Recensione su Merotto Vidor
visitato da carolingio il 08.03.2011

Recensione su
Merotto
Vidor

Visitato il 08.03.2011
Consigliato!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 26.00
Coperti: 1
2 commenti
Si sa, la mediazione è l’arte di riuscire a star bene accontentando il più possibile gli altri e anche se stessi, e non scontentando più di tanto gli altri e anche se stessi. O almeno è una mia convinzione. Dunque, scambio “culturale” tra moglie e marito: io mi sorbisco due outlet a Cornuda e Pederobba, lei si becca due cantine di Col S.Martino, più una terza a S.Stefano di Valdobbiadene lei solo stando in macchina (ma la terza era Col Vetoraz e l’avevamo già visitata sette mesi prima). Pati chiari, amicissia lunga. Avevo due suggerimenti da seguire, ricevuti in commenti a precedenti recensioni di cantine di Valdobbiadene. Il primo suggerimento, di Dasko, era quello di visitare Merotto, già premiato al Vinitaly di Verona. Arriviamo veloci, in fuga dagli outlet, perché ricordavo che a mezzogiorno le cantine qui chiudono e si va a mangiare come una volta... e poi ne DOVEVAMO fare un’altra... L’azienda è piccolina, piccola l’insegna sulla strada principale all’ingresso di Col S.Martino. Gli uffici sono in una casetta bassa adiacente ad una villetta a due piani che credo sia l’abitazione, mentre la cantina è un capannone abbastanza nuovo, ben realizzato, con il tetto a capanna e i travi in legno, rosso il colore dell’intonaco esterno, il tutto in fondo ad una valletta che dir meravigliosa è dir poco (ma uno può farsene un’idea cliccando qui sul loro sito http://www.merotto.it/home.php?lang=it ). Cominciamo dal brut, che si chiama Barèta. Perlage bello fino, in bocca resiste a lungo e fa 11,5°. Aroma che profuma di agrumi e gusto salinato, ottimo, come piace a me. Siamo in orario da aperitivo e quindi ci buttiamo anche sull’extra-dry che si chiama Colbelo, e l’è proprio belo... Più amabile dell’altro, ha un leggero residuo zuccherino per sua costituzione e fa mezzo grado in meno del brut. Il profumo è più fruttato e il gusto pure, sa di frutta, di mele, una cosa del genere. Sempre ben persistente il perlage. Buono anche questo, anche se non ho rilevato note particolarmente memorabili. Comunque ne prendiamo quattro bozze, due di brut e due di extra-dry, al prezzo complessivo di 26 euro. Per essere una cantina “piccolina” a conduzione familiare, il prezzo sopra i 6 euro (in enoteca a 8,45) viaggia verso il “grandino”...

2 commenti

Alfi
13/03/2011
Ehi, qui esperienza decisamente migliore che a Udine! Io invece ieri ho aperto quel Valpolicella Classico Superiore Nicolis di cui avevo preso 3 bottiglie assieme a te, ma l'ho trovato molto amaro (non so se avesse il tappo, o se sia caratterisctica sua propria: vedremo colle altre due bottiglie). peccato qui per il prezzo: se in enoteca costa 8.45 magari si trova in supermercato a 7,50...
carolingio
13/03/2011
In effetti il Superiore di Nicolis ha un po' della mandorla amara, però è possibile anche che abbia preso il tappo o che tu fossi "amareggiato" del tuo ;) :) Sì, questo prosecco brut è eccellente, l'extra dry secondo me è buono senza arrivare all'eccellenza, però 6,50 euro alla bottiglia in cantina, per un'azienda piccola, non è poco poco... :)
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