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elenco completo recensioni Recensione su , scritta da Giò il 2008-01-19
Questo we approfittando della copiosa neve e dello splendido sole, sono stato a sciare sul Cimone, ospite di un'amica che ha una splendida villetta a Castello di Ardondlà.
Essendo giàsul luogo del delitto non potevamo esimerci dal cenare in questa trattoria di cui tanto avevo sentito parlare.
Sabato sera, stanchi ed affamati dalle ore passate sulla neve, alle 8:30 (avevamo prenotato xchè il locale non è grandissimo) ci siamo presentati alla porta del simpatico Silvio (il gestore) che con gentilezza e sollecitudine ci ha fatto accomodare al nostro tavolo.
Per la precisione e soprattutto per Sangerro dirò che il parcheggio non è molto capiente, ma è cosa più che comprensibile che un paesino che si sviluppa lungo un'unica strada principale sia carente sotto questo profilo.
Ma ritorniamo al locale: come ho giàdetto non tanto grande ma molto carino e curato nei dettagli. Tavoli ben apparecchiati e soprattutto ben distanziati l'uno dall'altro.
Le cameriere ci hanno rapidamente portato due menù, uno per coppia, e dopo qualche minuto Silvio è passato a prendere le ordinazioni.
I miei commensali hanno optato per un antipasto a testa (non li ricordo, ma sono rimasti tutti soddisfatti) e tagliata per tre (1,2Kg di carne), io mi sono preso una bella fiorentina da 600/650gr. Di contorno due insalate miste, una porzione di patate fritte ed una di verdure pastellate.
Abbiamo annaffiato il tutto con un "Clemente VII chianti classico gallo nero docg" della cantina Castelli del Grevepesa.
Da menzionare il fatto che, appena ritirata le nostra ordinazione, dalla cucina è giunto il "suono" della mannaia che tagliava i nostri freschissimi pezzi di carne e che, da una parte della sala, è possibile vedere la grande griglia e quindi controllare la lenta ma curatissima cottura.
La mia fiorentina era qualcosa di decisamente superiore. Non sono un grandissimo esperto in materia, ma non ne avevo mai mangiata una così buona. Cottura media e carne morbidissima.
Unica nota leggermente dolente il vino, era un chianti molto molto buono (del resto difficilmente un classico gallo nero sbaglia), solo che ci è stato servito a "temperatura ambiente" (a Castello a quell'ora c'erano circa 3/4 gradi, in cantina non più di 10). Da dire però che il gestore si è subito scusato dell'inconveniente, che è stato comunque in parte superato durante l'attesa.
Come dolci abbiamo preso solo una porzione di salame di cioccolato; buono e curato nella presentazione.
Servizio preciso da parte delle due cameriere, e costante, ma non invadente, attenzione da parte di Silvio, che da buon pisano non si lascia perdere l'occasione per qualche scherzosa battuta.
Sazi e soddisfatti chiediamo il conto ed è qua che viene il bello.
Essendo rimasti solo noi ed un altra tavolata il "buon Silvio" si avvicina, prende una sedia e si mette a sedere al nostro tavolo. Poi con una teatralitàtutta toscana inizia a fare i conti sul retro della comanda. Dopo una serie infinita di calcoli e cancelloni ci guarda e dice: " OH RAGAZZI, SAREBBERO SCIENTOTREDISCI E ROTTI, VI FO' SCIENTODIESCI E VI OFFRO QUALHOSA. HHE VI VA DEL VINSANTO HOI HANTUCCI?"
Finiamo la serata col fiasco di vinsanto al tavolo ed una scodella piena di cantuccini!
Posto molto carino e super gestore.
Mangiato molto bene.
Prezzo 27,5 a testa.
Peccato solo non sia dietro l'angolo.
Consigliatissimo!
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