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Recensione su , scritta da Graceland il 2010-11-15

E' un lunedì sera un po' uggioso per la leggera nebbia che avanza. Siamo in sei, tre uomini e tre donne, tutti colleghi di lavoro piuttosto affiatati. Decidiamo di andare all'Hosteria del Castello di Formigine che si trova a pochi Km dal nostro punto d'incontro. Abbiamo saputo della nuova gestione e vogliamo assolutamente provare il nuovo accattivante menù che troviamo sul sito. Il locale si trova al primo piano, in pieno centro storico, di fronte al Castello reso misterioso dalla bruma che lo circonda e forse, per questo, ancora più affascinante. Saliamo le due rampe di scale che ci portano nel delizioso ristorante dove nulla è lasciato al caso. Caldo, accogliente e curato è in perfetto contrasto con le condizioni atmosferiche esterne. E' ideale sia per una cena due sia per un pranzo di lavoro raffinato, capienza massima 50/60 persone. Veniamo accolti da un giovane cameriere che ci scorta educatamente al nostro tavolo (altri due sono già occupati) e che scopriamo in seguito essere il figlio della titolare. Il menù propone cucina tradizionale come da esempio i tortellini, ma anche alcuni piatti particolari. C'è anche da segnalare, per gli appassionati, un'interessante carta dei vini e birre artigianali di ogni nazionalità! Optiamo per un tris di primi: Tagliatelle (rigorosamente fatte in casa) al ragù di cinghiale e formaggio di fossa (favolose), mezzette d'anatra al burro fuso e semi di papavero (innovative e delicate), gnocchetti di porcini gratinati in salsa di taleggio e zafferano (ottimi, anche se forse di consistenza un po' troppo morbida). Di secondo optiamo per gnocco fritto (buono, non unto) e crescentine (di cui le montanare grandi e morbide, superlative), correlate a salumi di qualità, salsiccia in umido con fagioli, formaggi e marmellate, il tutto annaffiato da due lambruschi di Sorbara – Garuti e “Corno” (di cui non ricordo l'azienda agricola che lo produce, più asprino ed incisivo del precedente) e quattro bottiglie d'acqua che il giovane cameriere si premura chiederci se preferiamo a temperatura ambiente o di frigo. Dopo un antipasto offerto a sorpresa dal gestore formato da polpettine in salsa di parmigiano e balsamico, il tris di primi, alcuni pezzi di gnocco e due crescentine montanare, si è oltremodo sazi, ma volendo fare gli assaggi di tutto quel ben di Dio esposto con cura nei piatti, ho dovuto deviare sulle crescentine normali più piccole e leggere. Ho assolutamente esagerato, lo so… ma da vera e inguaribile golosastra e con la promessa che anche le mie due amiche mi avrebbero aiutato nell'impresa, non sono riuscita a resistere alla carta dei dolci che propone, tra le altre scelte, una lacrima di cioccolato in salsa di amarene che scoprirò essere assolutamente “da urlo”, mentre i boys optano per due cilindretti caldi al cacao con cuore di crema in salsa di caffè ed una bavarese di prugne al balsamico, tutte assolutamente interessanti! Vi consiglio, quindi, di lasciare un posticino nello stomaco per non rinunciare al dolce! Tre caffè ed un profumatissimo Rum invecchiato 25 anni concludono la cena all'onestissimo prezzo di soli 27 euro a testa! Tra cibo, chiacchiere, foto ricordo e risate, la serata è ormai alla fine. Sazi e soddisfatti ci diamo appuntamento alla prossima cena, sperando di rimanere contenti e appagati come questa volta. 52010-11-21 00:00:0027.001
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