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Recensione su , scritta da CANNES il 2010-05-16

Questo è un locale da apprezzare in pieno quando in pianura soffia quel vento caldo e stagna quell'afa che non sai dove stare, quando come ho letto in una recensione di un utente, non ricordo il nome, ti sudano anche i pensieri. Infatti Villa di là si trova a Fogliano sulle prime colline sopra Maranello e da lì si domina la valle. Una piacevole brezza ti accompagna per tutta la cena mentre pensi che laggiù, dove poi ti toccherà ritornare, si muore dal caldo e le zanzare ti entrano dalle orecchie. A parte questa piccola premessa, non è il caso della mia visita di domenica, perchè ahimè il caldo in pianura non si fa ancora sentire. La cena per questa volta l'abbiamo fatta all'interno del locale che è una vecchia casa di campagna ristrutturata con molto gusto. Ci sono diverse sale molto capienti e l'arredamento è sobrio, quasi elegante. Noi abbiamo cenato nella ex greppia, almeno l'ambiente mi ha fatto pensare così per la disposizione delle arcate e piccoli particolari che mi ricordano l'alloggio del bestiame nelle vecchie case di campagna. Eravamo in due e subito siamo stati accolti da una giovane ragazza molto carina e gentile che ci ha fatto accomodare e ci ha consegnato il menù. Il menù punta molto sul gnocco fritto e le tigelle accompagnato dal pinzimonio, salsine fatte in casa, formaggi, nutella che accompagnano degnamente il piatto forte della nostra tradizione contadina. OLtre a questo ho notato una ricca e variegata serie di insalatoni con i più svariati ingredienti che solo a leggerli fanno venire l'acquolina in bocca, io sono molto amante delle verdure in tutte le salse. Poi ci si incammina nei piatti tipici della tradizione con i primi classici e secondi impreziositi anche dalle tagliate di manzo e dal filetto all'aceto balsamico. Quella di domenica era la nostra seconda visita e credo proprio ne seguiranno altre, se non altro per sfuggire alla calura nel periodo estivo e poi perchè si sta veramente bene. Noi abbiamo ordinato una bella insalatona con tonno, cipolla, pomodorini, prosciutto cotto, scaglie di grana e una porzione di gnocco fritto con tigelle, pinzimonio, affettato misto e gorgonzola. Per il vino ho optato per un rosso delle cantine Tirelli, composto da Lambrusco e Bonarda, molto gradevole e fresco. Quando la ragazza che ci aveva accolto all'ingresso, ci ha servito, sempre con il sorriso stampato su quel gradevole faccino, quello che avevamo ordinato, siamo rimasti quasi a bocca aperta, ha riempito letteralmente il tavolo di vassoi, piattini, ciotoline, che quasi non c'era il posto per i nostri piatti vuoti. Devo dire che oltre alla quantità abbondante le portate erano tutte all'altezza di una buona qualità. L'insalatone che io ho divorato famelicamente era sublime, ben presentato e molto equilibrato nei vari ingredienti che lo componevano, l'affettato molto buono e in quantità generosa e anche il pinzimonio, fresco e ben disposto che era quasi un peccato rovinare la bella presentazione.Tutto molto buono, ambiente accogliente e ben disposto dove trovano spazio senza disturbare anche le compagnie numerose. Ciliegina sulla torta, dopo il caffè e limoncino per due, il conto. Credo che il conto sia stata l'unica cosa quasi avara della serata: € 48,00. Complimenti e continuate così. Mi riservo di aggiungere un cappello con la prossima visita e riservarlo al menù tradizionale che non mi lascerò certo scappare. 32010-05-19 00:00:0024.001
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