Recensione su Ai Tre Camini Costermano
visitato da vikalber il 06.02.2011

Personalmente frequento questo ristorante da più di 10 anni e, avendolo trovato nell'ampissima anagrafica di GM, ho pensato bene di fargli una recensione. Ci andiamo spesso per vari motivi: 1) è un buon ristorante; 2) dista solo 40 minuti da casa nostra; 3) è a soli 5 minuti dall'uscita di Affi dell'autostrada A22 del Brennero, quindi velocemente raggiungibile se si passa da quelle parti. Quindi, per chi dovesse trovarsi a percorrere la A22 ed avesse un certo languorino... Aggiungo un paio di informazioni utili: - chiuso il lunedì ma solo da ottobre a giugno, perchè in estate rimane aperto sempre; - ha una bella saletta dedicata ai fumatori e, anche se a noi personalmente non interessa, trovo che possa essere una cosa carina per chi invece fuma e desidera rimanersene seduto al tavolo a godersi la sua sigaretta; - si trova ad Albarè, un frazione di Costermano; - l'ingresso della stradina è su una curva a sinistra, subito dopo un piccolo casolare abbandonato, quindi di notte non facilmente visibile. Attenzione quindi al cartello sulla destra della carreggiata che, prima della curva, indica di svoltare a sinistra. Il ristorante è un antico casale ristrutturato, con una sala grande con soppalco in legno ed altre 3 salette più piccole. Nell'ampio giardino, che d'estate è attrezzato con i tavolini, c'è una piccola cucina a vista con il fuoco a legna sempre acceso che viene usata esclusivamente per le cotture alla brace, molto bella ed invitante da vedere (www.trecamini.it). Ieri ci hanno fatti accomodare nella salettina con il caminetto. Appena arriviamo (ore 19.00) il cameriere accende subito il fuoco e mentre va prendere i menù, la legna già arde scoppiettando. Sul tavolo c'è già il pane ed una coppetta di verdure fresche con tutto l'occorrente per il pinzimonio...mi piace sempre sedermi ad un tavolo dove c'è già qualcosa da "mettere sotto i denti", trovo sia un'attenzione verso il cliente. Io scelgo di prendere antipasto + primo: Carpaccio con scaglie di grana e tartufo nero + gnocchetti di patate fatti in casa con tartufo (non è proprio la stagione per il tartufo ma loro ce l'hanno sempre buono). Mio marito prende invece 2 primi: Agnoletti di carne al burro fuso e salvia e gnocchetti al tartufo anche per lui. Vino: 1 bottiglia di Valpolicella Ripasso Viviani da 18 euro. Il cameriere, cordiale ma di poche parole, ci chiede se ci è venuta voglia di un bel secondo alla brace ma decliniamo la gentile offerta e passiamo direttamente al dolce: 1 meringata al cioccolato ed una panna cotta liscia (ovvero senza frutti di bosco o altro). Rimaniamo un po' seduti a chiaccherare, facendo i vari commenti sulla piacevole giornata trascorsa e, senza accorgercene, si fanno le 21.00, decidiamo quindi di chiedere il conto: 92,50 euro. In tanti anni questo locale ha sempre mantenuto un ottimo standard che non delude mai, i piatti vengono sempre cucinati espressi e con materie prime di ottima qualità. Non è proprio economico ma è sempre un ottimo "approdo". Usciamo e ci accorgiamo che nella corte che precede l'ingresso è stato posizionato un alcoltest. Decidiamo di provare...meglio essere sicuti. Mettendo 1 euro e prendendo un'apposita cannuccia usa e getta si soffia fino al segnale acustico e dopo qualche secondo arriva il responso: 0,70. Ops...un po' altino! Allora aspettiamo un po', passeggiamo lì in giro con i cagnolini e dopo 10 minuti mio marito ripete il test: 0,35. Tutto ok quindi, possiamo andare tranquilli a casa.