Recensioni

int(0) int(8234) elenco completo recensioni

Recensione su , scritta da grog il 2010-06-04

PREFAZIONE Ieri sera si è perpretato il primo atto del Sinedrio massonico-culinario degli adoratori di Lucullo, ci siamo riuniti al cospetto del Sommo Sacerdote Kava e noi affiliati di questa nuova corrente enogastronomica che abbiamo chiamato "I Luculliani" abbiamo fatto nostro il motto: “Hodie Lucullus cum Lucullo edit”. ------------------------------------------------------------------------------------------- Dal sito: http://blog.giallozafferano.it/index.php/storia-lucullo/ "Lucullo era un uomo politico, un valoroso generale e mecenate dell'ultima età repubblicana e si distinse in numerose imprese belliche come la terza guerra Mitridatica. Era famoso per la sua rigida disciplina militare alla quale sottoponeva non solo i suoi soldati, ma anche se stesso. Inoltre, non solo uomo rude e di battaglia, Lucullo era anche un grande studioso e conosceva molto bene, non solo il latino, ma anche il greco. Famose le sue accese discussioni con Giulio Cesare che lo portarono, dopo l'ammutinamento del suo esercito, a ritirarsi a vita privata nelle sue bellissime ville del sud. Nonostante le sue vittorie ed il suo valore militare, Lucullo è ricordato quasi esclusivamente per il suo immenso amore per la cucina e la buona tavola. Pare che, nonostante amasse mangiare, si sottoponesse ad una rigida disciplina militare che gli permetteva di “bruciare” tutto ciò che mangiava. Secondo la testimonianza di Plutarco, la tavola imbandita di Lucullo lasciava il popolo attonito, non solo per raffinatezza dei cibi ma anche per le coppe ricamate di gemme e i piatti cesellati in oro, disposti in tavola con sommo buon gusto. Sulla vita di Lucullo in questo periodo, ci sono molti aneddoti simpatici e storie curiose da raccontare: Per prima quella secondo la quale fu proprio lui ad importare il ciliegio, da lui amatissimo, sul territorio italiano. Secondo altre fonti, fu un vero innovatore della pescicoltura di specie pregiate come aragoste, murene e gamberi. A parte queste curiosità, la storia sicuramente più divertente è quella che vede protagonisti Lucullo e Cicerone: pare che Cicerone, noto oratore e uomo politico, avesse insinuato, a dispetto di tanto fasto, che se qualcuno si fosse recato senza preavviso a casa di Lucullo per pranzo, avrebbe trovato si e no qualche crosta di pane ed un pezzo di formaggio. Per smentire questa insinuazione, Lucullo invitò seduta stante Cicerone ed i suoi amici a cenare da lui, senza avvertire i cuochi. Chiese soltanto di mandare un servo a pregare i camerieri di apparecchiare “nella sala d'Apollo”. I camerieri capirono con quella “parola d'ordine” che bisognava allestire un banchetto per gente importante e numerosa. Così avvenne, e con incredula sorpresa dei commensali fu servito un menù di frutti di mare, asparagi, scampi, pasticcio d'ostrica, porchetta, pesce, anitra, lepre, pavoni, pernici frigie, murene, storione di Rodi, dolci e vini che lasciò sicuramente Cicerone senza parole. Ma, aldilà di questo episodio, pare che Lucullo amasse pranzare con un certo fasto e abbondanza anche quando non aveva ospiti commensali. Pare infatti che un giorno il capocuoco avesse preparato un menù non proprio regale per il suo padrone, sapendo che non aveva ospiti. Una volta giunto a tavola, Lucullo si adirò con il cuoco per la scarsità del cibo e questi, per difendersi, fece notare al padrone che non c'erano ospiti." ------------------------------------------------------------------------------------------- Partendo da queste prerogative, abbiamo pensato di riunirci alla chetichella in questo luogo propriamente consono all'uopo, quel Cantuccio che ci ha già visti, a varie riprese, protagonisti di memorabili taffiate e ciffiate. Ebbene, è stato scelto proprio questo locale sia per la qualità delle libbagioni, decisamente "luculliane", sia perchè il nome poteva