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Recensione su , scritta da vivi' il 2009-04-07

Cena di lavoro da organizzare, con tanto di ospite straniero francese (ahi, ahi sono i più difficili…); breve discussione tra colleghi: dove possiamo andare per fare bella figura senza spendere un capitale? Il verdetto finale, dopo alcune consultazioni, cade su Peri: cena gustosa e abbondante (a menù fisso) al costo di 30 euro a testa. Il locale è situato sulla curva a Ponte S. Ambrogio: se non ci si è mai stati è un po' difficile da trovare perché fuori non c'è l'insegna…. Io riconosco l'ingresso perché ai due lati ci sono due grosse bottiglione/damigiane verdi illuminate. Si entra in una sorta di cascina, con tanto di animali (galline e muli)… L'ingresso del ristorante vero e proprio non è da meno: sembra di entrare in una cantina… Saliti però al primo piano si viene accolti dai gentili gestori che ti fanno accomodare al tavolo. L'ambiente è davvero rustico; a dire il vero a mio parere una risistematina mirata non guasterebbe (i muri per esempio necessiterebbero di una bella ripitturata… ). Comunque in un posto come questo è il cibo genuino a abbondante ad attirare l'attenzione dei commensali. Infatti gli antipasti sono già lì che ci aspettano: varie verdure (zucchine, melanzane, cipolle all'aceto), nonché gnocchini con salame. È' tutto buonissimo, in particolare gli gnocchini sono morbidi e si sciolgono in bocca, fondendosi con i sapori più decisi di salame e verdure… Arrivano poi delle pizzettine fritte appena fatte, che dire… squisite!!! Non troppo unte nè pesanti e finiscono in un attimo. Anche il francese mangia di gusto e tutti noi tiriamo un sospiro di sollievo… Insieme alle pizzette arriva anche il vino: si tratta del vino della casa, un lambrusco prodotto direttamente dai gestori. Devo dire che normalmente non sono una grande amante di questo tipo di vini (e peraltro il lambrusco non è al top delle mie preferenze…), ma, nel complesso, il sapore non era male: comunque come si suol dire “andava giù bene” e la caraffa è stata riempita svariate volte nel corso della serata. Gli antipasti non sono finiti: arriva anche del farro con speck, gustosissimo. Siamo già quasi sazi, ma la cena “canonica” deve ancora iniziare: arriva un fantastico bis di primi formato da tortelloni di ricotta e risotto funghi e speck. Sono entrambi deliziosi: i tortelloni sono delicati ma saporiti allo stesso tempo e il risotto ha il sapore casereccio dei piatti di una volta. Insomma i primi ci hanno pienamente soddisfatto. Le porzioni sono abbondantissime, tanto che non siamo mai riusciti a finire tutto. A questo proposito mi sento di fare un piccolo appunto i gestori: avevano forse un po' fretta di portare via le portate non consumate, mentre forse dopo un po' di “sedimentazione” qualche piccolo bis sarebbe stato gradito. Ed ecco che arriva il secondo: carne di maiale al forno (con patate) servita su un tagliere di legno. Deliziosa e tenerissima! Nonostante fossimo completamente sazi, ne abbiamo mangiato tutti una bella porzione… Ed infine i dolci, due torte differenti: una di riso e una al grano saraceno. Buone, ma a mio parere non eccezionali: io però sono davvero molto, molto esigente sui dolci…. Infine caffè, mentre abbiamo declinato grappe e nocino. È ormai mezzanotte e andiamo a pagare: 30 euro come previsto. Insomma, ottimo rapporto qualità/prezzo ( e quantità/prezzo…). 4 cappelli sono meritati decisamente. Per il quinto ci vorrebbe senza dubbio un vino diverso. 42009-04-09 00:00:002009-04-09 00:00:0030.001
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