Recensione su La Taverna Wine Cafe' Sestola
visitato da landia il 16.01.2011

Recensione su
La Taverna Wine Cafe'
Sestola

Visitato il 16.01.2011
Imperdibile!!!
Scritta da landia
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 45.00
Coperti: 1
3 commenti
Abbiamo voglia di un pò di sole, dopo tanta nebbia, per cui decidiamo di salire di quota e recarci a Sestola nella speranza di andare oltre la cortina che avvolge da una settimana la nostra provincia. Grazie all'INVERSIONE TERMICA, dopo Marano la cortina fumogena si squarcia per lasciare spazio ad una stupenda giornata di sole; il termometro dell'auto segna 13°C, è quasi primavera!!! Arrivati in quel di Sestola ci rechiamo in questa taverna-osteria in pieno centro. Appena entrati veniamo accolti con gentilezza dal figlio del gestore e veniamo fatti sedere. Il locale è molto accogliente e caldo. L'atmosfera è raccolta e tranquilla cercando di far sentire l'ospite come se fosse a casa! Una volta accomodati ci viene portato il menù esposto su una lavagna che viene spostata presso il tavolo che deve ordinare. Il menù si snoda nella possibilità di scegliere 5 antipasti, 5 primi, 5 secondi e 5 dessert. C'è anche l'altrenativa di un menù fisso sui 20 euro a base di tigelle accompagnate da un consistente vassoio di salumi, formaggi e verdure grigliate. Noi optiamo per le seguenti portate: Sformato di polenta al profumo di tartufo e porcini come antipasto (uno in due) Zuppa di fagioli con porcini per la signora Tortelloni al tartufo per me Stracotto d'asino con riso carnaroli e polenta per la signora Bracioline di cervo con patate e radicchio trevigiano per me Creme caramel per la signora Crostata ai frutti di bosco per me Chiediamo qualche tigella per soddisfare anche la curiosità di sentirne la qualità; che risulterà essere ottima, consistenza piena e morbida come vuole la tigella montanara che ha la funzione di sostituire il pane! Dopo aver scelto le pietanze arriva Jean Paul, il propritario, che scopriremo, durante il nostro pranzo, essere nato in Francia da figli di emigrati proprio da Sestola. Jean Paul ci chiede i nostri gusti in merito di vino per farci alcune proposte dalla sua cantina che annovera circa 250 etichette. Apprezziamo questa scelta di guidare gli ospiti sul vino perchè permette di assaporare spesso qualcosa di nuovo. Per estrema correttezza quando vengono proposte le etichette ci viene comunicato anche il prezzo. Optiamo per un rosso fermo siciliano (non ricordo la cantina sigh...) che è un misto cabernet sauvignon e nero d'avola annata 2007 (costo 20 euro). Fatta conoscenza con il capo, ci apprestiamo ad aprire le danze, ci viene portato oltre alle tigelle anche del pane di altamura tagliato a pezzi e condito con un filo d'olio d'oliva (super anche questo!) Dopo 5 minuti arriva la polenta al profumo di tartufo e porcini; una bomba, saporita ed equilibrato il sapore porcino-tartufo, ma l'aspetto che ci colpisce maggiormente è la morbidezza della polenta liscia e tenera come se fosse una crema - voto: 10! Passiamo ai due primi che ci spartiamo a metà: la zuppa calda e accogliente (con abbondanza di porcini e non di fagioli) equilibrata e gustosa - voto: 9! i tortelloni da paura con il tartufo che si sente il giusto e una punta di retrogusto acidulo, che scopriremo da Jean Paul essere dovuto al burro di alpeggio - voto: 10! Arrivano i secondi che hanno la stessa sorte dei primi e anche in questo caso siamo praticamente perfetti! Lo stracotto è abbondante, tenero morbido e di gusto equilibrato, non ha quel sapore troppo forte di ginepro che spesso viene usato in eccedenza per togliere il selvatico, il contorno è ottimo, oltre al riso si ripropone la polenta che è agli stessi livelli di quella dell'antipasto - voto: 10! Le bracioline sono ottime, cottura perfetta, anche se me la sarei aspettate lievemente più saporite (essendo cervo...), il contorno di radicchio e patate è sublime - voto: 9! Chiudiamo con i dolci entrabmi buoni una nota per la frolla della crostate a nostro avviso fresca e per la consistenza del creme caramel - voto: 8 per entrambi! Il vino è sublime - voto: 9! Chiudiamo con due caffè. Insieme ai caffè ritorna Jean Paul e ci intrattiene per qualche minuto, continuiamo a scoprire bei ricordi e belle sensazioni della sua persona e della sua vita, ci confessa di essere orgolioso di essere italiano come lo sono tutti gli emigrati e che aprendo un ristorante a Sestola non è tornato alle origini ma bensì alle RADICI!!! Ci accomodiamo alla cassa e mentre il figlio ci fa il conto (consistente in 45 euro a testa) ci offre insieme alla sua cotesia un bicchiere di grappa morbida accompagnata da ciccolato fondente!! Ci salutiamo dopo le ultime battute con la consapevolezza di essere stati bene e non di avere SOLO mangiato e bevuto bene!!! In questo locale c'è la voglia e la naturale proprensione ad intrattenere l'ospite e a farlo sentire speciale!!! Tutto questo a nostro avviso vale: 5 cappelli con lode!! Ci torneremo sicuramente!

3 commenti

golosona
18/01/2011
Che meraviglia di locale: dai piatti che da come li descrivi ti fanno venire una gran voglia di assaggiarli alle crescentine, fatte come piacciono a me, dal buon prezzo alla capacità di coccolare l'ospite! Peccato solo per la lontananza ma almeno siete riusciti a sfuggire alla nebbia: io odio la nebbia! (modello Puffo ;) )
joy
18/01/2011
Bel pranzetto, ottimamente descritto !!! Effettivamente è da un pò di tempo che nell'area nord il sole latita ;)
ilDelfo
19/01/2011
Conosco bene il locale. Ritengo che il suo problema sia il prezzo che spesso è mantenuto a livelli un po' troppo alti. Anche nel tuo caso 45 euro a testa non sono pochi e sono giustificati solo se riescono a tenere la qualità ad alti livelli. Dal tuo racconto mi pare che questa volta ci siano riusciti!
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