ricordare i luoghi di ritrovo preferiti dai massoni o dai carbonari, cioè da coloro che si nascondono nella macchia (d'unto), da chi trama nell'ombra (e si abbuffa in silenzio mangiando qualsiasi cosa), da chi si abbevera alla fonte del potere (il vino che scorre a fiumi), rievocando la costituzione della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, quando nel lontano 24 giugno 1717 quattro logge londinesi si riunirono alla Taverna dell'Oca e della Graticola per stipularne il patto. Nel nostro spirito non abbiamo però istigazioni speculative o rivoluzionarie come la Gran Loggia Inglese, bensì istigazioni esclusivamente enogastroculinarie, ci accomuna l'antichissima arte della buona tavola, quella con le B e T maiuscole. Ci si riunisce per mangiare, ci si riunisce per bere, ci si riunisce per ridere a crepapelle, ci si riunisce per godere appieno di tutto ciò.... INTRODUZIONE Appuntamento ore 18.30 alla magione del sacerdote Piggo. Alle ore 19.00 partenza dei sacerdoti Piggo, Grog e Claude961. Grande assente giustificato sacerdote Vejo. Inforcata la via Emilia e sotto un sole già cocente (30°) ci avviciniamo verso il nostro tempio, dove alle 20 precise facciamo il nostro ingresso accolti a braccia aperte dal Sommo Sacerdote Kava. Grandi salamelecchi e inchini da parte di tutti gli uomini e donne delle fucine. Il capocuoco ci illustra le proposte della serata e ci illumina sugli eventi prossimi venturi. Accomodati che siamo sui nostri scranni, parlando amorevolmente veniamo introdotti all'attesa dell'ultimo sacerdote Barbe e dell'unica sacerdotessa Spingi seccando la prima anfora di frizzante nettare, Monte Rossa Franciacorta Saten. ----------------------------------------------------------------------------------- Monte Rossa Franciacorta Saten La minor presenza di anidride carbonica mette in risalto la sua finezza ed eleganza. Alla vista appare giallo paglierino con tendenza al verde. Ha spuma abbondante e perlage finissimo. All'olfatto esprime sentori floreali che arrivano sottili, puliti e decisi. Caratteristiche: Tipologia - Bianco spumante met. classico Classificazione - DOCG Franciacorta saten Formato - 0,75 l Standard Nazione - Italia Regione - Lombardia Vitigni - 100% Chardonnay Ubicazione vigneti - Franciacorta - Bornato Brescia Sistema di allevamento - Cordone speronato N. piante per ettaro - 5.000 piante Tecnica di produzione Satèn: è un nome registrato dal Consorzio vini Franciacorta e corrisponde ad un protocollo produttivo che prevede: - l'utilizzo esclusivo di uve bianche (Chardonnay); - una pressione atmosferica inferiore alle 4,5 atmosfere; - un tenore zuccherino massimo di 15 gr./litro. Dalla combinazione di questi tre elementi ne risulta un vino morbido e setoso che rievoca la morbidezza e la piacevolezza della seta (il termine Satèn proviene dal dialetto bresciano e significa appunto setato). Affinamento: Prima Fermentazione: 85% in Acciaio a temperatura controllata 15% in botti di rovere da 4Hl. Seconda fermentazione & invecchiamento: Metodo Franciacorta. Affinamento per oltre 30 mesi sui lieviti. Grado alcolico - 13,00% in volume Colore - Giallo paglierino con tendenza al verde. Spuma - abbondante e perlage finissimo. Profumo - All'olfatto esprime sentori floreali che arrivano sottili, puliti e decisi. Produzione annata - 35.000 bottiglie Temperatura di servizio - 06 - 08°C. ----------------------------------------------------------------------------------- Con l'arrivo degli ultimi due sacerdoti, finalmente la nostra riunione può iniziare. Tutto è pronto per cominciare a stendere lo statuto della nostra confraternita. Per festeggiare l'evento stappiamo un'altra bottiglia di Monte Rossa Franciacorta Saten e comunichiamo al capo della fucina di iniziare con le vivande….. Mastro cuoco, avvalendosi della sua damigella preferita, ci fa recare le portate una di seguito all'altra, tutte con passaggi danzanti della sua vergine