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Recensione su , scritta da squarza il 2008-10-16

E finalmente sono riuscito anche io a trovare l'occasione per andare a cena all'Erba del Re. Devo dire innanzi tutto che la mia curiosità ed anche la mia attesa sono state pienamente soddisfatte, da un locale bello ed elegante ma non lussuoso da intimidire, con spazi decisamente ampi che creano la giusta intimità per la coppia ed al contempo possono regalare al piccolo gruppo una cena piacevolmente rumorosa senza infastidire. La mia recensione per molti versi ricalcherà quella di Kava5150, avendo scelto il suo stesso menù a distanza di pochi giorni, e quindi sebbene non apporti novità di rilievo, conferma in pieno la bontà della sua recensione e questo dovrebbe essere un sintomo di altissima affidabilità del ristorante. Il servizio di sala è preciso, competente anche se qualche volta un po' troppo precipitoso nel pulire, svuotare per dare spazio alla portata successiva. Il maitre è competente e premuroso e riesce a lasciare lo spazio per una battuta, ma diciamo che da questo punto di vista il giudizio è strettamente personale. Preferisco un sorriso, una battuta, ad una professionale deferenza. Ci offre un flute di Ferrari di benvenuto e ci lascia in visione il menù. La carta è sostanzialmente divisa in 2 parti, la prima offre il meglio della cucina tradizionale, mentre la seconda è quella che credo sposi la filosofia dello Chef. Una carta davvero completa che abbraccia carne e pesce tradizione ed innovazione in un alternarsi di piatti molto interessanti. Da sempre in ristoranti come questi preferisco scegliere il menù degustazione. Prima di sceglierlo chiediamo se il percorso da 8 portate fosse equilibrato tra la tradizione e l'innovazione o come speravo (speranza non delusa) fosse decisamente più spostato verso l'innovazione. Avendo ricevuto il consenso al menù da 8 portate, il maitre ci chiede se qualcuna tra le portate non fosse proprio di nostro gusto, e noi oltre a confermare che era tutto interessantissimo abbiamo ribaltato la richiesta del maitre chiedendo se fosse possibile avere nella degustazione le animelle su crema calda di cipolla che avremmo voluto provare assolutamente ed anche in questo caso siamo stati accontentati alla grande. Con il menù degustazione, abbiamo scelto la proposta della carta degli abbinamenti di vino al calice associata al menù stesso. In attesa della prima portata ci portano due appetizers: una crema di carote abbinata ad una spuma in una piccola ciotola ed una piccola mousse di pomodoro con un trito di olive disidratate in un piccolo bicchierino. La “moda” dell'appetizer a me è sempre piaciuta, è un po' come se fosse il biglietto da visita del ristorante o ancora di più un sussurro dello chef che ti anticipa il suo punto di vista in cucina, oltre a colmare il gap temporale tra l'ordinazione e la prima portata. Ma veniamo alla cena: innanzi tutto il pane fatto rigorosamente in casa, di differenti qualità che spaziano dal grissino al gnocco al pane tradizionale. prima portata gamberi rossi crudi, con fragole e marmellata ai frutti di bosco. Adoro i gamberi rossi crudi, hanno un sapore dolce e pieno, abbinati con fragole e marmellata esplodono davvero in bocca. Ne ho provato uno da solo, uno con solo la fragola, uno con solo la marmellata e devo dire che la scelta non è stata per nulla casuale, la versione con tutti e 3 i sapori è decisamente quella che ti colpisce e ti rimane impressa nella memoria. Seconda portata: alici fiammeggiate su una pistacchi sbriciolati, pan brioche e spuma di cetriolo. La portata che meno mi ha convinto ad eccezione della spuma di cetriolo che è davvero spettacolare, perché mi è sembrata un po' piatta, ma qui si tratta di dettagli. Terza portata: salmone avvolto nel cavolo nero con mandorle a fettine sottili a ricoprire il tutto. Ottimo il salmone, che a me piace tantissimo, ma che finisce sempre per stancarmi in fretta, invece questo abbinamento con il cavolo nero e le mandorle, è molto equilibrato e si farebbe davvero il bis. Quarta portata: gnocchi di carote in purezza con finferli e cipolla croccante. Piatto davvero profumato e ricco di sapori che si completano benissimo tra loro, ma che riescono anche a vivere bene da soli Con le prime 3 portate il vino è stato un ottimo Sauvignon che a me ci stato rabboccato 2 volte per un totale di 6 bicchieri di vino. Quinta portata: passatelli in bianco con un ragout senza pomodoro e una schiuma al limone. Piatto della tradizione reinventato con ottimi risultati Sesta portata: Animelle impanate e fritte su una crema di cipolla tiepida e una schiuma di birra Beh che dire uno spettacolo assoluto, valgono davvero il “prezzo del biglietto”  Con queste 2 portate 2 bicchieri a testa di un meraviglioso Chardonnay Settima portata: il maialino cotto cotto a bassa temperatura con spinaci e scalogni glassati, e non posso non confermare le impressioni che già Kava ha avuto di questo piatto pre dessert …già prima dell'ottava meraviglia anche il pre dessert un piccolo bombolone fatto con farina di castagna e crema di zucca per dare il benvenuto all'autunno incipiente, davvero ottimo negli abbinamenti, forse leggermente sovrafritto (che vorrebbe dire fritto un po' troppo) per concludere con le portate un dolce che per una persona come me che non impazzisce per i dolci è stato qualcosa di sublime: una crema di caprino con mascarpone, crema di banana e aceto tradizionale…non ho parole. Il tutto accompagnato da un meraviglioso e devo dire un po' diverso delle mie precedenti degustazioni, passito di Pantelleria. Ottima nel finale anche la piccola pasticceria (4 assaggi di cui 3 davvero ottimi) Per concludere una serata davvero speciale, quasi 3 ore di alta cucina per uno chef che sta davvero facendo parlar molto bene di se e che prepara delle cose ottime ed anche belle da vedersi, senza eccedere nella presentazione e senza utilizzare delle materie prime eccessivamente esclusive, come il fegato grasso o altre cose che adoro ma che non sono sempre sinonimo di alta cucina. Devo dire che anche io apprezzo tantissimo la politica del prezzo all inclusive (senza sorprese) con lo stesso prezzo pagato anche da Kava (57€ per il menù degustazione e 27€ per i vini) Per concludere un'energica stretta di mano allo chef ed un sorriso che personalmente valgono il biglietto di ritorno nel prossimo futuro. Complimenti davvero a tutto lo staff. 42008-10-19 00:00:002008-10-19 00:00:0084.001
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