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Recensione su , scritta da Muffin il 2010-02-27

Ieri sera sono stata al compleanno di una mia amica che ha deciso di festeggiarlo all'Osteria del pozzo perchè conosce Mauro, il titolare. Ho notato già molte differenze confronto a due anni fa, è migliorato molto a livello di sale, suddivise per colore (noi eravamo nella sala verde)in base alle tavolate che si vengono a creare. La sala dove siamo stati accomodati era una stanza per 20 persone massimo, molto intima, per rimanere giusto solo noi della tavolata senza che potessimo in qualche modo infastidire altri commensali o essere infastiditi a nostra volta, con risate eccessive o eventuali toni di voce troppo alti. Anche il servizio è migliorato molto, dalla presentazione in tavola al personale, per ogni piatto c'erano più bicchieri per i vari tipi di vino o bevande che uno potesse bere durante la serata. Vorrei specificare che non sono una tipa sofisticata, anzi! Ma sono cose che ho imparato a notare e tenerne conto per valutare bene a fine serata, il risultato qualità-prezzo. Ma..bando alle ciance! Arriva il titolare che, con fare quasi teatrale, ci spiega cosa puo' farci assaggiare quella sera e ad ogni richiesta parla con la cerniera del suo maglione come fosse un microfonino per comunicare con la cucina. Simpatico. Arrivano altre cinque persone, per un totale di 25, riescono ad aggiungerle senza scombussolare troppo la tavola. Bravi. Antipasto: su lunghe assi di legno arrivano piccoli pezzi di gnocco fritto con intorno salumi vari: ciccioli bassi, molto delicati, mortadella, salame e prosciutto crudo. Bella presentazione. Scegliamo come vino, che accompagnerà la cena fino alla fine, un Sangiovese Superiore di Romagna veramente buono. Cambio piatti dopo l'antipasto. Bene. Come primi piatti ci elenca una miriade di possibilità di pasta fatta in casa con vari tipi di ragù o sughi. Decidiamo alla fine per 4 tipi di primi: Tortelli di ricotta con crema al tartufo e noci: si sentiva moltissimo la pasta fresca e non sono risultati stomachevoli al terzo giro, io adoro il tartufo, ma a volte tende un po' a diventare pesantino. Gramigna alla salsiccia: la chiediamo ovunque ci serve come prova della verità e direi che l'hanno superata con un ottimo risultato. Pappardelle al ragù d'anatra: buone ma non mi hanno dato quel brivido che mi aspettavo dopo i commenti di chi aveva già assaggiato precedentemente questo tipo di piatto. Tagliatelle al pozzo: con soffritto di cipolla e prosciutto arrosto, non le ho nemmeno assaggiate, troppa cipolla, come sono entrati nella sala l'odore di questo adorabile bulbo era già stato assorbito anche dal più piccolo spiraglio dei muri della piccola sala ed è stato come averle mangiate. Il piatto non faceva proprio per me, quella sera, troppo pesante! Magari una prossima volta con meno primi a disposizione... Cambio piatti d'obbligo. La metà del tavolo era già "a livello", visto comunque la considerevole quantità di pasta portata per ogni scelta, quando il titolare propone un assaggio di carne mista. Arriva una delle ragazze con un'enorme pentolone largo e basso con in mezzo un ciotolone di spezzatino di cinghiale, che per 5 amici presenti era manzo, con infilati intorno tipo petali delle enormi e lunghe fette sottili di polenta fritta e intorno alla ciotola, ornati con foglie di insalata, costate intere di maiale, prosciutto arrosto e patate al forno con cipolla. Ancora cipolla? Non ho assaggiato nulla. Dai commenti dei presenti è risultato veramente buono e tenero il prosciutto arrosto, l'intingolo con polenta è stato mangiato perchè presente a tavola e non si voleva rimandare indietro, ma non era niente di che e comunque gustose le costine. Io, che in tutta la serata avrò bevuto un bicchiere colmo di vino (che tristezza, ma toccava me guidare) aspetto i dolcini. Arrivano, sempre su lunghissime tavole di legno sottili tanti assaggini di torte: crostata all'albicocca, salame dolce, torta simil-Barozzi ed una torta verde, che forse è stata fatta con degli spinaci nell'impasto. Tutte comunque molto buone. Caffè, chi caffè d'orzo, ma nessuno ha richiesto gli amari. Ci tratteniamo fino all'una tra chiacchiere e risate e poi decidiamo di lasciare il ristorante. Costo a persona 30 euro. Per la festeggiata è stata un po' una presa in giro, perchè aveva richiesto una serata con menù da 10 euro in meno a testa, ma le ho spiegato che secondo me per il tipo di piatti richiesti e per la quantità portata il prezzo risultava giusto. Ci tornerò più avanti per gustarmi qualche primo piatto, comunque molto buoni, ma non è entrato nella lista dei miei locali preferiti. 32010-02-28 00:00:0030.001
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