preferita, con tempi giusti di riposo tra l'una e l'altra per permetterci le discussioni e l'abbeveramento, controllando la mescita dalle anfore e sostituendole allorquando vuote. PASSAGGIO I Bruschette con pomodori, alici marinate e mozzarella su letto di verza. Fettine di pane passato alla griglia e caldo, da coprire con pezzettini di pomodoro fresco e aggiunta a piacere di mozzarelline o acciughe marinate. ANFORA 3 Ribolla Gialla 2009 Azienda Agricola Valle Vitigno friulano di antica origine. Le uve provengono dalle colline del Friuli Orientale. Vino bianco, secco, dall'elegante e delicato profumo di fiori di campo, vivace e fresco al palato, dal tenue colore paglierino. Degustare fra gli 8 e i 10° C. La fruibilità è immediata e, se ben conservato, mantiene per anni la sua fragranza. Presentazione in bottiglia renana verde da 750 ml. Il vino ha una gradazione alcolica di 12 - 12,5° ed una acidità totale tra il 6,5 ed l'8,5 per mille. Buon aperitivo, si sposa con antipasti delicati, ostriche, piatti di pesce salsati e carni bianche. PASSAGGIO II Insalata di seppioline, calamari e cozze con carote, insalata verde e rossa e variegatura con crema di balsamico. Pregevole aceto balsamico a filo su montagnola di insalata mista celante i molluschi cotti a vapore. PASSAGGIO III Filetto di San Pietro al limone. Come le scaloppine anche questi filetti sono cotti con una cremina al limone. PASSAGGIO IV Tonno marinato all'aglio e aromatizzato alla salvia e rosmarino ustionato nel coccio da olio d'oliva bollente. Questa portata è stata l'apoteosi della serata, sorpresa nella sorpresa, quasi indescrivibile il sapore assunto dai pezzetti di tonno, che vengono prima marinati con aglio, salvia e rosmarino, poi adagiati nei cocci, indi vi viene versato sopra olio bollente che li cuoce delicatamente. ANFORA 4 Friulano del Collio 2009 Azienda Agricola Valle Vitigno autoctono di antica origine. Le uve provengono dalle colline del Friuli Orientale. Vino bianco, secco, di ottima struttura con spiccato sentore di mandorla, ha colore giallo paglierino scarico. Degustare fra i 10 e i 12° C. La fruibilità è immediata e, se ben conservato, mantiene per anni la sua fragranza. Presentazione in bottiglia renana verde da 750 ml. Il vino ha una gradazione alcolica di 12 - 12,5° ed una acidità totale tra il 5,5 ed il 6,5 per mille. Ottimo aperitivo, si accompagna anche ad antipasti, risotti, minestre, asparagi, lumache e rane. PASSAGGIO V Polpetta di bianchetti e baccalà fritto con insalata, carote, sedano e cipolla. Polpetta di una bontà indescrivibile, tenera e compatta allo stesso tempo, fritta perfettamente, come del resto anche i pezzetti di baccalà. PASSAGGIO VI Tonno spadellato con radicchio e cipolla. Bocconcini di tonno scottati in padella e saltati con radicchio e cipolla tropea a rondelle. PASSAGGIO VII Cozze alla tarantina. Cozze gratinate al forno. PASSAGGIO VIII Spada su melanzana con pomodorini, capperi, olive e ricotta salata. Fettina di pesce spada saltata in padella con capperi e olive, mescolata con pomodorini dolci tipo Piccadilly e adagiata su fettina di melanzana ai ferri, il tutto cosparso da grattugiata di ricotta marzotica. PASSAGGIO IX Calamari grigliati. Tenerissime sacche di calamaro appena passate sulla graticola, da condirsi a piacimento con olio o limone. ANFORA 5 Friulano Selezione San Blas 2008 Azienda Agricola Valle Vitigni: Tocai friulano, Pinot Bianco, Sauvignon. Le uve provengono dai Colli Orientali del Friuli. La vendemmia viene eseguita a mano, in cassette, frazionata per qualità. Vinificazione: la pressatura è soffice, con uva non diraspata, la fermentazione è in bianco, molto lenta, a bassa temperatura, previa "pulizia del mosto". La maturazione avviene in vasi vinari specifici, l'imbottigliamento è sterile in assenza d'aria ed a temperatura ambiente. L'affinamento avviene in bottiglie coricate a temperatura costante. Il vino ha colore giallo paglierino scarico, profumo acidulo delicato di fiori di campo con ricordi di mandorla e mela golden. Il sapore è armonico, sapido con retrogusto amarognolo. Degustare ad una temperatura di 12° C. senza scaraffare. Si accompagna ad antipasti, minestre, carni bianche. PASSAGGIO X Spaghetti al forno con pomodorini, polipetti, gamberi e scampi. I mitici spaghetti allo scoglio cotti tipo cartoccio, con condimento abbondantissimo, superiore in quantità agli spaghetti stessi e sugo di pomodorini extra dolci. 