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Recensione su , scritta da mesco il 2010-01-30

Sabato sera il tempo è lofi ma ha ampi margini di peggioramento, nella notte nevicherà di brutto. Partiamo un po' presto vuoi x la (relativa) distanza,vuoi perchè la strada è a tratti gelata e vuoi perchè memori delle passate e ripetute esperienze nonchè del prezioso avvertimento di Piggo in precedente relazione non vogliamo che il minuscolo ed attempato collaboratore di sala cominci a battere i piedini x farci capire che (x lui)è tardi. Dovevamo essere in sei,ma una coppia ,peggio x lei,ha dato forfait lasciandomi però bastante lasso per avvertire l'oste in mattinata della defezione. Ritengo infatti che tutti,anche senza aver necessariamente letto le opere di Baldassar Castiglione,di Monsignor Della Casa,di Melchiorre Gioia o della leggermente più recente Lina Sotis, sempre dovrebbero avvertire soprattutto se il locale ha solo 24 coperti. Entriamo alle 20.30 ed immediatamente ci accolgono una vecchia ed in formissima Berkel rossa ed un lucente registratore di cassa in metallo a manovella dell'età di mio nonno ( ma lui,il registratore,li porta meglio ). Il locale emana un fascino particolare grazie all'arredamento di inizio novecento. Veramente l'atmosfera è speciale con le luci giuste,camino acceso e dopo un pò ti fa calare nell'altro secolo e nulla più ti ricorda che siamo nell'iper tecnologico 2010. Per nostra fortuna questa condizione non è stata turbata x tutta la serata da squillo alcuno di cellulare (non c'è nulla di più importuno mentre si desina degli squilli dei telefonini e del comportamento dei loro utenti che urlano come dei novelli Moggi/Galliani all'ultima ora di calciomercato). Sembra essere la nostra sera fortunata,e lo sarà,niente telefoni,niente cameriere desideroso di correre sotto le coltri,tutti i clienti(forse anch'essi rapiti dall'atmosfera)parlano con tono civilmente urbano e le 2 creature presenti hanno genitori che sono riusciti ad inculcare loro il senso di stare civilmente in mezzo ad altre persone in un luogo pubblico. Nonostante il locale fosse tutto occupato ed i tavoli di finalmente più che comode dimensioni,tra un desco e l'altro c'è parecchio spazio,il chè soprattutto ove vi è un locale piccolo evita di farti sopraffare da quel senso di claustrofobia che spesso ti rovina il piacere del desinare. Viene la gentilissima e competente consorte (credo) del proprietario/chef/ristoratore/patron con il vasto menu e giusta carta dei vini. Antipasti: scegliamo : -1 piatto di prosciutto di maiale nero parmigiano tagliato a mano ; -1 baccalà mantecato su polenta fritta ; -2 acciughe del mare Cantabrico con pane tostato e burro ( eran forse codeste le acciughe spagnole > che tu Frittella mi suggeristi x la ricetta della bagna cauda?). Ma la prossima volta vorrò assaggiare anche: - cibreo di regaglie ed ovarine, - carne cruda di manzo chianino battuta al coltello , - insalata di cuori di carciofi violetti con scaglie di grana. Da notare che mentre ci preparavano questi deliziosi antipasti ci hanno portato a loro discrezione e liberalità ricottina di pecora,bruschette veramente saporite ma al contempo delicate e non spesse nè unte e fette di polenta fritta con sopra coppa di testa semisciolta x il calore. Primi : optiamo x: - 2 risotti al ragout di costaiole di maiale con sopra pezzi di salciccia cotta alle braci del camino: mi prenderete x matto se vi dico che era estremamente saporito ma al tempo stesso delicato grazie alla perfetta cottura ESPRESSA,all'umidità del ragout disciolto che meravigliosamente amalgamava i tre ingredienti tanto da farci dimenticare di aggiungere il formaggio? Quei risotti peraltro abbondanti avevano un unico difetto e cioè che ce ne hanno mangiato metà le nostre anoressiche girls ufficiali (eh,era sabato) che con nostro sommo dispiacere avevano soprasseduto ad ordinare i primi!!! Altri primi da noi purtroppo non assaggiati (ecco perché le donne avrebbero dovuto ordinare) erano: -maccheroni alla chitarra con ragout di agnello; -maccheroncini al torchio con prosciutto iberico e carciofi; -vermicelli di Gragnano con pane fritto,colatura di alici,alici e capperi di Salina; -rigatoni cacio e pepe; -spaghi freschi al guanciale,broccoli e cipollotto; -lasagne verdi alla bolognese; -tortelli di ricotta di pecora; -tagliatelle (all'antiga!) con ragout di maiale e magoncini di pollo; -passatelli asciutti con foie gras e fonduta