Recensione su , scritta da lo zio il 2018-09-26
Complice un giorno di ferie riesco finalmente con i soliti fidati amici a mettere piede in questo locale aperto solo a mezzogiorno dal lunedì al giovedi (poche e ridotte aperture “se no a me sùrela ag vin mel” cit.) ; appena entrati si ha la sensazione di un salto nel passato ambienti arredi apparecchiatura e la griffe “TB” riprodotta sulle tovaglie sui piatti e sui vetri ti rimandano indietro tra sapori e tradizioni di almeno 60anni e forse più. Accoglienza a dir poco “folcloristica” da parte della 73enne Signora Luisa, una delle titolari, con il suo fare frenetico simpaticamente disordinato e pittoresco che subito ti mette di buonumore e rende il clima familiare , e che nel giro di breve ti narra la storia del locale dal 1945 ai giorni nostri. Menù limitato e snocciolato a voce in almeno 4 o 5 tappe per l'inarrestabile andare-vieni a testa bassa in un incontrollatto e continuo “sgambettio” che non può non strapparti un sorriso . La scelta era comunque già fatta le tagliatelle , in breve in tavola abbondantissime , spesse che sembrano al dente e condite con ottimo ragù in una parola deliziose; nonostante un primo piatto “sostanzioso” segue un tenerissmo coniglio con eccellenti, roventi ed esternamente croccanti patate al forno . Chiudiamo con una discreta torta “tipo” Barozzi (chissà perchè tipo ?) dolce storico della città oltre a caffè e amari. Beveraggi ? Un corposo lambrusco Grasparossa della casa oltre ad acqua . Sul finale la visita gradita della più che arzilla 92enne cuoca signora Lara (Elde) venuta a sincerarsi , dopo alcuni immancabili selfie a cui si è resa immediatamente e pazientemente disponibile, del buon andamento del pranzo oltre implementare con alcuni aneddoti ulteriormente la storia del locale rilevato nell'immediato dopoguerra dal padre con il nome “La Luna” (se non ricordo male...) e lei era già aiuto cuoca della madre. Un difetto ? “Bolognese” in terra di Modena ;)
Alla prossima !
52018-09-27 17:26:002018-09-27 17:26:55patrimonio Unesco30.003