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elenco completo recensioni Recensione su , scritta da barbe il 2009-07-11
E' stagione di funghi!
Dopo un godibilissimo pranzo in ottima compagnia giunge una proposta al limite dello scandaloso per quanto avevamo giàdato… si va' a cena a Ca' Cerfogli?
Ci vuole solo un folle per pensare una cosa del genere!
Alla fine saremo in quattro a presentarci :)
Ci si ritrova nel tinello della grande struttura ottimamente restaurata. L'ambientazione è stata più volte descritta, e giàda sola merita una visita.
Lo duca nostro si mette in movimento, lo seguiamo giù per le scale, attraversiamo la sala al piano terra passando davanti al bancone dominato da uno dei due fratelloni ed infiliamo una porta … appena mi rendo conto di dove mi trovo immagino un robusto “tirotto” e la voce grossa del padrone di casa che mi richiama :)
Siamo in cantina, che spettacolo!
Mentre curioso tra gli scaffali, come dal nulla si materializzano quattro calici di Ca' del Bosco che ci accompagneranno nella scelta delle bottiglie da sacrificare sull'altare al piano di sopra. Fatta la scelta, risaliamo le scale (il locale è dotato anche di ascensore), e ci fanno accomodare in sala.
Troviamo le due bottiglie di rosso ad ossigenarsi al centro di un grande tavolo rotondo apparecchiato per quattro.
Il coperto è molto curato ed i capienti calici a gambo lungo mi confortano.
Non consultiamo i menù, per l'ordine ci pensa il duca, né la carta dei vini ;) , quindi non posso esprimermi in merito.
Accompagnamo la prima delle bottiglie (Le Volte di Ornellaia 2007, che ci saràprontamente cambiata per un difetto) con crostini con funghi, insalata di ovuli, tris di primi (Tortelli con funghi, risotto ai funghi, tagliatelle con tartufo).
Su di un vassoio ci vengono portati i crostini ,caldi e leggermente croccanti, con una saporita “dadolata” di porcini. Segue un gran piatto piano con piccoli ovuli crudi affettati sottilmente e conditi con un buon olio e scaglie di parmigiano. Ci serviamo più volte cercando di non scomporre troppo la prelibata crudità.
Bene!
Siamo pronti per i primi.
Tortelloni con funghi: la sfoglia è sottilissima, quasi un velo che racchiude lo spumoso ripieno che “straripa” all'assaggio. Delicati i porcini del condimento. Personalmente preferisco una sfoglia più consistente, tuttavia quella proposta rende molto particolare il piatto.
Risotto ai porcini: cottura perfetta, una decisa nota di sfumatura con vino forse copre un po' il sapore dei funghi, ma ho molto apprezzato.
Tagliatelle con tartufo: ottima la pasta e la cottura, saporito il tartufo. Peccato che pasta e condimento (per come sono fatti) non “leghino” molto tra loro.
Dopo una piccola pausa affrontiamo i secondi (1battuto di frisona scottato, 1 battuto di frisona con i funghi-porcini ed ovuli-, 1carpaccio, 1insalata di porcini e funghi fritti per tutti) con un merlot Quercegobbe 2005 di Petra veramente super.
Il battuto di frisona è piccolino ma alto, reso sapido da olio di oliva e sale.
Alla prossima occasione (magari al cambio stagione) non mancherò di assaggiare la tartare, penso meriti davvero anche questo tipo di preparazione.
Buone anche le cappelle di porcini fritte, anche se suppongo che non sia stato adoperato un olio dedicato.
Iniziamo a rilassarci, solo una persona affronterài dolci il che ci daràla possibilitàdi assaggiare un ottimo Sauterne ricchissimo di profumi (gentilmente offerto).
Concludiamo con un caffè e due dorate e profumatissime grappe De Mezzo servite in grandi calici.
Indugiamo a tavola mentre la cucina chiude ed uno dei fratelloni ci fa visita più volte per parlare con noi … è ora di andare. Scendiamo.
Attendiamo un po' alla cassa, eravamo rimasti solo noi quattro ed una tavolata di fronte al bancone.
La riapertura deve essere stata dura, osservando i titolari ho avuto come l'impressione che avessero deciso che la serata fosse finita prima di farci il conto :)
Aspettando il conto ho l'occasione per visitare la cantina dei salami (che spettacolo! Per fortuna che avevamo giàmangiato ;) :) ).
Il totale, alla fine, saràdi due Cubaney 25 anni da bere al banco e 130€ da sborsare più che volentieri :)
Quindi: locale, cantina, servizio (mai invadente e preciso, con vari ricambi di coperto) sono da cinque cappelli, per la tavola mi fermerei a quattro (ma è poi questione di gusti personali).
Pesano sulla bilancia serata, prezzo e gentilezza (apprezzatissimo l'omaggio di cui abbiamo goduto come aperitivo per la grigliata dell'indomani) che mi portano ad allinearmi ai cinque cappelli.
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