spiccata, non era mai stato nella mia personalissima top-ten (e non ci entrerà nemmeno dopo quest’ultima prova).
Tutto quanto sopra ci è costato 78 euro (ovvero 26 a testa) cifra che reputo adeguata alla qualità delle portate. Relativamente alla quantità, devo ammettere che dopo i primi sarebbe bastato molto meno ma devo anche dire che riterrei assolutamente ingiusto calare il giudizio perché le cotolette erano troppo grandi (faremo tesoro dell’informazione per la prossima visita che, sicuramente, ci sarà), quindi:
5 Cappelli
(1) Io non disdegno affatto sushi, sashimi ecc. ma dopo la giornataccia di ieri i miei succhi gastrici avevano necessità di altre attenzioni.
(2) La biolca varia da zona a zona: la biolca modenese equivale a 2.836,47 metri quadri
52017-05-05 20:51:012017-05-05 20:52:18cena infra-settimanale26.003