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Recensione su , scritta da grog il 2009-07-17

Cominciamo dal fondo. 5 cappelli, strameritati. Forse sarebbero stati più giusti quattro, ma il contesto ha meritato il massimo. E li dò nonostante la leggera freddezza dei camerieri, il non aver portato il formaggio con il primo, l'acqua gassata non fredda, il coltello da carne seghettato e un trictrac sul conto…… ma ho mangiato bene e sono stato troppo bene. Venerdì 17 Luglio 2009….. un caldo infernale, umidità che si taglia col macete, voglia mostruosa di aria climatizzata gelata e di un letto dove godersela. Invece sono al lavoro. In mattinata, mentre arranco sulla mia Dei cercando l'ombra per le viuzze del centro storico cittadino, ricevo un'altra chiamata al cellulare…..mio padre……”venite fuori a cena questa sera, andiamo a prendere un po' di fresco….?”. Rispondo laconico che sento a pranzo la signora e poi darò la risposta, mi stavo già pregustando una seratina sul mio lettonzolo a 20° a guardarmi la TV e l'idea di uscire da Modena per andare a mangiare chissà dove non mi sconquinfera “mia di mondi”. Consultabolo con signora a pranzo e telefonata pomeridiana affermativa. A mio padre fa piacere e io ho il dovere di accontentarlo. Il pomeriggio passa in fretta, meno male, ancora una sudata in una casa rovente e avrei fatto una strage….. in questi giorni ho scoperto un nuovo tipo di suppellettile, il climatizzatore a muro. Mi sono chiesto, ma che cacchio lo montano a fare se poi non lo usano? Per far morire di caldo il loro massaggiatore? Quest'altr'anno dovranno scegliere, o me con lo split in funzione o terapie a ottobre. Prendere o lasciare. A-n-s pol menga murìr per l'artrosi di chi etér….. E con tutti questi pensieri in testa, salgo in macchina con i miei vecchi, che per fortuna hanno ancora il cervello attivo, climatizzatore a balla…….. Mentre ci avviciniamo a Maranello, ai 40km/h, velocità da crociera di mio padre, un incubo, chiedo dove ci porterà questa volta, visto che dice che andiamo a prendere il fresco…. con questa velocità se andiamo un po' su arriviamo lunedì. Propongo di fermarci al Postiglione, da lion, ma lui mi risponde “un'altra volta”….e tira dritto. In realtà non si ricorda il nome del posto, ma quando mi dice “alla svolta di San Venanzio” capisco al volo. Mi gusta. Sono quasi le 21.00, 45 minuti da Modena a qui, un record, di lentezza. Parcheggio pieno, sul retro del locale che è una casa sistemata nella concavità di un lungo curvone. Non ho ancora capito se le camere del piano superiore siano del personale e dei titolari o siano alloggi a pagamento. Noi comunque dentro al locale ci andremo solo alla fine per pagare, nel giardino (di tigli ovviamente) esterno a fianco della casa ci saranno già straoccupati una cinquantina di tavoli da sei….. tremo, non abbiamo prenotato. Pppffffuuuuu, un tavolo ce lo trovano, non nel giardino, ma sotto la tettoia, va bene lo stesso, siamo pur sempre all'aperto. Il caldo di Modena sembra un brutto ricordo. Lo spettacolo visivo è stupendo, torno bambino. Mi ricordo quando ero piccolo che mio padre ci schiaffava in Agosto al Castello di Guiglia, dove allora c'era un'albergo-pensione, mi sembra dei Bisighini. Ci parcheggiava lì con nostra madre e lui beato, senza i rompiballe, se ne stava a Modena sì a lavorare, ma senza le nostre urla….. due maschi e una femmina. Beh, davanti al caseggiato c'era una pista da ballo all'aperto alberata con tutti i tavolini, dove durante la settimana si poteva mangiare,…mangiare in un boschetto, bellissimo. E qui, al Giardino dei Tigli, mi sono sentito di nuovo là, per un attimo la mia mente ha rievocato ricordi di più di quarant'anni fa ed ho rivisto mio padre e mia madre com'erano allora…..bello e triste al contempo….. Una giovane cameriera interrompe i miei sogni a occhi aperti e ci allunga i menù. Menù non troppo vari ma dettagliati. La fanno da padrone tutte le loro specialità alla griglia, per le carni è specificata la provenienza, Italia