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Recensione su , scritta da grog il 2009-03-20

A pranzo con papà. Venerdì sono stato qui alla Cervetta a pranzo, con il Boss. Il Boss è da sempre mio padre. Arriviamo un po' dopo le 13.00. Nel locale ci sono un paio di coppie e una tavolata di sei bei vecchietti, che sbevazzano con calma e sembrano proprio satolli e soddisfatti. Stefano ci fa accomodare al tavolo che abbiamo prenotato e, dopo i rituali saluti-baci-abbracci-tutto bene a casa-figli e non…., ci allunga i menù, cibo e liquido. Da bere optiamo per un Sorbara della Casa Garuti, l'ultimo nato. ___________________________________________________________________________ Lambrusco di Sorbara DOC Podere Ca' Bianca Secco Lambrusco di Sorbara 100% Gradazione alcolica 11 % Esame visivo: Si presenta rosso rubino, limpido e consistente con una bellissima spuma violacea, compatta e briosa. Esame olfattivo: E' intenso e complesso con dei bellissimi profumi fruttati come ribes, fragolina di bosco, ciliegie ed amarene. Ha sentori floreali molto fini ed eleganti come la rosa canina e la violetta. Esame gustativo: E' secco, caldo, morbido, fresco e sapido. E' un vino con una corrispondenza gusto-olfattiva perfetta, i sentori fruttati e floreali che troviamo all'olfattivo si ritrovano anche al gustativo. Abbinamenti Enogastronomici: E' un vino che si abbina bene alla cucina locale come salumi, prosciutto, coppa, pancetta, a primi piatti come tortelloni di zucca o ricotta, maccheroni al pettine con sugo di anatra o galletto o con secondi piatti come arrosti, carne di maiale alla griglia e al carrello dei bolliti. Servire a 14°. _________________________________________________________________________ Per quanto concerne il solido ordiniamo, per me maltagliati e fagioli, il Boss opta per le lasagne. Dopo qualche minuto di attesa e qualche goccetto di vino, arriva Stefano con i piatti. I maltagliati, si vede a occhio nudo che sono fatti in casa, sono serviti in una ciotola di terracotta calda come il contenuto, appena sul tavolo mi chiede se gradisco pepe e olio, risposta affermativa per entrambi. Allora, proprio squisiti, pasta cotta perfettamente al dente, bella duretta come piace a me e di spessore irregolare, tipico delle paste fatte a mano, brodo molto saporito, anche l'olio che mi ha portato era ottimo, si è sposato benissimo con la zuppetta composta da fagioli passati ed interi, il parmigiano grattugiato era ottimo. Gli ho fatto i complimenti alla fine dicendogli che l'unica differenza con quelli di mia madre era il colore, forse mia madre frulla più fagioli ed il composto risulta un po' più scuro. Le lasagne mio padre le ha mangiate anche con gli occhi, è stato contentissimo, gli sono piaciute moltissimo. Non me le ha fatte neppure sentire, le ha spavirate con una famelicità impressionante….e poi si è complimentato con Stefano dicendogli che difficilmente al ristorante si mangiano lasagne così buone. I secondi sono andati lisci, il Boss si è fatto tentare dalla cotoletta ed io invece ho preferito il coniglio al forno con pomodoro gratè. La cotoletta è stata spavirata senza fatica, a me è stato concesso l'onore delle briciole, l'osso e le verdurine rimaste. Mio padre si è complimentato per la cottura e la fantasia del piatto, oltre che per il buon aceto balsamico. Il coniglio che mi è arrivato aveva solo un piccolo difetto…..era poco (per un taffiatore come me, ovviamente). Cotto al latte perfettamente, tenerissimo e dolcissimo. Gli mancava per fortuna quella stopposità micidiale che si trova spesso in questa carne. Complimenti al cuoco/a anche per la scelta della carne. Oramai abbiamo finito il vino, oramai il locale è deserto, oramai è tardi. Si avvicina Stefano e ci offre un'altra boccia di Garuti, noi gli proponiamo di sedersi al nostro tavolo e lui approfitta per pranzare, lasagne, mica fesso l'oste!!! Però prima di servirsi, porta a mio padre un tortino caldo al cioccolato con crema al caramello, che arriva fumante su un bel piattone di vetro, con sfilacci di buccia d'arancia caramellati…. Mio padre è notoriamente un goloso nato e maniaco di cioccolata, però non lo ammetterà mai. Quando eravamo piccoli, noi tre figli, di cioccolata in casa ne passava molta, ma non durava, si volatilizzava, scompariva, PUFF, sembrava evaporasse…..e di notte. Poi abbiamo scoperto che lui si alzava e, un pezzettino per volta, una notte dietro l'altra, la finiva….e se gli dicevi qualcosa, negava…..mondiale!!!! Caffè e nocino. Il nocino molto buono, non ricordo la marca, ma direi che al momento, sul mercato, sia il migliore che si trovi. Quando il Boss ha affondato il cucchiaio nel tortino, l'interno era tenero e morbido come una cremina, a mio padre sono luccicate le pupille, l'ho sentito anch'io, alla faccia di chi mi vuol male……stupendo!!!! Intanto Stefano si slappava le sue lasagne, abbiamo poi chiacchierato amichevolmente del più e del meno, del menù tradotto da me e dal Boss in dialetto modenese, delle perplessità degli avventori per certe espressioni e della curiosità di molti altri per un'idea che ha suscitato simpatia e interesse. Oramai era ora di andare, si erano fatte le 15.30. Abbiamo inforcato i nostri cappotti, salutato Stefano e ce ne siamo andati. Pranzo gentilmente offerto da Stefano come pattuito per la traduzione dei menù. 52009-03-24 00:00:002009-03-24 00:00:0033.001
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