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Recensione su , scritta da cip-e-ciop il 2008-07-17

Ebbene dopo tanta declamazione arrivata alle mie orecchie da colleghi sono andato in questo ristorante(senza mia moglie purtroppo) con la scusa di una cena di lavoro. Dato il tipo di cena vi anticipo che non abbiamo prestato molto attenzione ai costi La sala è composta da quattro tavoli (al massimo ci stanno comodamente 15 persone, di più è eccessivo) e la prenotazione è d'obbligo se non volete aspettare (non per poco!). Sembra di essere quasi a casa talmente l'ambiente è confortevole. Veniamo accolti molto cordialmente dal padrone di casa che ci fa subito accomodare e ci porta il menu. All'entrata si può ammirare una bella collezione di distillati ed affini. Dopo aver letto tutto il menu almeno quattro volte ci facciamo consigliare e decidiamo di andare sul tradizionale, non tutto però. Volendo si può optare anche per dei piatti di cucina creativa con abbinamenti molto intriganti. Dato il via al tripudio di sapori inziamo con un concasse di pomodori in gelatina per lavarsi la bocca dagli altri sapori seguito da un antipasto di salumi: pancetta, un salame artigianale "eccezziunale vermente" che ci viene servito intero su tagliere a nostra totale disposizione (mentro vi sto scrivendo mi sembra di sentire ancora il suo sapore in bocca), fiori di zucchina fritti croccanti al punto giusto ed assolutamente non unti e dello gnocco fritto. Il tutto innaffiato, come da tradizione, da un lambrusco artigianale niente male, naturalmente. Contininuiamo con un bis di primi: tortelloni burro e salvia ottimi e tagliatelle ai funghi discrete. Come secondo optiamo per qualcosa di non usuale: petto d'anatra in salsa alle ciliege e riduzione di lambrusco. Gli altri commensali sono rimasti indifferenti ma io ho apprezzato veramente molto, talmente tanto che ho fatto la scarpetta e ho ripulito il piatto. La salsa era uno spettacolo che abbianto all'anatra ne ha fatto un festival di sapori. Prima di passare ai dolci non poteva mancare il Parmigiano. Ci viene servito, direttamente sul tavolo, un ottavo di forma invecchiato 5 anni. Molto buono ma secondo me 5 anni sono troppi ed il gusto è troppo forte. Come dolce prendiamo un gelato di crema con croccante ed aceto balsamico accompagnato da un ottimo passito di pantelleria (il solo profumo mi faceva sognare il caldo della Sicilia). Nonostante il costo, circa 350 € in 4, e qualche piccola pecca 4 cappelli sono giusti ma gli stanno stretti. Ciop42008-08-06 00:00:002008-08-06 00:00:0087.501
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