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Recensione su , scritta da soffice il 2008-07-01

La settimana scorsa ho visto un annuncio su GM che riguardava una serata particolare in questo locale a cui sono particolarmente affezionata. Era da un po' di tempo che non ci andavo ma, purtroppo, coi tempi che corrono non si esce più come una volta e la tentazione è stata tanta che non ho saputo rinunciare ad un ritorno. Non sono solita recensire più di una volta un locale ma, visto che ho visto altri "gustamodenisti" che si sono complimentati per la serata e ho visto una certa latitanza di commenti mi sento in dovere di chiedere: =Hei! ma dove siete finiti?= Premetto una unica pecca, un clima feroce (34° alle 22.00) che purtroppo non permette ai condizionatori di fare il massimo del loro dovere di fronte al locale pieno zeppo di intervenuti ma di questo non posso certo incolpare il gestore (che, alla mia domanda, me lo spiega); infatti: all' inizio della serata c'era un bel fresco che man mano ha lasciato posto ad un po' di "calor".. fuori c'era cmq più caldo ancora. OK veniamo alla serata. Grande entrata con ottimo prosecco servito ad aperitivo su di un buffet allestito con estremo gusto e con prodotti vinicoli esposti e spiegati da enologi e produttori di vino. Chiacchiere iniziali, spiegazioni delle particolarità dei vini serviti e per finire due parole (ma solo 2) del Patron chèf; a dire il vero visibilmente emozionato: che ci ha parlato di quanto fosse orgoglioso di servirci un menù legato alle sue tradizioni Istriane. Ci viene servito un antipasto di prosciutto Istriano leggermete affumicato che si scioglieva in bocca; con crostini di pan carrè e riccioli di burro salato freschissimo che aveva del sublime; accompagnato da un pinot frizzante rosè altrettanto eccellente rigorosamente servito da uno stuolo di somelier in "divisa d'alta parata": un vero piacere. A seguire una vellutata di patate di una delicatezza incredibile con crostini dorati al sesamo a cui non ho saputo resistere fino a richiederne un altro piatto (immediatamente servito) con uno chardonnay da 10 e lode. Gnocchi di patate rosse al burro nocciola con formaggio (pecorino di Pàvo) che esprimevano un insieme di sapori, ognuno distinguibile, eccellente: serviti con un sauvignon che dava quasi l'impressione di masticare un grappolo d'uva. Crauti con carne affumicata, luganega e salsiccie viennesi talmente morbidi e con un sapore così rotondo che quasi non sembrano crauti; serviti con una ribolla gialla asciutta e vinosa che rendeva ancora più eccelso ciò che gustavamo. Goulash all'istriana che, non avrei mai detto, era una vera squisitezza: morbido, senza un filo di unto, in una salsa cremosa e amalgamata che sposata col riso bianco a grana lunga e un raboso riserva del 2002: toccavano veramente il divino. A chiusura uno struedel... non il solito struedel: tiepido, con una crema calda quasi liquida i cubetti di mela al dente e l'uvetta bella croccante con inserti di purea sciroppato di prugne cotte; accostamento vinicolo: Un Picolit eccelso, che rendeva uno sposalizio di sapori indissolubile. Al termine: degustazione di altri vini buonissimi e saluti di rito con chi ci ha confezionato questa splendida serata: L'Associazione italiana somelier, i produttori di vini e Lo chèf: Luigi Antonini. Totale €. 35,00 a persona (non dico altro) Forse 5 cappelli sono eccessivi, 4,5 non si possono dare e toglierei quel mezzo punto solo perchè gli ambienti del ristorante sono statici da un po'; però, la serata è stata una delle migliori che ho passato negli ultimi tempi. Saluto anche gli altri "gastronauti" intervenuti anche se un po' "desaparecidos". 52008-07-04 00:00:002008-07-04 00:00:0035.001
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