Recensione su Ristorante Giocondo - Ca' Ghironda Ponte Ronca
visitato da Picchio il 25.01.2011

L'occasione è di quelle importanti: la visita di 5 clienti provenienti dall'estero ai quali dobbiamo illustrare nel modo migliore le nostre aziende e i servizi offerti per acquisire un'importante commessa. Dopo varie valutazioni abbiamo scelto Cà Ghironda di Ponte Ronca (BO) perchè offre resort, ristorante (Giocondo) e sale meeting in un contesto meraviglioso: un'area museale che si estende in un parco di 10 ettari costellato di sculture moderne di autori più o meno celebri. Per la presentazione abbiamo scelto la sala del Francia (dedicata al celebre artista Francesco Raibolini detto il Francia, nativo del territorio di Zola Predosa (BO) e vissuto a cavallo del XV/XVI sec.) arredata con i dipinti di questo pittore e opportunamente attrezzata con impianto video, audio, ecc.; molto suggestiva. Al termine della presentazione, ci siamo recati nel ristorante Giocondo, adiacente al resort. All'entrata, di fronte al banco bar, la responsabile di sala ci ha condotto, a destra, in una sala molto grande (circa 120-150 posti) divisa a metà con pareti mobili per rendere l'ambiente più intimo, e abbiamo preso posto in un tavolo già apparecchiato per 9. Nel complesso l'ambiente è arredato con gusto raffinato senza eccedere; gradevole e accogliente, i tavoli ben distanziati. Ampie finestre ornate di tende si affacciano sul patio e sul giardino, dove grandi ombrelloni chiusi lasciano intuire che nelle calde giornate estive sarà possibile pranzare all'aperto. Ci sono stati consegnati i menù in italiano e in inglese (questi ultimi corredati di immagini dei piatti, molto utili per i commensali stranieri). Trattandosi di un pranzo di lavoro, il menù elencava 6 primi, 5 secondi più contorni vari, dolce, ecc. Mentre assaggiavamo gli stuzzichini, le olive e i formaggi (offerti come antipasto)abbiamo scelto: - 1 Strozzapreti alle verdure - 1 Mafalde al gorgonzola e peperoni dolci - 3 tortelloni al burro e salvia - 2 risotti con fonduta di parmigiano e aceto balsamico - 2 garganelli con pancetta, pomodorini, erba cipollina e scaglie di parmigiano Tutte minestre buone con particolare predilezione per i due risotti, questi ultimi da non perdere. In attesa dei primi ci siamo tutti prodigati ad illustrare, ai nostri ospiti stranieri, la cucina e i prodotti italiani con particolare attenzione al parmigiano grattugiato (tre di noi erano di Parma), evidenziandone l'utilizzo spolverato sulle minestre e fermando in tempo alcuni commensali stranieri che avevano iniziato a spargerlo sulle olive spiegando loro che generalmente, è un abbinamento che noi italiani non usiamo. Come secondi: 4 scaloppine di vitello al vino e tigelle (qui, nella zona di Bologna, le crescentine le chiamano così)con affettati misti, pesto, ecc. per gli altri 5. Verdure alla griglia e patatine fritte per tutti. I secondi, abbastanza comuni, nella norma. Degne di nota le tigelle (crescentine per i puristi modenesi) che erano piccolissime (circa 4 cm di diametro e 1 di spessore), morbide internamente e con una crosticina fragrante. Da bere: 1 bottiglia di Lambrusco 2 bottiglia di Sangiovese 4 di acqua Le minestre erano molto abbondanti per cui, dopo i secondi, nessuno è riuscito a procedere con i dolci, ci siamo limitati a 5 caffè e siamo andati a fare quattro passi per smaltire le calorìe accumulate, considerando anche che successivamente avremmo accompagnato i nostri ospiti alla visita del museo e dello stabilimento della Ducati e poi anche a cena. Il prezzo del pranzo completo (primo, secondo, contorno, dolce, caffè, vino e acqua) era stato concordato precedentemente in 25 euro a persona. Personalmente valuto in 3 cappelli il ristorante in attesa di riprovarlo ancora, ma sicuramente posso esprimere un voto aggiuntivo di 2 cappelli (sicuramente in difetto)per la stupenda location e l'organizzazione impeccabile, il tutto ampiamente apprezzato dai nostri ospiti. Totale: 5 cappelli.