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Recensione su , scritta da grog il 2010-08-22

Su consiglio di un amico, mi presento qui Domenica 22, con la mia signora. Scappo dalla città, ma non posso allontanarmi troppo. È veramente una vita che non metto piede in questo locale, come funzionava a Modena quando ero giovane le compagnie frequentavano al sabato sera ristoranti vari, se qualcuno di questi rispecchiava certe caratteristiche, si era capaci di frequentarlo per mesi, poi di botto si cambiava e sotto con un altro. Io parlo del periodo ‘83/'86, il millennio scorso o, se vogliamo, il secolo scorso, dopo che la mia compagnia del Molinari prima, del Duomo poi e del Corso poi ancora si era definitivamente sciolta, ormai non avevamo più l'età da “cagoni”, come dice mia moglie, alcuni cominciavano a sposarsi e ci si perdeva di vista. Dunque in quei due o tre anni a cavallo degli anni '80, con un'altra compagnia assolutamente indipendente dalla precedente, abbiamo frequentato questo locale per alcuni mesi, però i proprietari erano diversi, gli attuali a quei tempi stavano giusto imparando ad andare in bicicletta senza ruotine, mi hanno confessato…. Anche allora una loro caratteristica erano i primi e gnocco e tigelle, a prezzi molto accessibili. Il locale è drasticamente cambiato, allora sembrava un bar allargato, oggi è un bel ristorantino, pulito, con ottimo arredamento tipo arte povera e bella pittura pareti, mi è venuta voglia di ripittare casa mia. Climatizzatore nel controsoffitto, aria fresca dappertutto quindi, con la calura esterna non guastava. Ci sediamo in un tavolino da due, proprio vicino al bagno, che non ci ha dato alcun fastidio, ma in un bel vortice di corrente fredda che ha allietato il nostro parco pranzo. Appena seduti ci viene recato un cestino colmo di quadrettini di gnocco fritto, spavirati senza battere ciglio, buonissimi e perfetti. Per pane durante il pasto portano del gnocco tipo genovese. Mia moglie vuole mangiare un tris, ma è previsto per due, io avrei preferito la carne, ma ogni tanto bisogna accontentare la signora, per cui un tris a testa, poi un antipasto da dividere in due e un piattino di formaggio per me e dolce per lei. Acqua gassata e boccia di Moretto Monovitigno, sempre buonissimo. A mio parere il miglior grasparossa in circolazione oggi come oggi, in realtà direi migliore quello con etichetta argentata, ma siamo sempre lì, si gioca in casa. Il tris viene servito a pezzi, prima due vaschette ovali, una con tortelloni a forma triangolare di colore arancione, suppongo con pasta alle carote, conditi con un sughetto al tartufo nero, ottimi, poi tortellini verdi ai funghi misti, veramente squisiti, dopo arriva il terzo ovale, gnocchi di patate al gorgonzola e aceto balsamico, anche se abbondante sugo del formaggio e un po' farinosi, ottimi. Porzioni giuste per due persone. Di seguito l'antipasto, quello della casa e cioè cestino di tigelline di varie forme (losanga e spicchio di luna) con prosciutto meraviglioso, salame casereccio fenomenale non troppo stagionato (quattro fette spesse) e lardo di colonnata su scaglie di grana al balsamico. Mangiato benissimo, ma alla fine mi è rimasto un buchino, l'antipasto era per uno e l'abbiamo diviso in due. Io prendo un misto formaggi (formaggio di fossa, parmigiano reggiano stagionatissimo, ottimo pecorino stagionato e una specie di brie) buoni. Mia moglie ha preso il dolce ma non ricordo, direi una creme caramel o una panna cotta, boh…. Buona. Due caffè molto buoni, conto….57 € e molto contenti. Da tener presente. L'amico mi aveva consigliato un piatto a base di melanzane, sarà per la prossima volta. 4 cappelli. 42010-08-27 00:00:0028.501
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