di parmigiano; - ohhhhhhhh ma mi volete fermare x favore? Secondi: ordiniamo: - abbondantissima grigliata mista dal camino della sala x 2 maschi(inappetenti) concernente in fiorentina (intera,alta quanto basta x stare in piedi di taglio sulla griglia)di scottona toscana,fracosta di maiale nella sua cotica,nodino di vitella, salciccia supergustosissima di loro produzione e castrato di Romagna (ogni tipo di carne tranne ovviamente la fiorentina consisteva in due pezzi abbondandi,non di uno da litigarsi nella suddivisione); - 1 costola di vitella da latte in cotoletta alla bolognese; - 1 filetto di bue avvolto nella gola di maiale cotto al camino; - 1 costolette di abbacchio scottadito cotte al camino (è normale o no prendere 5 secondi in 4?). Abbiamo ahinoi schivato: - costolette di agnello fritte; - guanciale di vitella da latte brasata al Sangiovese,; - sardoncini alle braci; - mazzafegate(salcicce di fegato)alle braci; -trippa grigia (di tre tipolegie differenti); - fegatelli di maiale nella loro rete ed alloro alle braci; - etc,etc,etc (stavolta mi fermo da solo ma ve ne sarebbero ancora). Contorni: e il contorno volete che non lo prendiamo?La verdura fa tanto bene,dicono.Quindi ci arrivano: -2 patate al forno, -2 cicorie saltate in padella con aglio e peperoncino. Dolci: forse che le girls anoressiche potessero farsi mancare qualcosa? Quindi: -1 semifreddo al croccantino con cioccolato fuso, -1 biscotti home made alle mandorle con zabaione al marsala. Con i solidi,tutti spettacolari con cotture perfette e quantità da camalli affamati,abbiamo finito. Vini: -1 bottiglia di Trebbiano d'Abruzzo Castello di Semivicoli 2006 di Masciarelli al prezzo di 30 euro (mi pare un ricarico mediamente giusto visto che su ebay lo trovi a 20 ed in enoteca sui 23). A me è tanto piaciuto ma io sono di parte,vuoi perchè sono un biancofilo incallito e vuoi perchè ho un debole per il Trebbiano d'Abruzzo,infatti a casa ho ancora un po'di Castello di Semivicoli 2004 e ,purtroppo, solo 2 bt.di Valentini del 2001; -3 bottiglie di Grasparossa sfecciato(cioè privato della feccia,i sedimenti che si producono naturalmente durante la rifermentazione in bottiglia)della Cantina Roberto Balugani di Levizzano,che non conoscevo ed ho trovato di grande qualità ed ottimo equilibrio.Complimenti al Sig.Balugani! Credo che il nostro chef lo metta intorno agli 11/12 euro. Con quello che avremmo nel prosieguo delibato il Grasparossa ci sembrava adeguato perchè, come direbbero la Clerici e Montesano,...solleva. -2 bicchieri,abbondanti,di Passito di Pantelleria( non vorrete micca che le mine bevano del Lambrusco con i desserts?). Mi sono accorto che anche questa volta la dea della sintesi, nonostante le mie buone intenzioni,non si è fatta vedere ma ora mi accingo a concludere. Ci tenevo a scrivervi di questa mia bella esperienza anche perchè ritengo che sia utile avere la possibilità di leggere recensioni recenti e l'ultima sul Mirasole mi pare avesse quasi un anno ed in 12 mesi soprattutto di crisi troppi cali di qualità abbiamo purtroppo ben visto nel campo della ristorazione e non solo. Dunque: - Cibo: ottima qualità e preparazione, porzioni abbondanti,cotture giuste,cucina creativa sì ma senza voli pindarici e veramente legata alla tradizione senza rivisitazioni invasive od alla moda; - Ambiente: veramente bello,particolare,romantico(sic!),caldo, confortevole,esclusivo,tranquillo; - Servizio: nulla da eccepire,belle tovaglie,posaterie, bicchieri,forse eviterei quelli da acqua colorati visto il contesto, benchè lo chef prepari le leccornìe al camino in sala non vi è un filo di fumo od odore e lui,la moglie ed il nuovo giovine cameriere,bravo,non si intralciano mai e non trasmettono l'idea di fretta.Complimenti alla coordinazione! - Servizi igienici: d'epoca rivisitati in chiave funzionale, ottima igiene; - Prezzo: 312 euro in 4 umani,sconto di 12euro ,con ricevuta dettagliatissima,quindi parliamo di 75 euro ivati a testa. A dir la verità a noi gentlemen è costata il doppio,ma ormai abbiamo abituato le nostre amiche a dimenticare a casa il borsellino....ed indietro non si torna. Scherzi a parte ritengo basti guardare quello che abbiamo desinato e centellinato x ben trarre le proprie personali conclusioni. Io darei 4 cappelli e se qualcuno ha un lavoro da offrirmi a San Giovanni in Persiceto con alloggio,al vitto ci penso da me. 42010-02-01 00:00:0075.001
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