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Recensione su , scritta da jappa il 2007-09-07

Ciao a tutti. Eccomi alla mia prima recensione, e non potevo che iniziare con questo ristorante. Intanto devo dire che tutti i prodotti e le materie prime vengono scelte e lavorate con cura e amore dallo chef Paolo e dai suoi collaboratori. Ieri sera io e due miei amici abbiamo iniziato con l'antipasto, gentilmente offerto a chi ha la premura di prenotare (cosa che consiglio vivamente, soprattutto nel fine settimana). Lo chef ha pensato di fare una dedica a Luciano Pavarotti chiamando questo antipasto "tricolore": in un piatto sono presenti il verde, il biano e il rosso, rispettivamente carpaccio di zucchine, ricotta su un letto di marmellata di cipolle e crostini, e un pomodoro gratinato...tutto squisito, con nota di merito per il "bianco". Altrimenti la lista va dai piccoli gnocchini fritti con affettati, ai crostini con baccalà cipolla e arancio, i fiori di zucca fritti e altre delizie che ora non ricordo. I primi variano a seconda della stagione, a parte le "penne al Barolo" che rappresentano il cavallo di battaglia del ristorante. Nel periodo estivo sono sicuramente da provare i "tagliolini alle erbe lecite", senza comunque sottovalutare gli altri, come ad esempio i "tortelli alle erbette al burro mantecato all'aglio dolce di Ferrara" che abbiamo preso noi. Come secondi il locale offre, oltre a crescentine e gnocco fritto accompagnati da affettati scelti con cura e formaggi con marmellate varie, "la cotoletta di zia Iris" che rappresenta il cavallo di battaglia dei secondi, "il filetto di maiale alle ciliegie di Vignola", "il salmone affumicato (dallo chef stesso) con verdure dorate (se non ricordo male)" e il "filetto brasato con misticanza" che ho preso io. La misticanza: insalata classica arricchita con fiori ed erbe aromatiche che sempre lo chef Paolo coltiva sul retro del locale, nei pressi della veranda estiva. Generalmente il nostro contorno è costituito dalle "patate al forno" che ieri sera non c'erano e quindi abbiamo optato per le classiche patatine fritte, croccanti e per niente unte. Altro punto forte del locale è rappresentato dai dolci, in quanto tutti fatti da loro, gelato compreso. Sicuramente da provare il gelato allo zenzero o quello di zucchine accompagnato da un ridotto di sigaro, oppure si può scegliere il classico salame di cioccolata o il mascarpone, la ricotta con la sapa o il tortino di cioccolata con cuore caldo. Io ho scelto la "mia" cassata con fichi caramellati. La carta dei vini, curata sempre dallo chef Paolo che è pure sommelier AIS, offre una buona scelta con particolare attenzione per i vini regionali e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Noi abbiamo preso uno squisito Proseccodi Valdobbiadene Brut "Col Vetoraz" e un'ottima Barbera d'Asti "Cipressi della Court" della cantina Chiarlo. La qualità del cibo è veramente elevata, e lo chef Paolo è sempre alla ricerca di nuovi sapori e abbinamenti. Qui si trova la cucina tradizionale insieme a cose sicuramente nuove e diverse. Tutto questo, unitamente all'ottimo servizio, fa del Ristorante Laghi il mio preferito. Peccato possa dare solo 5 cappelli... I prezzi: per gnocco e crescentine tra i 20 e i 25 euro, dipende dal vino, per il resto siamo attorno ai 30 euro, sempre che non si pasteggi con una bottiglia di Vintage Tunina! Un'ultima notizia: il ristorante, insieme ad altri 6, prenderà parte dal 1 al 31 ottobre all'iniziativa "I piatti della bilancia" con menù in cui la fanno da padrone pere e zucche a ticket fisso di 28 euro. Buon appetito!52007-09-08 00:00:002007-09-08 00:00:0028.001
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