Recensione su L'Oca Bigia Secchia - Soliera
visitato da margix2 il 18.02.2011

Venerdi sera, arriviamo non senza difficoltà nonostante il navigatore, verso le 20.30, il locale è ancora vuoto; l’ambiente è curato, i tavoli ben distanziati, l’atmosfera è rilassante;il servizio si rivela subito cortese e disponibile e ci conferma già quello che sapevamo cioè che il menù è fisso; in breve tempo ci portano al tavolo una bottiglia di acqua e una di Lambrusco di Sorbara grasparossa; dopo qualche minuto iniziamo la cena con una serie di piccoli antipasti composti da polpettine di carne, crostini con varie salse, tortine di pasta sfoglia, tutto ottimo, specialmente le polpettine; a seguire arrivano in tavola dei gnocchini fritti soffici e caldi, con vari salumi veramente ottimi; siamo partiti forte e siamo preoccupati se arriveremo alla fine; intanto il locale si è praticamente riempito ma l’atmosfera rimane rilassante;una decina di minuti è l’attesa per l’inizio dei primi piatti; risotto zucca e porcini dà l’inizio alle danze e meglio non potrebbe farlo; buono anzi buonissimo, ben amalgamato, saporito, gustoso alla fine risulterà il pezzo forte della serata senza ombra di dubbio; maccheroncini speck e noci concludono il giro dei primi piatti; buoni ma non al livello del risotto e per i miei gusti con troppa panna, mia moglie invece li gradisce; da notare la ragguardevole quantità che uniti alla qualità già decantata rendono i primi nel complesso da 10 e lode. La serata procede alla grande, il lambrusco rende tutto ancor più piacevole, il brusio dei commensali soddisfatti ne è la prova lampante. Per i secondi l’attesa è sui venti minuti circa che servono se non altro per fare un po’ di spazio nello stomaco; scaloppine di maiale all’aceto balsamico con radicchio alla griglia e dei medaglioni di vitello ai carciofi e porcini sono i due secondi, ottimi entrambi con carne tenerissima e molto gustosi hanno solo una pecca ,di arrivare nel momento in cui stiamo raggiungendo il livello di guardia. A fatica arriviamo in fondo! Ma come d’incanto recuperiamo coraggio quando ci portano al tavolo l’assaggio di cinque tipi di dolci cotti, uno più bello dell’altro che alla fine risulteranno anche uno più buono dell’altro; crostata, torta di riso,torta con cioccolato quelle che ricordo, da 10 e lode anche i dolci. La fine di questa gloriosa serata si avvicina , mentre quella del lambrusco era già arrivata da un po’, per fortuna al tavolo ci portano qualche altro liquido alcolico sottoforma di nocino, crema di nocino e latte di suocera; inutile dire che l’assaggio in toto è d’obbligo, il bis solo per l’ottimo nocino! Caffè di moka e vino caldo dolce gentilmente offerto come digestivo concludono questa cena da incorniciare; il conto di 28 euro a testa è solo un dettaglio irrilevante di questa stupenda serata.