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Recensione su , scritta da barbe il 2009-05-25

Ecco il mio turno … Mi accodo ai precedenti racconti della visita di lunedì, e visto che si sono spese molto bene tante parole, mi permetterei di andare un po' spedito ;) Una fortunata combinazione di cose ( e lo saranno ancor più raggiunta la meta, lo dico per il buon frittella ;) )mi porta a Bologna per l'appuntamento con il sempre ottimo kava. Un paio di giri e scappiamo dalla cappa opprimente delle città :) Giunti a destinazione saluti di rito, e nuove conoscenze :) Piccolo assaggio di pecorino (molto gradito) accompagnato dalle immacanbili bollicine di benvenuto ;) Si parte! Visita alla “sacra” cantina, ed una volta a tavola Riccardo ci dice: “Che si fa?” ;) :) La prossima volta sarei tentato di chiederglielo io, tanto non sbaglierebbe di sicuro ;) Sempre buone le proposte dei vini “beverini” e il collaudatissimo Grigio (il tutto perfettamente descritto da kava). Particolare nota di merito al Vin Santo offerto da kava ( strepitosa presenza di mandorla!) Si inizia con la panzanella, mai sentita prima. Già alla vista il piatto sembra ricco di sapore e fresco con i suoi colori “mediterranei”. Pane raffermo (fatto ammorbidire), cipolla rossa, un po' di verde e tocchetti di pomodoro. Il tutto tenta anche me (evitando il pomodoro). Piatto decisamente estivo, molto piacevole per gli ingredienti ed il condimento. Dante la definisce la versione estiva della ribollita ;) :) Tagliere di crostini ai porcini e con fegatini. Sempre ottimi, non so nemmeno quanti ne ho spolverati di quelli con i fegatini :) E' la volta dei primi, i tortelli di patata! La prima portata è condita con i prugnoli, piatto delicato che ha stuzzicato molti palati. Io però non pensavo ad altro che al sugo rustico … ed eccoli :) Accomodandoci a tavola Rainman mi aveva borbottato qualcosa gesticolando ed allargando le braccia, sul momento avevo interpretato la cosa come una probabile minaccia al mio piatto … a questo punto del pranzo ero preoccupato ;) :) Fortunatamente le porzioni sono sempre generose a Badia (non solo i primi) , e così dopo aver “scarpettato” il primo vassoio senza attacchi nemici, ho chiesto timidamente e sommessamente (forse non volevo farmi notare troppo ;) :) ) se potevo approfittare della seconda pirofila :) :) E non dico altro ;) Per la gioia di chi fino a quel momento era stato a guardare (intolleranza al glutine) arrivano le tagliate (perfette) ed i contorni (fritto misto e fagioli all'olio con cipolla). L'oste ci stappa una bottiglia di olio del Marchese Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido) che ci lascia al tavolo assieme al pepe. Piccolo rinforzo di “peposo” che mi tenta alla scarpetta, lascio poi l'onore a Piggo :) E' il momento dei dolci, Riccardo ci fa assaggiare una novità appena arrivata. In piccoli “cubi scoperchiati” di fino cioccolato fondente ci versa del gel di pere (a me tocca il primo assaggio appena aperto il pacco celere, però con gel di moscato). Veramente intrigante l'abbinamento pera e fondente, generosamente offerto anche allo staff ed alla coppia di motociclisti che pranzavano in parte a noi (questi ultimi andranno poi a cercar refrigerio al torrente ;) ). Si termina con i sempre ottimi dolci della casa, caffè e bottiglie al tavolo. Totalino 35€ !!! Ho cercato di andare “spedito” nel racconto, magari un po' scarso, per rubar spazio per una piccola conclusione. I cinque cappelli per Moscheta. Premetto che ho sempre avuto la fortuna di godere dell' accoglienza della gestione in occasioni poco affollate. La cosa che apprezzo di più in assoluto è la spontaneità e la naturalezza di Riccardo e Dante. Nel loro lavoro più che “servire” sembra che vogliano farti conoscere quello che propongono, ti spiegano da dove vengano le materie prime e perché scelgano quelle piuttosto che altre, ti danno chiarimenti sulle differenze … sono piccole cose che non so nemmeno come spiegare, però andar da loro per me è imparare sempre qualcosa di nuovo. Un'immagine potrebbe chiarire meglio. Avete mai osservato Riccardo quando vi porta una bottiglia? La mostra, ve la decanta poeticamente quasi, la apre e assaggia … sembra quasi voler entrare nel bicchiere per sentire il vino, poi ve la propone quasi orgoglioso. Mi piace pensare che sia l'orgoglio di chi ti può offrire un dono carico di significati, sta poi a noi capirli ;) Ieri è stata una splendida esperienza. Compagnia, tavola, il piacere di esserci, lo star bene così, godendo di momenti semplici e genuini. Forse non riconosciamo più la bellezza della semplicità, e di conseguenza di tante altre cose. Badia la vedo così, bisogna essere “pronti” per apprezzarla ;) Grazie a tutti ed alla prossima ;) 52009-05-26 00:00:002009-05-26 00:00:0035.001
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