Recensione su Borgo San Romano San Romano
visitato da madre-di-famiglia il 06.01.2011

Recensione su
Borgo San Romano
San Romano

Visitato il 06.01.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da madre-di-famiglia
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 33.00
Coperti: 1
10 commenti
Il giorno della Befana mio marito ha deciso di portarci tutti fuori a pranzo dicendo che, vista la nottata di grande lavoro, non voleva che io mi affaticassi ulteriormente in cucina! Un rapido consulto e quindi la decisione unanime: andiamo al Borgo S. Romano con esultanza di tutta la famiglia. Dunque siamo io, mio marito, nostro figlio con la fidanzata e le nostre due bambine che sono ancora piccole. Il ristoratore, il grande Giuseppe, è un amico di vecchia data. Con lui abbiamo passato molti sabati sera della nostra gioventù visitando i migliori ristoranti delle province di Reggio e Modena e non solo. Devo dire che questo tipo di trascorso insieme alla grande passione per l'enogastronomia si vedono e si sentono! Arrivati al ristorante, una vecchia casa a torre ristrutturata, il big Giuseppe ci accoglie con la cosueta amicizia e cortesia. L'ambiente è rustico e informale. Partiamo con l'antipasto:gnocco fritto e salumi. Buono. Poi ci portano i cassagai e la polenta fritta: croccanti e gustosi. C'erano anche altre proposte ma noi, con buon senso, ci siamo fermati qui per tenere il posto per il resto del pranzo. Come primo piatto le bimbe hanno preso i cappelletti in brodo: li ho assaggiati e li ho trovati buoni e casalinghi proprio come, secondo me, devono essere quelli buoni. Nostro figlio e la morosa, poichè avevano noi come sponsor, hanno preso i gnocchetti verdi coi funghi e il tartufo bianco. Io non li ho assaggiati ma l'aspetto e il profumo erano notevoli e i ragazzi hanno confermato la bontà.Io e mio marito ci siamo fatti un risottino all'aceto balsamico. E' un piatto che io prendo spesso quando esco e devo dire che dopo avere assaggiato quello di giuseppe non prenderò più in considerazione quello di molti ristoranti. Chicco cotto alla perfezione, ricco di cremosità, gustosa e sapida base di formaggio su cui contrasta piacevolmente la dolcezza dell'aceto. Di secondo prendiamo tutti la grigliata di pecora tranne mia nuora che si fa un filetto al pepe verde ribattezzato "dieci piani di morbidezza". Anche la nostra grigliata è andata bene: le bimbe hanno battagliato con gli arrosticini e i grandi si sono dedicati alle costolette d'agnello e alle barzigole. A queste ultime va in particolare il nostro plauso. Se siete amanti del genere dovete provarle. A questo punto poichè se ne è andata anche una bottiglia di ottimo Arneis coi primi e una di un buon Sangivese coi secondi, non restava gran posto. le proposte per il dolce erano diverse ma noi ci siamo limitati al gelato per le bimbe e le pere ubriache per i grandi(pere cotte nel vin brulè: buone, dolci e speziate). Insomma siamo stati bene. Abbiamo portato fuori tutta la famiglia, mangiando piatti curati e bevendo vini di qualità, senza dover ipotecare la casa (33,00 €). Una madre di famiglia

10 commenti

Reginalulu
23/01/2011
Benvenuta su GM :) Hai tutta la mia comprensione ;) :) :) Puoi compilare anche lo schemino grigio in alto a destra? Grazie mille !! :)
carolingio
23/01/2011
Benvenuta anche da parte mia! :) Ottima partenza :)
gi
23/01/2011
benvenuta anche da parte mia! :)
golosona
23/01/2011
Benvenuta! Bella recensione, la frase iniziale poi è simpaticissima!!! Una curiosità, cosa sono le barzigole?
joy
23/01/2011
Benvenuta su GM anche da parte mia :) :) Una curiosità, cosa sono i cassagai?

23/01/2011
Benvenuta alla nuova Gustamica :D

24/01/2011
Ciao e benvenuta su Gm... mi spieghi cosa sono i cassagai e le barzigole..?

24/01/2011
ops...! non avevo letto che già golosona e Joy avevano chiesto info in merito.... saranno specialità reggiane....
madre-di-famiglia
24/01/2011
Grazie a tutti e piacere di conoscervi. I cassagai e le barzigole sono cibi poveri tipici di alcune zone del reggiano: Scandiano, Viano, Baiso, la valle del Tresinaro insomma. Le barzigole sono bistecchine di pecora che vengono grigliate dopo essere state perfettamente sgrassate e conciate. I cassagai si ottengono mescolando alla polenta calda cotiche e fagioli. Quando la polenta si raffredda e si indurisce si fanno delle fette che vengono fritte. In pratica per gusto e calorie i cassagai sono una polenta fritta al cubo. Forse li conoscete con altro nome ma se non è così dovete provarli!
Gerry
24/03/2011
In quel di Modena i "cassagai" si chiaman "calzagatt", pur se impoveriti delle cotiche: solo polenta e fagioli (poi fritti!). Quando le cucine erano "veramente" povere, i calzagatt era u piatto "ricco", non solo di calorie, anche se il "ricco" ed il "povero" in una popolazione di braccianti, di mezzadri e di contadini poverissimi, in pianura come in montagna, era spesso direttamente proporzionale all'apporto calorico.
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