o Argentina o Germania. Siamo in quattro, e ordiniamo: mia moglie tortelloni verdi coi funghi e patate arrosto, mia madre costolette d'agnello alla griglia con trevigiano grigliato, mio padre filetto al pepe verde con peperoni grigliati, io grigliata mista di manzo (filetto, entrecote e picanha) con verdure miste alla griglia. Da bere acqua gassata e una boccia di Lambrusco di Sorbara Riservato agli Amici di Bellei, che non bevevo da una vita e che mi è sembrato ottimo, e un cestino di tigelle al posto del pane. Arrivano per primi i tortelloni della mogliettina. Belli, ben conditi, al dente con ottimo sugo. Chiediamo il formaggio che non arriverà mai. Li sento, sono buoni, un po' pannosi direbbe Lagra, ma nel complesso si gustano, pasta fatta a mano. Noi attendiamo ancora un pochetto, poi cominciano le danze. Arrivano prima i contorni, abbondanti direi, le patate arrosto di mia moglie che dichiara che tra le mie e quelle c'è poca differenza……o sono scarse le mie o le loro sono proprio buone….., poi il trevigiano di mia madre, buonissimo, i peperoni di mio padre, fenomenali, e la mia mista, zucchina + melanzana + radicchio + peperoni + cappella di fungo porcino, veramente strepitosa. Arriva a seguire anche la carne, le costolette di agnello, eccezionali, mi riservo di assaggiare una prossima volta anche gli arrosticini di ovino, il filetto al pepe verde per mio padre, bellissimo, pezzo alto almeno tre dita, con la sua bella salsina avvolgente e i grani di pepe verde….cotto medio come da richiesta (nel menù c'è scritto di specificare come si vuole la cottura di molte carni), eccezionale, e infine la mia grigliata, una picanha tagliata a fette di un dito, bella al sangue, e due pezzi di filetto e di entrecote, praticamente quattro grossi bocconcini alti due dita con diametro di 5cm. Il tutto condito alla perfezione, cotto benissimo e, importante, carne tenerissima. Comincio a tagliare il primo pezzo e fatico assai a causa del coltello seghettato…..mi rabbuio, becco una cameriera al volo e le chiedo un coltello con la lama, lei dice “subito” e ritorna in un attimo con un altro coltello…..seghettato pure lui. Mi sono sentito preso per il ****. Poi ripensandoci, se non ne hanno, debbo usare questo lo stesso, vorrà dire che d'ora in poi metterò un temperino in tasca con una bella lama tagliente da usare in questi frangenti…..così faccio fare brutte figure ai titolari che lesinano sulle posate. Per fortuna la carne è tenerissima e buonissima, per cui sorvolo sul coltello. Le tigelle arrivano con un cestino di pane, sono buone, con poca mollica dentro, belle calde, quando si raffreddano non sono tirone e rimangono croccanti, buonissime. Alla fine mia moglie proprende per una zuppa inglese,….la golosastra. Buonissima anche questa, non quanto quella che ha mangiato al Pappataci di Cento di Ferrara, ma giù di lì. Chiacchieramo ancora un po', c'è veramete fresco, la serata è scivolata via senza problemi, la calura soffocante del giorno è completamente dimenticata. Si va a pagare, offre il Boss, come sempre….. 101,50 €. Io stoppo mio padre che stava per cavare di tasca 5€ e lasciarli lì interi, e tiro fuori dalle sacocce la monetina contata……beh, certo è che potevano fare conto pari……..niente conto pari? Monetine. Ricapitolando: mangiato benissimo, carne strepitosa, calcolando che il locale era stracolmo, e continuava ad arrivare gente, servizio nei limiti ma veloce, gentili, location invidiabile, mi riservo di vederla di giorno senza foschia. Locale da tenere sicuramente in ottima considerazione….. Viaggio di ritorno calmo, riesco a far alzare tutti verso le 22.20, perché volevo essere a letto entro la domenica sera……infatti la velocità di crociera, in discesa, sarà di 25km/h, con infinita coda di dietro, ogniqualvolta qualcuno riesce a sorpassare mio padre sono concerti con i clacson……..la prossima volta guido io!!!!! Sono a casa dopo mezzanotte…………………………….. 52009-07-19 00:00:0025.371
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