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Recensione su , scritta da golosona il 2009-01-05

In questi giorni ho a casa mamma e fratello, che vengono da fuori regione e conoscono poco la cucina emiliana. Non che siano degli intenditori, confesso che non distinguono i tortellini Rana da quelli fatti in casa :-) Tuttavia conosco i miei polli, so che amano moltissimo salumi e formaggi e quindi decido di far conoscere loro gnocco e tigelle. A dire il vero avevano già assaggiato le tigelle fatte da mio marito che le prepara benissimo, sono morbide e alte come piacciono a noi! Non hanno mai mangiato però gnocco fritto. Essendo lunedì sera molti locali sono chiusi, siamo a Modena e non vogliamo spingerci lontano, visto il brutto tempo, così optiamo per la Stalla. Arriviamo alle 19.30, non abbiamo prenotato ma per fortuna il locale è quasi vuoto così non abbiamo difficoltà a trovare posto e ci sistemiamo in un tavolo vicino al termosifone :-) Di lì a poco la sala si riempirà, ma noi siamo arrivati in tempo per godere inizialmente delle attenzioni dei camerieri e di un servizio rapido. Innanzitutto, l'ambiente è gradevole: piuttosto piccolo, raccolto, quasi intimo e familiare direi, con le tre salette comunicanti tra loro tramite archi con mattoncini a vista, alcuni oggetti dell'antica civiltà contadina sparsi per il locale, tavoli e sedie in legno scuro a creare un contrasto cromatico col candore delle pareti... I tavoli sono apparecchiati in modo semplice, con tovaglia in carta-feltro (si chiama così?)color bordeaux. La cameriera arriva al tavolo e ci chiede se vogliamo primi o gnocco e tigelle. Saltiamo i primi e ordiniamo gnocco e tigelle per 4 persone, corredati di salumi, formaggi e pesto con parmigiano. Da bere, un'acqua frizzante, una birra media e una piccola. In breve arrivano le bevande, un cestino di tigelle accompagnate da un vassoio di affettati (prosciutto crudo, ciccioli, coppa e pancetta), un piatto di formaggi tra cui ricordo lo stracchino e altri due tipi (pecorino e asiago direi), una ciotolina col lardo e una di parmigiano. Dopo un po' arriva anche il cestino di gnocco. Le tigelle sono larghe, basse e molto sottili, quasi vuote e croccanti; io sinceramente preferisco quelle che fa mio marito, soffici, alla montanara (de gustibus). Il gnocco invece è molto buono, leggero, non unto, morbido, una delizia. Anche i salumi sono buoni, in particolare il prosciutto, e oltretutto abbondanti, come il formaggio. Il lardo invece è scarso, ma gustoso e delicato. Come sospettavo mamma e fratello, una volta capito come si mangiano gnocco e tigelle, si buttano sul cibo e mangiano a quattro palmenti, lodando la cucina modenese e in particolare gnocco e salumi (meno le tigelle, anche per loro troppo secche e croccanti). Dopo un po' la cameriera ci chiede se vogliamo altro gnocco o tigelle, ma rifiutiamo. Stiamo valutando se prendere il dolce o meno, ma a questo punto ci sono vari clienti, i camerieri sono indaffarati e non ci considerano più, così per non far tardi abbandoniamo il tavolo. Il conto è di 53 euro in totale, nella norma. Come cibo e locale dò tre e mezzo (non di più solo per le tigelle), ma il servizio alla fine è scaduto così assegno solo tre cappellini!32009-01-11 00:00:002009-01-11 00:00:0013.001
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