2 piatti da portata. PAUSA DI RIFLESSIONE Teiere con infuso bollente di vodka, limoncello e menta. PASSAGGIO XI Rombo chiodato grigliato. 2 rombi particolari, caratteristici per l'aculeo sulla testa, perfettamente cotti e saporitissimi. ANFORA 6 Tamanis Sauvignon Tenuta Cà Bolani Il vino è ottenuto esclusivamente da uve Sauvignon. Vitigno originario del Bordolese, dove entra nell'uvaggio dei Sauternes, i più pregiati bianchi liquorosi del mondo, coltivato nell'alta valle della Loira con il nome di Blanc fumé, il Sauvignon è diventato una varietà internazionale. Introdotto in Italia all'inizio dell'800 diede risultati così buoni che nel Trevigiano fu ribattezzato Sciampagna. In Friuli ha una buona diffusione e nel territorio di Aquileia ha trovato un habitat particolarmente favorevole. Origine Friuli d.o.c. Aquileia Vigneto In località Cà Anfora nella zona di Aquileia, dove il suolo presenta caratteristiche di buona fertilità, con una tessitura sabbioso-argillosa profonda, percorsa da fasce di tessitura più grossolana, di sabbia e ghiaia, dovute ad alluvioni recenti. Il clima relativamente caldo, con notti fredde grazie alle correnti provocate dalle montagne che circondano la tenuta, favorisce nelle uve la formazione degli aromi che caratterizzano questo vino. Le viti, esclusivamente del clone selezionato R 3, sono coltivate con particolare riguardo alle moderne tecniche di difesa integrata nel rispetto dell'ecosistema ambientale e della salubrità del prodotto. Il metodo di allevamento è a cordone speronato Densità impianto 4000 ceppi per ettaro. L'età media delle viti è di 8 anni. Vinificazione e affinamento La raccolta manuale con cernita delle uve è stata seguita da criomacerazione a 5° C per 24 ore in atmosfera inerte, la pigiatura delicata e pressatura soffice delle uve, l'illimpidimento a freddo per sedimentazione naturale del mosto, congiuntamente ad un lento processo fermentativo, a temperatura controllata di 20/22°, hanno preservato ed esaltato le caratteristiche di fragranza e di fruttato di questo vino. L'affinamento è durato sette mesi in vasche di acciaio inox. Bottiglie prodotte12.000 Colore Giallo paglierino di media intensità, brillante. Profumo Fresco, delicato, con una leggera vena aromatica verde che ricorda i fiori di sambuco e la pesca appena matura. Sapore Garbatamente asciutto, franco, molto fresco, piacevolmente fruttato e di notevole persistenza. Temperature di servizio 8°-9° Gradazione alcolica 13,5% PASSAGGIO XII Astice al vapore. 3 astici cotti al vapore con aromi segreti e adagiati su verdura verde fresca già tagliati a pezzi, anche se siamo stati forniti di tenaglie spezza chele e forconcini per chele. PASSAGGIO XIII Tenerina al cioccolato. Torta con mandorle e panna montata. Vero gelato al limone. ANFORETTE Vodka Wiborowa Limoncello Grappa bianca COCCETTI Caffè per tutti EPILOGO La fine della seduta è stata sancita verso le ore 1.00 di notte. Tutti totalmente satolli di liquido e di solido. Come prima riunione dei Luculliani oserei dire un'enorme successo, peccato l'assenza del sacerdote Vejo, è stato comunque con noi nei nostri pensieri (abbiamo mangiato di più). Spesa finale 50 € a testa. Valutazione 5 cappelli. ----------------------------------------------------------------- Aedes assequi postea secunda hora matutina. Hodie Lucullus cum Lucullo edit Sacerdos Grog Laudator temporis acti 52010-06-06 00:00:0050.001
[wpuf_form id="14284"]