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Recensione su , scritta da Kant.83 il 2011-01-08

Quando devo andare a cena fuori nella nostra amata città, ormai mi base esclusivamente sulle dritte di questo sito, perchè raramente il giudizio medio degli utenti ha toppato. E quindi ovviamente era da tempo che volevo provare la Cervetta, uno dei ristoranti più quotati. Sabato sera, io e la bionda decidiamo di cenare fuori. Prima cosa che faccio è chiamare la Cervetta, forse è arrivata finalmente l'occasione buona... C'è ancora posto, ottimo! Parcheggiamo al Novi Sad alle 9 meno 10 e rush fino in Piazza Grande, dato che si gela! Alle 9 spaccate entriamo in trattoria e veniamo fatti accomodare dall'oste. L'atmosfera è molto accogliente, luci calde e moderatamente soffuse, arredamento sobrio ma moderno. Notiamo che i tavoli sono un po' vicini, cosa oggettivamente inevitabile date le dimensioni ridotte del locale, ma durante la serata la cosa si rivelerà meno problematica di quando ipotizzabile. Avevo già dato un'occhiata al menù su internet, ma lo studio meglio sul posto. Davvero carina l'idea del menù anche in dialetto modenese, mi ha fatto scappare più di un sorriso. Antipasti invitanti, primi e secondi piuttosto classici. Data la proporzione di lodi piovute addosso in ogni recensione alla cotoletta della Cervetta, penso che sia d'obbligo provarla... Decidiamo quindi di prenderne una a testa (eravamo all'oscuro delle dimensioni effettive) e di optare anche per un primo a testa: -Tortelloni al gorgonzola e aceto balsamico: decisamente ottimo il tortellone in se, grande, saporito, cotto al punto giusto; purtroppo il gorgonzola quasi non si sentiva, ed è un vero peccato, perchè si sarebbe sposato ottimamente con l'aceto balsamico (di qualità). -Stricchetti con sugo di anatra e pecorino: buonissimi, meglio di quanto mi aspettassi; si sentiva chiaramente che la pasta era fatta in casa. Dopo tutto ciò, arriva la celeberrima cotoletta. Un piacere per gli occhi e per il palato. Davvero tenerissima e saporita, accompagnata da pomodorini, rucola, cipolla fine e aceto balsamico, un mix che risulta perfetto (e io non sono decisamente un fan delle cipollate). Beh, all'altezza della sua fama, non c'è dubbio.Da bere prendo solo un calice di Primitivo, molto buono (devo guidare). A fine pasto optiamo per un dolce da dividere in due (anche se in realtà eravamo al limite). Ordiniamo la crema di cioccolato bianco con "non mi ricordo cosa" agli agrumi di sicilia e zucchero cannellato. In realtà il "non mi ricordo cosa" non è affatto agli agrumi di sicilia, ma ai frutti di bosco, il che non è poi un grande problema. Decisamente memorabile il tocco dato dallo zucchero cannellato. Per concludere, un caffè per la bionda (a detta sua non un granchè) e un caffè d'orzo per me (effettivamente non un granchè). Sono consapevole che il caffè d'orzo è una bestemmia, ma dato che la gastrite è sempre dietro l'angolo, mi sono dovuto convincere ad eliminare alcune cose. Il servizio si è rivelato soddisfacente, una volta iniziata a consumare ogni portata, il cameriere veniva a sincerarsi che tutto andasse bene. Solo alla fine, si era dimenticato il mio caffè d'orzo, ma ci può stare. Totale conto: € 66,00 Ammettiamo di aver mangiato veramente bene e in quantità, ma € 33,00 a testa quasi senza vino forse sono leggermente tantini. In ogni caso, una delle migliori opzioni se si desidera fare una cenetta tendenzialmente romantica in centro :-)42011-01-10 00:00:0033.001
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