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Recensione su , scritta da Kava5150 il 2008-02-01

Il S.Nicolò è senza dubbio uno dei ristoranti che merita di essere subito incluso fra i miei preferiti, ed i motivi sono diversi: innanzitutto, la cucina, che è davvero ottima. Poi il posto, è molto bello, elegante ed accogliente. Ed infine, ma non per questo meno importante (anzi, tutt'altro),la bravura dello chef Maurizio Becchi e la gentilezza di tutto il personale che cura il servizio, che fa sentire serviti, riveriti e coccolati, e questo non ha prezzo. L'abbiamo provato venerdì sera, e mi scuso già in anticipo perchè dimenticherò sicuramente qualcosa (ci siamo alzati dal tavolo all'una e mezza circa). Arriviamo verso le 9.30 e veniamo accolti da Antonia, gentilissima, che cura la sala, aiutata da due camerieri che per tutta la durata del pasto ci hanno servito in maniera impeccabile, illustrandoci ogni piatto e preoccupandosi che tutto fosse di nostro gradimento. La prima cosa che mi è saltata all'occhio, sbirciando il menu, è stata la prima pagina. Si presenta il ristorante, lo chef, e si specificano un paio di cose che secondo me sono sinonimo di qualità. I piatti sono tutti espressi, la pasta e la pasticceria sono di loro produzione, il coperto non si paga a pranzo mentre a cena costa 3 euro, ma comprende un'entrata ed un predolce, e tutti i secondi piatti comprendono un contorno. Perfetto. Come entrata, quindi, ci è stato offerto un calice di ottimo prosecco ed un piatto con del prosciutto crudo di Norcia, invecchiato 25 mesi ed aromatizzato al pepe. Ottimo davvero, tagliato a mano, morbido e dolce. Per quanto riguarda la cena, abbiamo deciso di intraprendere un "Viaggio". I Viaggi sono una proposta di assaggi di antipasti, al prezzo di 3 euro l'uno, che si possono scegliere dal menù, ma che possono essere anche lasciati alla scelta dello chef. Noi ci siamo affidati a Becchi, e non abbiamo sbagliato. Più o meno in ordine, siamo stati deliziati con una con crema di porro e patate con gamberi e polipo, una cappasanta francese con semi di finocchio, un gratinato con gamberone, scampo e cannolicchio, una tartarre di tonno ed una di salmone, dei veli di tonno, pesce spada e piovra, un filetto di tonno con semi di finocchio, una zuppetta di polipo, cruditè con scampo, gamberone ed ostrica, delle frittelline, una di gamberi e una di baccalà, dei gnocchi di patate con polipo e curry e per finire una ricciola con ostriche, rivisitazione di una ricetta francese. Alla fine dei conti, sono stati 14 a testa, e purtroppo abbiamo dovuto lasciare l'ultimo piatto quasi a metà perchè eravamo davvero al limite, nonostante ci fosse stato offerto un delizioso sorbetto al mandarino poco prima. Come predolce, un passito delizioso ed un assaggio di sfrappole. Per finire, una sola crema catalana (io, non essendo un gran amante dei dolci, ma soprattutto essendo veramente sazio, non ce l'ho fatta nemmeno a sentirla, ma il commento è stato ottimo). Il tutto accompagnato da 3 bottiglie di acqua ed un ottimo La Fuga 2006 di Donna Fugata. La qualità del pesce e la presentazione dei piatti è stata eccellente, dalla prima all'ultima portata, con alcuni abbinamenti davvero notevoli per i miei gusti (gli gnocchi, la cappasanta, la ricciola e la crema di porri in primis). Il servizio è stato perfetto, il conto finale altrettanto. 100 euro in due. Ci si ritorna il prima possibile a provare gli spaghetti alla chitarra e la catalana di crostacei, che mi ispiravano davvero tanto. Bravi. Ottimo davvero.52008-02-03 00:00:002008-02-03 00:00:0050.001
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