Recensioni

int(0) int(7045) elenco completo recensioni

Recensione su , scritta da Frittella il 2009-12-24

23 dicembre 2008 Manca un mese esatto alla nascita del nostro primo figlio, ma ancora non lo sappiamo. Le luci della sera si accendono a suggellare la fine di una giornata frenetica ed io rientro a casa dopo aver fatto gli ultimi regali di Natale. Appena aperta la porta, capisco che è uno di quei giorni un pò così, densi di paure per un futuro incerto, paure per le variabili del parto, paure per la responsabilità di diventare adulti a quasi quarant'anni. L'Ele è sdraiata sul divano, in penombra, le lacrime agli occhi e poca voglia di ascoltare i miei però. Ben presto mi rendo conto che questa volta le parole non basteranno ed allora scendo in taverna, prendo un cd, torno in sala e lo punto alla canzone desiderata. Senza dire nulla, spengo le luci ed accendo l'albero di natale. Poi, tendo la mano alla futura mamma, lei si alza illuminata solo dalle luci intermittenti, la abbraccio, le asciugo una lacrima e accostando la bocca al suo orecchio, le sussurro: "Dove finiscono le parole, inizia la musica" Con il telecomando dello stereo faccio partire Hallelujah di Jeff Buckley..... “I heard there was a secret chord That david played and it pleased the lord But you don't really care for music, do you Well it goes like this the fourth, the fifth The minor fall and the major lift The baffled king composing hallelujah Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah .... Well your faith was strong but you needed proof You saw her bathing on the roof Her beauty and the moonlight overthrew you She tied you to her kitchen chair She broke your throne and she cut your hair And from your lips she drew the hallelujah Hallelujah, hallelujah, hallelujah, hallelujah .... “ http://www.youtube.com/watch?v=WIF4_Sm-rgQ Noi tre, che balliamo teneramente abbracciati nello spazio angusto del nostro piccolo salotto, è uno di quei momenti per cui la vita va' vissuta.... 24 dicembre 2009 Le paure del passato hanno lasciato il campo alle certezze del presente, al sonno che tarda a tornare nella nostra vita, ed alla gioia indescrivibile di coltivare una persona nuova. Tra le nostre piccole certezze, si può certamente annoverare il pranzo della vigilia di Natale da Ermes. Da sempre, la trattoria chiude i battenti il 24 dicembre per riaprire poi, dopo la befana, e solitamente non ci sono turni ma solo posto per i soliti clienti. Arrivo poco prima di mezzogiorno, e c'è già qualcuno al suo posto di battaglia. Io e l'Ele abbiamo i nostri posti nel tavolone lungo vicino al bagno, quello dei soliti amici insomma. In realtà doveva essere dei nostri anche Corpicino, ma il lavoro lo ha messo in difficoltà, peccato. In pochissimo tempo il locale si riempie tra battute e scherzi, ed iniziano a comparire sui tavoli i primi piattini con tonno, anguilla, alici, pesciolini e acciughe sott'olio (quest'ultime saporitissime). Finalmente arriva l'ele insieme a qualche altro ritardatario e si può iniziare. Il tavolone è pieno di amici e facce note di ogni età e si materializzano chicche del calibro di un magnum di Cà del Bosco, o alcune porzioni di baccalà in umido. Il menù è sempre rigorosamente di magro, tranne le polpette in umido per chi vuole trasgredire, ma quando arriva al tavolo il buon Paolo, reggiano doc, parte la coglionella di Ermes: "C'sà vòt, al risòt o i turtlèin?" "Tortellini" risponde sicuro Paolo. Dopo alcuni minuti Ermes gli porge un piatto di spaghetti al tonno (che in realtà oggi sono linguine.... :) ) e Paolo gli dice che aveva chiesto i tortellini.... A quel punto Ermes si apre in un sorrisone e facendo partire una sequenza impressionante di scoppole, grida: "Gabian! Pinsevèt d'èser al piò furèb sol perché a ghèt la testa quèdra? Gabian, incoo as fa' vigèglia!" e giu scoppole :) :) :) La sala intera è già in delirio :) Il risotto è buono, nulla di indimenticabile ma gustoso ed arriva una gradita sorpresa……mi sento apostrofare da lontano da Ermes, mi volto e lo vedo in compagnia di corpicino! “Angò mènga piò post imbambì, perché an tè menga dèt càl gnìva anca lò?” Glielo avevo detto io, ma non c'era posto per i ritardatari….cavolo mi dispiace non trovare posto a Corrado. Sergione, il mio vicino di tavolo mi fa: “dai che ci stringiamo e facciamo stare anche lui” Grandissimo! Al tavolo sono tutti d'accordo e così troviamo un posticino anche per il nuovo commensale, che si fa prontamente perdonare sguainando una boccia di lambrusco “Canto Libero” della tenuta Pederzana. Perfetto. Come primo Corpicino mangierà delle belle seppie con i piselli e come secondo le linguine al tonno :) :) :) Da Ermes può succedere anche questo! Le frittelle di baccalà sono buonissime come sempre e le facciamo seguire da un piattino di spinaci al forno. Stiamo bevendo fiumi di bolle quando il Presidente (Romano), porta in tavola una buonissima crostata di amarene fatta in casa. Arriva l'oste ed un amico (quello della Cà del Bosco) gli chiede con uno sberleffo: “Ermes, ce l'hai una bella bottiglia di passito da bere con i dolci?"...risolini vari...mai stata una boccia di passito da Ermes... L'omone ci pensa un secondo, si apre in un altro sorrisone e prendendosi con la manona il cavallo dei pantaloni, grida fortissimo: “Sé càg'lò al passito… agh'lò chè!!!” e sventaglia la patta.... Fantastico! :) :) :) Noci, arachidi, zuppa inglese, mandarini e caffè chiudono in allegria il pranzo della vigilia di Natale, che per l'ennesimo anno, mi sento di aver passato a casa mia. Ineguagliabile....davvero. Facciamo anche in tempo a vedere il buon Kava che riesce a mettersi a sedere alle due e mezza circa, con il buon cuore dell'oste. Cazzarola, ma dirmi qualcosa eh?!! :) Andiamo alla cassa, baci e abbracci con tutti (soprattutto alla Bruna) e paghiamo i canonici venticinque eurini che si pagano alla vigilia. Un saluto a Corpicino e via a riprendere Pistolino... l'anno prossimo sarà sicuramente con noi. Cosa dire di più...un posto unico al mondo, pieno di umanità e sentimenti veri, dove ancora sopravvive la voglia e la fierezza di stare insieme con cose semplici come una frittella di baccalà o una arachide. Un posto dove ancora le facce che vedi hanno un significato. Mille anime Ermes...mille anime. Adìo Zèmian. 52009-12-26 00:00:0025.001
[wpuf_form id="14284"]