Recensione su , scritta da scanna il 2019-11-29
Erano anni che sentivo parlare di questo agriturismo ma non avevo mai avuto occasione di provarlo.
Sarà anche perchè io sono molto scettico nei confronti degli agriturismo, la mia esperienza mi ha insegnato che spesso sono dei ristoranti camuffati che in realtà nella loro proposta hanno solo poche cose che vengono direttamente dall'azienda agricola stessa.
Credo di poter dire che non è questo il caso, anzi mi sento di dire che ho percepito la dedizione di Mongi per la ricerca e la produzione di materie prime di grandissima qualità.
E così, grazie al Palio e agli amici di Gusta Modena, finalmente sono qui.
Il locale già all'ingresso nel cortile da un'ottima impressione di ordine e pulizia, oltre che stupire per le grandi dimensioni.
All'entrata sono ben visibili alcuni prodotti di aziende agricole della zona (marmellate, miele, aceto e altro).
L'accoglienza è calda e cortese e nell'attesa dell'arrivo di tutti Mongi, ancor prima di accompagnarci al nostro tavolo, inizia a trasmetterci un po' della sua grande passione per il suo lavoro di agricoltore e di allevatore.
Da bere partiamo con qualche bottiglia di acqua, un lambrusco “Unico” della cantina Divinja di Sorbara e un Valpolicella Ripasso di cui non mi sono annotato il produttore. Entrambi questi vini mi sono piaciuti molto. Sul finire della cena, con lo stracotto, abbiamo preso una bottiglia di un rosso dei colli Bolognesi ottenuto da un uvaggio di cabernet e merlot e a seguire, con i dolci, un moscato dolce frizzante.
Per rompere il ghiaccio Mongi ci porta qualche piattino di salumi e formaggi con gnocco fritto e polenta arrostita. Da quel che ho visto la coppa di testa ha avuto un buon successo.
Passiamo ai primi: io ho scelto i tortelloni di ricotta con tartufo bianco (ottimi i tortelloni, buono e profumato il tartufo). Le due signore hanno optato per un bis di tortelloni (zucca e ricotta) conditi con burro e salvia. Per tutti gli altri tagliatelle al ragù. A vista ho notato che le tagliatelle erano di una misura più grossa rispetto alle nostre tradizionali e il ragù sembrava un po' povero di grassi. Lascio a chi le ha mangiate un giudizio più preciso.
Per secondo partiamo con una bella fiorentina, da dividere, che Mongi ci porta già tagliata e accompagnata da delle ottime patate arrosto. La cottura è al sangue, come piace a me, e la carne è veramente ottima. Forse sarebbe stato utile un coltello che taglia meglio, ma questo non ha impedito a Maurig di saccheggiare l'osso fino all'ultima briciola di carne.
Di seguito prendiamo uno stracotto che, a mio giudizio, era assolutamente superlativo.
Sarebbe stato perfetto se avessimo pensato di chiedere di abbinarlo con un contorno che lo ammorbidisse un po', tipo un buon purè di patate o un sugo di piselli o fagioli in umido. Anche un po' di polenta poteva essere un abbinamento adeguato.
Chiudiamo con i dolci, Io ho preso un buon mascarpone con scaglie di cioccolato fondente, servito in una quantità che poteva bastare tranquillamente per due porzioni.
Con i caffè Mongi ci ha portato in tavola alcune bottiglie di liquori vari.
Mi scuso per non essere stato molto preciso in alcuni dettagli ma non avevo previsto di fare questa recensione e non ho memorizzato i dettagli che mi avrebbero permesso di essere più accurato.
Saluti a tutti
42019-12-01 22:34:292019-12-01 22:40:27Cena con amici40.007