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Recensione su , scritta da Kava5150 il 2009-03-20

Ormai anche per me, che probabilmente sono uno degli ultimi arrivati a "Casa Ermes", mangiare qui è più un'occasione per incontrarsi con qualche amico, piuttosto che un "semplice" pranzo. Si entra inizialmente in punta di piedi e con molto rispetto, ma basta comportarsi a modo per avere piano piano una parte in questo bello spettacolo. Venerdì mi mancava. Ho provato quasi tutti gli altri giorni, forse mi manca anche il lunedì, ma il giorno "di magra" ancora mancava nel mio palmarès :) Non ho avuto quindi molte difficoltà ad aggregarmi al tavolo di ema e togo, visto il loro invito. Arrivo alle 13.30, Togo è in pole position. Entriamo dentro e, come se fossimo tutti in famiglia, intravedo l'Ele e ne approfitto per salutare lei e il grande Marcello che compie gli anni. "Gabiàn, mettet a seder!" mi sento dire da Ermes, ma in realtà dobbiamo aspettare Ema e il posto libero al tavolo di Frittella per questo giro non lo posso davvero accettare. Ci mettiamo tranquilli ad aspettare, insieme ad altre 10 persone come minimo. Inganniamo l'attesa con una frittella di baccalà che Ermes gentilmente ci porta dalla cucina. Arrivano anche Ema e il buon Paolo, e dopo una mezz'ora ci stringiamo in 7 attorno al tavolo che poco prima ospitava Marcello. "Ghini i avuchet?" come Patatone aveva suggerito di chiedere. Individuato il tavolo (riconosco uno di loro, era di fianco a me e Marcello mercoledì scorso), ci alziamo e come una delegazione andiamo a fare la conoscenza di colui che poi si rivelerà assente :) Pazienza, sarà per la prossima volta. Ci prendiamo un ennesimo Gabiàn in tre, visto che siamo in mezzo alle palle, e torniamo al tavolo. Partiamo con le ordinazioni, ema è il primo ed io l'ultimo. Sono tentato dai tortelloni, ma Ermes fa capire che il riso ai frutti di mare oggi è speciale. Come fare? Semplicissimo. Risotto per me, tortelloni per ema e poi si fa a metà. Come secondo, rimango sul pesce e vado con le seppie e piselli. Gli altri proseguono con le frittelle, tranne Paolo che sentendo la parola "zampone" non ci sta più dentro. Un po' di contorni per chi li vuole, per me patate lesse. Arriviamo a fatica alla fine, Aldo mi prende in mezzo ad una serie di battute con Ermes e dopo ci chiede se vogliamo un po' di bensone. Ovvio! Ce ne porta uno intero che inzuppiamo in quello che resta della -credo- quinta bottiglia di Messori, e concludiamo con il caffè. Ultime battute e poi via, chi verso la base-ufficio (io), chi a cazzeggiare in ferie ;) (ema), chi in palestra (togo-ma ci sei andato sul serio?). Ho appreso dalla recensione precedente che il pasto è stato pagato con i soliti 15€, e a me gentilmente offerto dai miei ospiti, che ringrazio ancora. 5 cappelli per prezzo, cibo, ospitalità, risate e chi più ne ha più ne metta. Sicuramente imperdibile. 52009-03-22 00:00:002009-03-22 00:00:0015.001
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