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Recensione su , scritta da Pagnota il 2009-11-06

Locale imboscato tra le campagne intorno a Reggio. E' arredato in modo che, un nostrano rustico restaurato, assomigli ad un ristorante tipico trentino, forti anche le cameriere in costume tipico. Prenotiamo per tempo perchè sappiamo che è sempre pieno. Tavolo per cinque, purtroppo è "attaccato" ad un altro tavolo di avventori che erano arrivati prima di noi, quando il titolare nota le nostre stazze si accorge di avere fatto una cavolata; ormai è così, un pò noi un pò gli altri dell'altra tavolata, ci sacrifichiamo e vediamo di starci. Dopo poco che ci siamo "accomodati", sempre il titolare ci spiega come funziona: il menù è semi-fisso, si mangiano gli antipasti ed i primi poi si può scieglere tra alcuni secondi. Va benissimo, procediamo. Primo antipasto: polenta fritta in letto di spinaci con formaggio, funghi e speck croccante; veramente buono, deliziosi gli spinaci con formaggio fuso. Secondo antipasto: salumi tipici trentini con cipolla fritta; adoro la cipolla fritta... anche i salumi erano tutti lodevoli (speck, guanciale e salame tipico). I due primi sono invece pappardelle al sugo di cervo, buonissime, e tortelli ripieni di melanzane in letto di polenta affumicata, una novità per me, veramente delicati e gustosi. Ci siamo fatti portare anche un assaggio di gnocchi di polenta con funghi e salsiccia, fuori dal menù e su esplicita richiesta di un commensale che ne ricordava il sapore da qualche visita precedente,ed anche qui non ci siamo sbagliati, molto buoni. Accompagnamo con due bottiglie di teroldego (diventeranno tre). Dopo che la simpatica cameriera ci ha elencato i secondi decidiamo di fare un assaggio di diverse pietanze. Ci facciamo portare uno stinco con patate (per due), maialino glassato con funghi finferli e purè di sedano rapa (per due) ed un assaggio di formaggi tipici trentini. Maialino e formaggi memorabili, lo stinco invece non mi ha entusiasmato particolarmente. Passiamo ai dolci, ma prima ci facciamo portare una bottiglia di moscato, anche questo proveniente dalle parti della Val Sugana, fresco e dolce proprio quello che ci voleva per buttare giù gli assaggi di torte (al cioccolato, alle prugne e mandorle, strudel e mousse di panna) e la crema brisè, che è la crema catalana del trentino. Tutti buoni ma la crema brisè era speciale. Caffè per tutti (e qua possono veramente fare di meglio) poi qualcuno prende anche il parampampoli, che non amo particolarmente, troppo dolce e troppo caldo. Veniamo invitati dal titolare a fare un giro in "cantina" per gli assaggi di grappe, ma decliniamo, eravamo veramente a posto così. Andiamo a saldare e fanno 39 euro a testa. Veramente indicato a chi cerca sapori diversi senza volere spostarsi troppo. Alla prossima. 42009-11-08 00:00:0039.001
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