Recensione su Hosteria del Castello Formigine
visitato da Muffin il 17.02.2011

Giovedì sera sono uscita a cena con le solite mie due amiche ciozze. Il posto è stato scelto per caso, visto che una delle mie due compagne era già stata in questo posto. Locale molto accogliente, stile rustico, ma elegante. La tavola è apparecchiata in maniera "elegantemente" sobria, con bicchiere per l'acqua e calice per il vino, posate lucidissime tutto con un disegno diverso dal solito. Veniamo fatte accomodare da un simpatico ragazzo che ci chiede se siamo lì per il giovedì gastronomico. Il giovedì gastronomico consiste in un menu fisso dall'antipasto al dolce, escluse le bevande a 25 euro, ma noi decidiamo per il menu alla carta. 3 gnocchetti verdi gratinati con crema di gorgonzola dolce gnocco e tigelle con affettati e pinzimonio per due 1 acqua naturale 1 acqua frizzante Noto nel menu un'ampia scelta di birre provenienti da diversi stati di svariati tipi: Bionda, Ambrata, addirittura bianca. Ci viene consigliata, infatti, la "Brasserie du Mont Blanc", birra bianca, dove ci viene spiegato che l'acqua utilizzata per far fermentare il luppolo, viene direttamente dalla sorgente del Monte Bianco. Accipicchia che sciccheria! Vada per due bottiglie! (da 33 cl.) In realtà la birra non è che sia bianca o trasparente è solo una bionda più chiara del normale. Nell'attesa ci viene offerto un'antipasto con due polpette di carne fritte in un letto di crema di parmiggiano con aceto balsamico. Buone, in quel piatto sinceramente ce ne avrei piazzate almeno altre tre, giusto per gradire meglio e non esagerare ;D La birra, intanto, ci viene servita in un bicchiere apposta, con movenze quasi danzanti delle mani del cameriere. Birra con retrogusto fruttato, molto leggera. I gnocchetti sono una decina di palline di spinaci gratinati al forno, immersi in questa crema di gorgonzola dolce, molto buoni, particolari, ma c'è da fare attenzione allo sbalzo termico all'interno del gnocchetto per non rischiare un ustione di primo grado alla bocca. Gnocco e tigelle sono accompagnate da un piatto di affettati misti: prosciutto crudo 24 mesi, salame felino, ciccioli e coppa. Le tigelle sono di due tipi, c'è quella montanara, un po' più spessa e quella classica sottile, ma fatta con farina integrale. Delle due preferisco la prima, il gnocco risulta lucido, ma non unto ed il pinzimonio ci viene servito in una ciotola che ricorda una mezza luna verticale con sedano, carote, peperoni, cipolotti, finocchi e sparsi tra le verdurine cubetti di ghiaccio per mantenere il tutto fresco. Questa cosa mi è molto piaciuta, l'unire l'utilità del ghiaccio all'abbellimento nella presentazione della verdura è una gran bella idea! Tra una chiacchiera e l'altra finiamo il nostro secondo e decidiamo per un dolce "leggero". Io ero indecisa tra "Lacrime dei Caraibi", dolce al cioccolato fondente con mousse al cioccolato e crema al rum oppure "il tortino dal cuore caldo" (non ricordo il vero nome)ovvero un muffin al cioccolato con ripieno di crema pasticciera e cioccolato caldo. Prendiamo 3 tortini. La mia amica astemia, lascierà metà tortino sventolando bandiera bianca, io e l'altra riusciremo a finirlo, lei con alcune pause, io grattando anche la crema dal piatto. Molto buono, ma anche moooolto cioccolatoso, ad un certo punto mentre affondavo il cucchiaino mi è parso di vedere un Umpa Lumpa che mi salutava! Finiamo di chiacchierare e di bere l'acqua rimasta e decidiamo di andare alla cassa, perchè c'era chi aveva mangiato troppo e voleva passeggiare un'attimo prima di rientrare a casa (capibile tra l'altro, visto che è in dolce attesa e la zavorra aumenta). Tutto questo per la cifra di 89,00 euro. Abbiamo lasciato l'euro di resto perchè non lo voleva nessuno, quindi diciamo che abbiamo speso 30 a testa. Ci tornerò più che volentieri.