Recensione su , scritta da maurig il 2018-03-13
Con due amici, in attesa di un appuntamento da un notaio nelle immediate vicinanze, decidiamo di pranzare alla Vecchia Pirri.
Quando veniamo fatti accomodare la tavolo, scorgo l'amico Vejo che sta abbandonando la sala. Incontro graditissimo dove mi conferma, purtroppo, la sua assenza dalla quinta tappa del palio.
Dopo un attesa non brevissima, il locale non è pieno, una gentile cameriera viene a prendere le ordinazioni.
la consultazione del menù ci aveva fatto propendere per tre bis di tagliatelle al ragù e gramigna paglia e fieno con salsiccia, ma la cameriera ci dice che, fatto mai accaduto prima, le taglatelle sono terminate!!!!
Ora, non vorrei incolpare il fuggiasco Vejo dello sterminio delle tagliatelle della Vecchia Pirri, ma conoscendo le sue prodezze alimentari il dubbio rimane. Comunque ce ne facciamo una ragione e ordiniamo gramigna per 3 e a seguire contoletta alla minase sempre per 3, con due contorni di purè di patate e uno di verdura alla griglia.
La gramigna buona, porzione decisamente abbondante, ben condita, senza panna, ottima la cottura.
dopo un attesa abbastanza lunga arrivano le cotolette, immense come grandezza, sicuramente la carne è tenera, non ci ha convinto la panatura molto pesante, io non sono riuscito a terminarla, onestamente più per le dimensioni che per la qualità, ma ci aspettavamo di meglio. Il purè discreto come le verdure alla griglia.
Abbiamo bevuto una bottiglia di Sorbara della cantina Tudini, decisamente buona, due bottiglie di acqua e tre caffè buoni.
tre cappelli forse sono pochi ma pesano l'attesa abbastanza lunga e la cotoletta che non ci ha pienamente soddisfatto.
Comunque c'è rimasta la voglia delle tagliatelle sperando che prima non sia passato l'ottimo Vejo
32018-03-14 09:09:462018-03-14 09:10:04Pranzo di lavoro31.003