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Recensione su , scritta da Pagnota il 2010-04-04

Pasqua alla Zita. Menù fisso, prezzo fisso (30 euro), Vesale nessuno lo ha spostato, insomma tutto fisso. Al solito stipato ,come da regola la domenica a pranzo, ma siccome "le dimensioni contano" non solo per Godzilla ma anche per me, tavoli e posti così vicini non sono stati troppo amichevoli (nonostante il pienone il servizio risulterà comunque efficiente). Due antipasti: carpaccio di porcini con grana e noci e gli immancabili crostini di funghi in salsa bianca, in salsa rossa e con polentine al ragù, sempre deliziosi; si procede con un ulteriore vassoio. Da bere acqua gas e no gas, un Grasparossa (con la loro etichetta) un lambrusco reggiano (cantina di Boretto) ed un sangiovese, siamo in otto quindi giusta media (bassa) alcol/persona. Tre primi: - Tortelloni ai funghi, buona la cottura, buono il ripieno un pò anonimo il condimento ai funghi. - Tagliatelle ai funghi, ottima pasta rugosa fatta in casa, il condimento però è lo stesso dei tortelloni ed invece una pasta così bella avrebbe meritato un sugo più vigoroso. - rosette, il meglio dei tre, morbide e saporite veramente da ricordare. Patate arrosto e zucchine fritte per contorno, quindi iniziano a passare con il vassoio degli arrosti, tra cui si poteva scegliere tra faraona, coniglio, pollo e fettine di maiale. Non possono quindi mancare anche con un giro di funghi alla piastra e funghi fritti, che sono però salatissimi. Sorbetto per digerire la quantità notevole di cibo ingerito ed anche piattini con alcuni assaggi di crostate di diverse fatture. Amari al tavolo e caffè per completare l'opera. Buon posto di montagna sulla cui quantità/prezzo non si discute, ma dove la qualità può essere migliorata in alcuni aspetti. Alla prossima. 32010-04-10 00:00:0030.001
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